Palermo - Coltivavano marijuana per conto della mafia, 10 arresti (09.06.15)

  • 9 anni fa
http://www.pupia.tv - La base dello spaccio dell'operazione, chiamata "Andreas" perché uno dei pusher somigliava al calciatore tedesco della nazionale Brehme, era la bottega a Ballarò di Giovanni Bronte

La Polizia di Stato ha eseguito a Palermo 10 misure restrittive nei confronti di altrettante persone accusate di coltivazione, produzione e detenzione ai fini di spaccio di cocaina, marijuana e hashish. Le ordinanze di custodia cautelare sono state emesse dal gip su richiesta della Dda.

Le indagini della operazione denominata in codice 'Andreas', condotte dai poliziotti della sezione antidroga della squadra mobile, hanno avuto inizio un anno fa e sono nate dalla sorveglianza di alcuni giovani spacciatori.

"L'inchiesta ha consentito - affermano gli investigatori - di smantellare l'intero organigramma criminale composto da diverse persone alcune delle quali in connessione con Cosa nostra, nonché il sequestro di ingenti quantitativi di droga".

Bronte, fruttivendolo, sarebbe inserito nella famiglia mafiosa di Porta Nuova controllava e gestiva i traffici di droga di marijuana e hashish. Seguendo i suoi pusher fidati Antonino Augello e Benedetto Graviano gli uomini della sezione Antidroga della squadra mobile di Palermo sono riusciti ad identificare e fare irruzione in due grosse piantagioni di marijuana: la prima nel territorio di Monreale la seconda tra Vicari e Campofelice di Fitalia. Qui in due terreni incolti difficilissimi da raggiungere, abbandonati dai proprietari controllati giorno e notte da sentinelle crescevano 5 mila piante.

Due piantagioni che servivano per il fabbisogno dello spaccio delle famiglie di Porta Nuova sempre più coinvolte nella produzione e nella detenzione e commercio di stupefacenti. Tanto che quando gli agenti sequestrarono le due piantagioni e la marijuana già essiccata i boss cercarono di rifornirsi a Catania. I telefoni dei componenti della banda erano sotto controllo e così per i poliziotti fu un gioco da ragazzi bloccare i corri