Galanti Mario

@galantimario
Il sito "sma" nasce da un sano principio: l´amicizia.
Un´amicizia nata nell´istituto tecnico industriale di Ragusa fra Mario Galanti e Giovanni (Gianni) Cannì.

Entrambi innamorati della conoscenza, delle profonde e sincere unioni, della giustizia, della creatività e del pensiero umano, detestavano già da allora i pregiudizi e l’ingiustizia. In quella scuola non mancava un certo baronismo: molti professori abusavano dei propri poteri scolastici, ed ogni studente viveva la sua realtà scolastica portandosi dietro l’etichetta dai professori assegnatagli.

Gianni, ordinato e razionale, oltre a proseguire gli studi con serietà e metodicità (tanto da meritare il diploma col massimo dei voti), lottava con diplomazia ed umiltà nel suo ruolo di rappresentante d’Istituto.
Mario, scherzoso e ribelle, era un irrefrenabile trascinatore: incitava tutti i compagni di classe a studiare (della serie: impariamo divertendoci), lottava con grinta ed aggressività le ingiustizie e gli abusi dei professori. Con la sua capacità di esprimersi senza alcun timore reverenziale, rappresentava una vera carie che però non si poteva estirpare ma solo sedare.

Dopo il diploma un´estate ricca emozioni, di brividi e di confronti. Un´estate accompagnata da una Yamaha YZF-R1, una moto potente e veloce. In quei giorni Gianni rivelava a Mario il progetto di andare a Pisa per andare a studiare ingegneria elettrica, scoprendo che il suo caro amico non partiva per nessuna università, sia per mancanza di soldi e sia per convinzioni errate che si era fatto a causa di errate informazioni. Tuttavia, ricevute alcune delucidazioni, e con l’impegno di trovare un lavoro per mantenersi gli studi, si salutarono con una promessa: "Ci vediamo a Pisa"... da parte di Mario, suo malgrado, fu una promessa da marinaio.

Il 27 agosto del 2003 Gianni venne a conoscenza dell´evento che cambiò la vita del suo più caro amico. Mario, abilissimo motociclista, a causa di una negligenza di un meccanico, venne scaraventato dalla moto prendeno in pieno un palo con la schiena, così dopo aver appreso in quei brevi istanti l’arte del volo, ma non intuito con la medesima velocità l’arte dell’atterraggio, restò con la spina dorsale spezzata.

Dopo un anno di terapia, l´incontro: Mario, malgrado l’incidente, era rimasto scherzoso e ribelle, ma era molto cambiato e Gianni a malapena riuscì a nascondere l´imbarazzo e la rabbia di aver perso i due terzi di un amico, lui che era abituato a vederlo muoversi come un acrobata adesso lo trovava li… incastonato in quella bat-mobile. Inizialmente l’imbarazzo cresceva ogni qualvolta quel terzo d´amico lanciava battutine per sdrammatizzare la situazione.

Ma dietro lo scherzo e le risate si celava un dramma:
alle ruote si erano aggiunti nella vita di Mario degli ostacoli ben più complicati ovvero i pregiudizi e l´ignoranza di tanta gente.

Nacque già allora un nuovo bisogno: insegnare alla gente la differenza che passa tra un "idiota" e un "diversamente abile"...

A distanza di quasi tre anni é poi maturata l´idea e le competenze per realizzare un sito internet e dei video, il cui successi parlano da sé...

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