Ruoppolo Teleacras - Operazione Pit Stop

  • 12 anni fa
Il servizio di Angelo Ruoppolo Teleacras Agrigento ( http://www.facebook.com/pages/Angelo-Ruoppolo/40129859538?ref=search ) del 12 novembre 2010. Blitz antidroga dei Carabinieri e della Procura della Repubblica tra Agrigento e Raffadali. 11 arresti. Sequestrate sostanze stupefacenti ed anche armi.
Ecco il testo :
Pensate che lui, Antonio De Juri, e' stato intercettato lungo l'autostrada verso Catania a bordo di un'automobile Bmw alla velocita' di 225 chilometri all'ora. Si', infatti, De Juri, almeno 3 volte alla settimana, avrebbe viaggiato verso Catania, per rifornirsi di droga. Al telefono lui parla con il fornitore : '' ci prendiamo un caffe' ''. Poi, gli stupefacenti, tra cocaina e hashish, sarebbero stati spacciati soprattutto sulla piazza di Raffadali. Affari per 50mila euro al mese. E lui, Antonio De Juri, sarebbe stato inteso '' Il principe '' di Raffadali, colui capace di procurare droga ed anche armi. Si' perche' dalle intercettazioni, e dai sequestri, sono saltate fuori non solo quantita' di droga ma anche pistole, fucili e mitragliatori. Le armi sarebbero state usate per rapine gia' commesse o da commettere. Ed anche per alimentare la potenza ed il rispetto del presunto gruppo capeggiato da Antonio De Juri, intenzionato a radicarsi criminalmente sul territorio di Raffadali. Pensate, durante le intercettazioni, a volte, e' stato ascoltato anche il rumore del tamburo di una pistola che gira. E' stata l'operazione cosiddetta '' Pit Stop '', che e' la sosta ai box durante le corse sportive. Si', perche' Antonio De Juri, inseguito dagli appostamenti dei Carabinieri, avrebbe cambiato un'automobile ogni 10 giorni. Sosta ai box e ripartenza, credendo che cosi' sarebbe sfuggito alle intercettazioni. E cosi' invece non e' stato. La notte verso il mattino di oggi. Blitz, gazzelle, galoppate, piu' di 70 militari, anche i cani dal fiuto formidabile, poi le manette. 11 arresti. I Carabinieri del Comando provinciale e della Compagnia di Agrigento, capitanati da Giuseppe Asti, della Stazione di Raffadali, agli ordini di Gerlando Montana, e la Procura di Agrigento, del capo Renato Di Natale. Sui mandati di cattura le accuse, spaccio di sostanze stupefacenti, ed anche possesso di armi. Diretto destro e gancio sinistro al mercato della droga tra Raffadali ed Agrigento. I primi nel mirino delle indagini, che si sono protratte un anno, sono stati dei raffadalesi, sospettati. Poi le intercettazioni ambientali e telefoniche, determinanti, come sempre. Poi appostamenti e pedinamenti. Poi i riscontri, e le 11 ordinanze di custodia cautelare in carcere firmate dal Tribunale di Agrigento. Gli stupefacenti avrebbero viaggiato da Palermo e da Catania, ormai consolidati canali di approvvigionamento, a bordo delle automobili degli indagati o sui pullman di linea. Rifornimenti anche da Rosarno in Calabria, grazie alle complicita' di Antonio De Juri, che e' nato a Cosenza. Perquisizioni a tappeto, nelle case degli arrestati, poi magazzini ed altri locali. Ecco gli arrestati : Antonio De Juri, 31 anni, disoccupato, nato a Cosenza e residente a Raffadali. Salvatore Russo, 32 anni, autotrasportatore, di Agrigento. Leonardo Vecchio, 43 anni, disoccupato, di Raffadali. Salvatore Curia, 23 anni, disoccupato, di Misterbianco in provincia di Catania. Michela Varoncelli, 38 anni, casalinga, anche lei di Misterbianco. Emanuele D'Amico, 33 anni, commerciante, di Catania, gia' recluso in carcere. Luciano Russo, 35 anni, di Raffadali e residente a Ravenna. E Vincenzo Michelizi, 45 anni, di Rosarno. Agli arresti domiciliari sono detenuti Antonino Mazza, 38 anni, operaio, di Agrigento. Pietro Sciarratta, 50 anni, muratore, di Raffadali. E Massimo D'Amaro, 32 anni, disoccupato, residente a Sannicandro Garganico in provincia di Foggia...interviste Renato Di Natale, Giuseppe Asti e Gerlando Montana.

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