Eurozona, ripresa col freno a mano tirato nel terzo trimestre

  • 11 anni fa
È appena cominciata, eppure questa ripresa economica dell’Eurozona assomiglia già ad una falsa partenza.

Dopo l’uscita dalla recessione in primavera, i nodi irrisolti della disoccupazione, del calo della domanda e della stretta creditizia sono tornati a pesare.

Risultato: le stime preliminari Eurostat sul periodo luglio-settembre parlano di un Prodotto interno lordo quasi stagnante al +0,1% in confronto al secondo trimestre.

La frenata tocca anche la prima della classe, la Germania, solo +0,3% a causa del calo nelle esportazioni. L’Italia, con il -0,1%, fa segnare il nono trimestre di fila in rosso. La Francia, a sorpresa, scivola di nuovo in territorio negativo (anch’essa a -0,1%, ma le previsione erano per una crescita).

Per gli analisti numeri tutto sommato non così drammatici: “È comunque crescita e l’anno prossimo i dati migliorereranno ancora”, sostiene Fidel Helmer di Hauck & Aufhäuser.

Senza contare che i Paesi periferici sembrano aver svoltato l’angolo.

Nonostante l’instabilità politica, in Italia la contrazione sta rallentando e tutti si dicono sicuri del ritorno al segno più nell’ultimo trimestre del 2013.

La Spagna lo ha già raggiunto, confermata la crescita dello 0,1%, mentre il Portogallo dice ufficialmente addio alla recessione con il +0,2% di crescita.

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