Stati generali del sociale e della famiglia scontri manifestanti contestazione Fornero Tgroma Retesole
  • 12 anni fa
SERVIZIO TGROMA DI RETESOLE A CURA DI ELISABETTA MAZZEO
Un elicottero sorvola sulla città. Le vie del centro storico sono blindate. Forze dell'ordine in assetto antisommossa. In strada manifestanti, pacifici e non. Momenti di caos nella Capitale in occasione della seconda giornata degli Stati Generali del Welfare di Roma Capitale. L'ospite d'onore, il ministro del lavoro Elsa Fornero, non è passata inosservata. La sua presenza all'Auditorium di viale Manzoni ha scatenato critiche e polemiche. L'articolo 18 e la riforma del lavoro protagonisti assoluti di striscioni e slogan.
Mentre il sindaco Alemanno lancia il suo appello per superare la crisi e per lo sviluppo di politiche sociali e familiari, il corteo diretto a Montecitorio degenera in rissa all'altezza di Piazza Venezia.
Un centinaio di partecipanti tenta di raggiungere la Camera dei deputati da via del Corso ma il gruppo viene bloccato e respinto da polizia e carabinieri. Poi il presidio in piazza Santi Apostoli per un'assemblea, mentre nell'Auditorium Antonianum si spengono lentamente le luci dei riflettori su un evento che in due giorni ha coinvolto 37 associazioni e oltre 70 relatori, rappresentanti del mondo imprenditoriale e sindacale. L'intervento del ministro Fornero, concentrato su welfare e previdenza non convince gli organizzatori: l'assessore alla Famiglia e alla scuola Gianluigi De Palo si lascia andare: In lei c'è uno scollamento tra paese reale e paese virtuale. Noi chiedevamo risposte sul welfare cittadino e sul quoziente familiare. Risposte che, evidentemente, non sono mai arrivate. Mentre dalle vie del centro arrivano eccome gli echi degli scontri e della protesta. La tensione rimane alta. Roma archivia un'altra giornata di fuoco. E il caldo stavolta non c'entra.
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