Irlanda, rendimenti ai minimi storici. Ma il Pil crolla del -2,3%

  • 10 anni fa
Ritornare su un sentiero di crescita stabile dopo il crac non è compito facile. Chiedetelo all’economia irlandese, che nel quarto trimestre del 2013 si è contratta a sorpresa del 2,3%, spiazzando tutte le previsioni degli analisti.

Il dato, che ha trascinato in negativo anche il risultato annuale (-0,3%), è apparso in contrasto con tutta una serie di indicatori che puntavano alla ripresa.

Primo tra tutti il premio di rischio di Dublino, che nella medesima giornata è calato ai minimi storici dopo il successo dell’asta di bond a 10 anni.

“Ovviamente questo è un tempestivo promemoria del fatto che, se anche sta continuando il momento positivo per i Paesi periferici per quel che riguarda l’andamento dei titoli di Stato, hanno ancora molta strada da fare”, commenta Phil Tyson di Icap.

A far affondare il Pil sono stati soprattutto i consumi, calati dello 0,6%. Flebile aumento per le esportazioni, sovrastate invece dal balzo dell’import.

Ma il mercato del lavoro ha dato forti segnali di miglioramento e, per gli analisti, Dublino deve ora dimostrare la sostenibilità della sua ripresa dopo l’uscita dal bailout.