I disordini scoppiano , lo scorso aprile,all’annuncio del presidente Nkurunziza di correre per un terzo mandato presidenziale, in violazione della Costituzione. Che limita a due mandati la possibilità di ricoprire l’incarico.
Pierre Nkurunziza però si difende dicendo che nel 2005 fu nominato alla presidenza direttamente dal Parlamento e corre quindi di diritto per un ulteriore mandato.
La Corte Costituzionale gli dà ragione, ma lo scorso maggio il suo vice ha lasciato il Paese denunciando l’incredibile pressione cui sono stati sottoposti i giudici per concedere il nulla-osta alla candidatura del presidente.
Ex colonia belga, dalla sua indipendenza, nel 1962, la storia del Burundi si articola in violenze, conflitti etnici e colpi di stato.
Il conflitto inter-etnico, che ha opposto i Tutsi, che avevano in mano i posti chiave delle istituzioni e dell’esercito, malgrado rappresentino il 15% della popolazione, agli Hutu ha fatto centinaia di migliaia di morti.