Napoli - Non solo Gomorra. A Scampia la "Champion Center" (12.05.14)

  • 10 anni fa
http://www.pupia.tv - Napoli - Dici "Scampia" e pensi "Gomorra". Invece no, Scampia è molto di più. È, solo per fare un esempio, la Champion Center, una società sportiva che, dal 2002 ad oggi, ha conquistato 60 medaglie d'oro, 52 d'argento, 48 di bronzo, 50 podi nelle coppe per società e una medaglia d'oro alle paralimpiadi per il karatè. Circa cento ragazzi tra i 4 e i 25 anni che, guidati dal maestro Massimo Portoghese, si allenano ogni giorno tra mille difficoltà, in una realtà sociale difficile e senza nessuno che mostri al mondo le cose straordinarie che sono capaci di fare.

Ma, come in una favola, sulla loro strada, è comparso, un giorno, Maurizio Pavesi, presidente della Fondazione Alessandro Pavesi Onlus che li ha presi sotto la sua ala protettrice, ed ha deciso di investire una parte dei fondi della onlus che presiede in un progetto presentato ieri all'Ordine dei giornalisti di Napoli: il recupero di una struttura abbandonata a Scampia, per farne una palestra dove potersi allenare.

I ragazzi del Champion Center, infatti, hanno dovuto abbandonare la struttura utilizzata fino a poco tempo fa, fatiscente e precaria, e sono stati temporaneamente ospitati nella palestra di una scuola del quartiere, dove, però, essendo soggetti agli orari scolastici e alle vacanze dell'istituto, non riescono a svolgere con continuità la loro attività di preparazione atletica. Così si è provveduto ad individuare un edificio scolastico abbandonato dagli alunni durante l'ultima faida di Scampia perché localizzato al confine tra le due fazioni contendenti, diventato rifugio per tossicodipendenti: l'edificio è stato bonificato e ripulito dai volontari e adesso aspetta solo di essere ristrutturato per poter ospitare la palestra. Per il recupero della struttura occorrono più di 100mila euro che la Fondazione cercherà di recuperare attraverso sponsor privati e donazioni. "Un progetto impegnativo, certo -- dice Maurizio Pavesi, presidente della Fondazione -- ma io sono estremamente fiducioso. È un progetto forte e credibile, come credibili siamo noi, la nostra storia e le nostre attività, e pensare di non riuscire ad aggregare realtà belle come queste sarebbe imperdonabile". (12.05.14)

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