VIDEO Rossi: 'Chiedo scusa, ma la famiglia non si tocca'

  • 10 anni fa
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Dopo il gesto, l'esonero, la squalifica, le polemiche, è arrivato il momento delle scuse. Delio Rossi nella conferenza stampa odierna ritorna sulla lite con Ljajic: "Per me è difficile in questo momento essere qui, sono venuto per dare un saluto alla città di Firenze, visto che la mia avventura in viola è finita. Non mi sono preparato nessun discorso, andrò a braccio. Ringrazio la famiglia Della Valle che mi aveva dato la possibilità di vivere un'avventura, che ritengo sia sta fantastica. Sono dispiaciuto, chiedo scusa per l'episodio, chiedo scusa alla società, ai giocatori, a Ljajic e alla città di Firenze. Dico solo che non mi sono piaciuti i giudizi di alcuni perbenisti, i moralisti, che non conoscono Delio Rossi uomo. Io ho allenato i bambini di Foggia per portarli via dalle strade, ho allenato gli operai del dopo lavoro, ho guidato le squadre di serie C e non mi sono mai permesso di dare un giudizio lesivo a nessuno. Ho pensato sempre solo a lavorare. Chi ha parlato di me in questi giorni l'ha fatto con ipocrisia. Ho dei punti sui quali non transigo, credo che bisogna avere rispetto dell'uomo, della squadra e della famiglia. Il gesto è stato deprecabile, brutto, sono dispiaciuto, non mai detto che sono padre Pio. Il mio gesto è stato deprecabile, ma umanamente giustificabile. Ho sbagliato, pago, sto pagando e pagherò, ma non accetto certi giudizi. Molte volte ferisce più la lingua della spada. Non voglio parlare di quello che mi ha detto Ljajic, non è il momento giusto. Ai tifosi chiedo di stare vicino alla squadra, alla famiglia Della Valle in queste ultime due partite".

Prima della conferenza stampa alcuni tifosi della Fiorentina hanno appeso uno striscione in difesa Delio Rossi ''Da mercenari sei circondato, da uomo vero ti sei comportato'' (foto: firenzeviola.it).