Scacco matto, soffiata a giudizio
- 12 anni fa
Il servizio di Angelo Ruoppolo ( https://www.facebook.com/pages/Angelo-Ruoppolo/40129859538 ).
Avrebbe allertato l'ex boss Rizzuto sull' inchiesta antimafia "Scacco matto". Un Carabiniere, gia' in servizio a Sciacca, rinviato a giudizio.
Non e' una dichiarazione de relato, o quasi. Al pentito di Sambuca di Sicilia, Calogero Rizzuto, inteso cavigliuni, non lo ha raccontato nessun altro mafioso o amico degli amici dell' inchiesta antimafia "Scacco matto" e dei telefoni di alcuni affiliati sotto controllo. A Rizzuto lo avrebbe invece rivelato un Carabiniere, e la testimonianza dell' ex boss di Sambuca sarebbe diretta, tanto che il sottufficiale dei Carabinieri e' stato rinviato a giudizio. La prima udienza e' in calendario il prossimo 8 ottobre, e Carmine Antonio Melillo, fino a poco tempo addietro in servizio a Sciacca, rispondera' di rivelazione di segreto d' ufficio con l'aggravante dell'avere favorito l' associazione mafiosa. Infatti, a causa delle confidenze di Melillo a Rizzuto, le indagini hanno rischiato lo stop. Invece, nonostante cio', il 4 luglio del 2008 si scateno' il blitz "Scacco matto" dei Carabinieri e della Direzione distrettuale antimafia. 34 arresti a cavallo di Ribera, Sciacca e della Valle del Belice, inseguendo il capo Giuseppe Falsone, all'epoca ancora latitante, e che a Ribera, come ha raccontato il pentito Sardino, ha trascorso parte della latitanza. Falsone infatti sarebbe stato in ottimi rapporti con i Capizzi di Ribera, e lo stesso Calogero Rizzuto conferma : " si', e' verita', anzi, il clan dei Capizzi e lo stesso boss latitante, Giuseppe Falsone, avrebbero avuto l'intenzione di uccidermi per alcune mie iniziative personali di estorsione. Anche perche' ritenevo a rischio la mia vita, il 18 settembre 2009 ho iniziato a collaborare con la Giustizia". La notte dello stesso giorno la famiglia Rizzuto e' partita da Sambuca.
Avrebbe allertato l'ex boss Rizzuto sull' inchiesta antimafia "Scacco matto". Un Carabiniere, gia' in servizio a Sciacca, rinviato a giudizio.
Non e' una dichiarazione de relato, o quasi. Al pentito di Sambuca di Sicilia, Calogero Rizzuto, inteso cavigliuni, non lo ha raccontato nessun altro mafioso o amico degli amici dell' inchiesta antimafia "Scacco matto" e dei telefoni di alcuni affiliati sotto controllo. A Rizzuto lo avrebbe invece rivelato un Carabiniere, e la testimonianza dell' ex boss di Sambuca sarebbe diretta, tanto che il sottufficiale dei Carabinieri e' stato rinviato a giudizio. La prima udienza e' in calendario il prossimo 8 ottobre, e Carmine Antonio Melillo, fino a poco tempo addietro in servizio a Sciacca, rispondera' di rivelazione di segreto d' ufficio con l'aggravante dell'avere favorito l' associazione mafiosa. Infatti, a causa delle confidenze di Melillo a Rizzuto, le indagini hanno rischiato lo stop. Invece, nonostante cio', il 4 luglio del 2008 si scateno' il blitz "Scacco matto" dei Carabinieri e della Direzione distrettuale antimafia. 34 arresti a cavallo di Ribera, Sciacca e della Valle del Belice, inseguendo il capo Giuseppe Falsone, all'epoca ancora latitante, e che a Ribera, come ha raccontato il pentito Sardino, ha trascorso parte della latitanza. Falsone infatti sarebbe stato in ottimi rapporti con i Capizzi di Ribera, e lo stesso Calogero Rizzuto conferma : " si', e' verita', anzi, il clan dei Capizzi e lo stesso boss latitante, Giuseppe Falsone, avrebbero avuto l'intenzione di uccidermi per alcune mie iniziative personali di estorsione. Anche perche' ritenevo a rischio la mia vita, il 18 settembre 2009 ho iniziato a collaborare con la Giustizia". La notte dello stesso giorno la famiglia Rizzuto e' partita da Sambuca.