Verona, tenta di evitare controlli Green Pass: trovato con un chilo e mezzo di droga (11.01.22)
- 2 anni fa
https://www.pupia.tv - I finanzieri del comando provinciale di Verona, al termine di un controllo all’interno di un locale nel quartiere Borgo Roma, nella serata dello scorso 7 gennaio, notavano un giovane che, sceso da un taxi, alla vista dei militari in uniforme, cambiava repentinamente direzione. Il suo atteggiamento del insospettiva i “baschi verdi” che lo fermavano procedendo a un immediato e accurato controllo e appuravano che il giovane, un 19enne veronese senza precedenti, nascondeva all’interno di una tasca dei pantaloni un pacchetto di sigarette al cui interno, anziché le classiche “bionde”, erano contenuti 38 grammi di hashish, già suddivisa in dosi pronte ad essere spacciate.
Pertanto, veniva condotto nella sua abitazione, che condivideva con i familiari dove si procedeva alla perquisizione. Nella camera del ragazzo, all’interno dell’armadio, c’erano, ben occultati, circa un chilo e mezzo della stessa sostanza stupefacente, suddivisa in panetti da 100 grammi cadauno e raggruppati in tre grossi involucri da mezzo chilo, nonché altre dosi di droga già frazionate e pronte per lo smercio, un bilancino di precisione e 400 euro in banconote di piccolo taglio. Visto il rilevante quantitativo di stupefacente e il denaro contante, il giovane veniva tratto in arresto in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti.
Nell’occasione i finanzieri, attraverso l’ausilio delle banche dati, approfondivano il controllo estendendolo ai familiari conviventi e accertavano che il nucleo familiare dell’arrestato è percettore del reddito di cittadinanza. L’autorità giudiziaria disponeva il giudizio per direttissima e al termine dell’udienza, tenutasi nella mattinata dell’8 gennaio, il giudice, dopo aver convalidato l’arresto, ha ritenuto il fatto e la condotta indicativi dell’inserimento dell’arrestato nel circuito di uno “spaccio al minuto” di sostanze stupefacenti, applicando una misura cautelare non custodiale, costituita dall’obbligo di presentazione quotidiano presso la polizia giudiziaria. E’ stata inoltre disposta la parziale sospensione dell’erogazione del reddito di cittadinanza. (11.01.22)
Pertanto, veniva condotto nella sua abitazione, che condivideva con i familiari dove si procedeva alla perquisizione. Nella camera del ragazzo, all’interno dell’armadio, c’erano, ben occultati, circa un chilo e mezzo della stessa sostanza stupefacente, suddivisa in panetti da 100 grammi cadauno e raggruppati in tre grossi involucri da mezzo chilo, nonché altre dosi di droga già frazionate e pronte per lo smercio, un bilancino di precisione e 400 euro in banconote di piccolo taglio. Visto il rilevante quantitativo di stupefacente e il denaro contante, il giovane veniva tratto in arresto in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti.
Nell’occasione i finanzieri, attraverso l’ausilio delle banche dati, approfondivano il controllo estendendolo ai familiari conviventi e accertavano che il nucleo familiare dell’arrestato è percettore del reddito di cittadinanza. L’autorità giudiziaria disponeva il giudizio per direttissima e al termine dell’udienza, tenutasi nella mattinata dell’8 gennaio, il giudice, dopo aver convalidato l’arresto, ha ritenuto il fatto e la condotta indicativi dell’inserimento dell’arrestato nel circuito di uno “spaccio al minuto” di sostanze stupefacenti, applicando una misura cautelare non custodiale, costituita dall’obbligo di presentazione quotidiano presso la polizia giudiziaria. E’ stata inoltre disposta la parziale sospensione dell’erogazione del reddito di cittadinanza. (11.01.22)