CN24 | SCANDALE | Omosessuali, vietato donare il sangue

  • 13 anni fa
Lunedì 25 Maggio 2009 | In questa edizione di Report24: SCANDALE | Omosessuali, vietato donare il sangue. L'Arcigay non ci sta e scatta la polemica con l'Avis LAVIS di Scandale discrimina gli omosessuali, scrivendo nel protocollo di sicurezza di astenersi a donare il sangue se si hanno rapporti omosessuali. Sul sito dellavis del comune di Scandale, infatti, nella sezione chi è il donatore, si può notare, come, verso le ultime righe, si esclude a priori, dalla donazione del sangue, chi ha nella sua storia personale rapporti omosessuali. In merito allaccaduto è intervenuto il presidente del comitato Eos Arcigay Calabria, Federico Cerminara (intervista) Un grave atto di discriminazione ma, soprattutto, di cattiva informazione omettendo che tutti i rapporti sessuali sono a rischio se si ignorano le precauzioni necessarie e primarie, indipendentemente dal sesso, dal colore della pelle o dallo status sociale. Gli omosessuali del comitato insorgono contro l'Avis di Scandale, in provincia di Crotone, che vieta la donazione del sangue se son stati consumati rapporti omosessuali. ''Sono veramente allibito'' commenta il presidente. ''L'Avis del Comune di Scandale scrive nel suo statuto che 'è un'associazione di volontariato, apartitica, aconfessionale, che non ammette discriminazioni di sesso, razza, lingua, nazionalità, religione, ideologia politica ma dopo queste belle premesse all'interno del sito si legge che bisogna auto escludersi dall'effettuare donazioni di sangue se sono stati consumati rapporti omosessuali. Mi chiedo quale sia il nesso di consequenzialità tra comportamenti a rischio e comportamenti omosessuali''. ''Volevo informare giusto appunto questi signori -continua Cerminara- che l'Arcigay da sempre è promotore di campagne di sensibilizzazione per quanto concerne le malattie sessualmente trasmissibili, campagne ampiamente diffuse su tutto il territorio nazionale. Il Comitato Eos Arcigay Calabria ogni anno in occasione del 1 dicembre sensibilizza attraverso convegni e distribuzione di materiale informativo tutta la società civile e non solo quella omosessuale''. ''Associare le malattie sessualmente trasmissibili alla comunità omosessuale -conclude- è discriminatorio, stigmatizzante e lesivo della dignità della persona umana. Cerminara annuncia infine che se lAvis di Scandale non provvederà ad una informativa più corretta, il comitato sarà costretto ad agire per vie legali.