Il mondo danza contro la violenza: anche a Rimini One Billion Rising

  • 11 anni fa
"Una donna su tre, nel mondo, è stata stuprata o picchiata nella sua vita. Un miliardo di donne violate è un'atrocità. Un miliardo di donne che ballano è una rivoluzione". Questa l'idea da cui è partita la scrittrice statunitense Eve Ensler per lanciare in modo nuovo, precisamente attraverso un flashmob, un messaggio internazionale: no alla violenza contro le donne. L'autrice nel 1997 pubblicò "I monologhi della vagina", libro che diede vita al Vday, movimento di sostegno e aiuto alle donne vittime di violenza. Quest'anno, a 15 anni dall'uscita del libro e dalla nascita del movimento, la Ensler ha deciso di creare One Billion Rising, un flashmob internazionale che si svolgerà in cui donne e uomini danzeranno tutti insieme sulle note della canzone dal titolo "Break the chain" (spezzare la catena). Il brano è stato appositamente composto per l'evento da Tena Clark e Tim Heintz; coreografato dalla ballerina e attrice Debbie Allen, famosa per la sua interpretazione della professoressa di danza Lydia Grant nel film Saranno famosi e nell'omonima serie televisiva. Proprio nel giorno dedicato all'amore, San Valentino, quello che l'iniziativa vuole lanciare è proprio un messaggio d'amore: rispetto e libertà per la persona che ci sta accanto. "La danza può aiutare ad affrontare questo tema. La persona partecipa interamente con tutto il suo corpo, con tutto sé stesso. Al contrario di quanto avviene quando si subiscono violenze. Danzare ci fa sentire liberi" ha commentato Paola Gualano, presidente di Rompi il silenzio.

All'iniziativa hanno aderito oltre 200 paesi in tutto il mondo, tra cui il Pakistan nel quale alle donne è proibito danzare in pubblico, 13mila associazioni in tutto il mondo, oltre 70 città in tutta Italia e tutti gli 11 centri antiviolenza dell'Emilia Romagna. A Rimini saranno oltre 50 donne e uomini della Provincia, che danzeranno per l'iniziativa. One Billion Rising si terrà presso il Centro Commerciale "Le Befane" giovedì 14 febbraio alle 18 e in seconda battuta alle 18.30. L'iniziativa prevede anche un dress code, con abiti rossoneri, come segno di rispetto per tutte le donne che non potranno partecipare. L'evento è organizzato dall'associazione Rompi il silenzio, con l'adesione del Coordinamento Donne Rimini, la Rete donne della Cgil e il Comune di Rimini.

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