Modena - Arrestati due esponenti del clan dei Casalesi (31.03.12)

  • 12 anni fa
http://www.pupia.tv - Modena - Arrestati due esponenti del clan dei Casalesi. Due ordinanze di custodia cautelare in carcere eseguite dalla Squadra Mobile di Modena, nell'ambito di una attività di indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bologna, a carico di soggetti ritenuti affiliati alla consorteria camorristica del "Clan dei Casalesi". Nella giornata di ieri è stato tratto in arresto, a Marigliano di Napoli, in collaborazione con la Squadra Mobile di Napoli, P.E., nato nel 1987, mentre nei confronti di T.M., nato nel 1970, già detenuto presso la casa circondariale di Piacenza, il personale della I Sezione Criminalità Organizzata ha notificato analogo provvedimento cautelare coercitivo.

Entrambi gli arrestati sono accusati del reato di estorsione aggravata dalla partecipazione ad associazione di stampo camorristico, in concorso tra loro. L'indagine va inserita tra le attività svolte dalla Squadra Mobile di Modena per il contrasto alle infiltrazioni della criminalità organizzata in questa provincia. E' la naturale prosecuzione delle operazioni "Pressing" e "Pressing I", condotte negli ultimi anni a carico degli esponenti del "Clan dei Casalesi" con attività illecite in questa provincia. Nell'ambito delle indagini relative all'operazione "Pressing", emergeva anche che alcuni componenti del gruppo, utilizzando quale manodopera i due soggetti tratti in arresto nell'ambito del presente procedimento penale, avevano consumato un'altra estorsione, questa volta nei confronti di un piccolo imprenditore modenese.

I due, nel corso dell'anno 2009, avevano minacciato ed imposto ad un piccolo imprenditore della provincia di Modena di versare loro, con cadenza mensile, l'importo di 5mila euro contributo necessario per il mantenimento degli affiliati al cd. "clan dei Casalesi" detenuti presso varie strutture carcerarie e pretendendo, infine, che lo stesso fosse costretto a consegnare, in particolare a P.E., una autovettura di grossa cilindrata scelta dallo stesso presso una concessionaria della provincia di Modena. Il tutto costringendo il malcapitato a stipulare un contratto di locazione che prevedeva una rata pari a 1600euro al mese.

Trascorsi numerosi mesi, tra l'altro, l'imprenditore, nel tentativo di affrontare P.E. al fine di ottenere il possesso della vettura (una BMW X5), era stato invitato dal malvivente ad avvicinarsi al mezzo in questione e, dopo aver aperto il cofano, questi, aveva estratto una pistola, sparando in aria un colpo a scopo intimidatorio.

Sin dalle prime indagini sui due è emerso agli operatori della Squadra Mobile che i due soggetti avessero esercitato nei confronti della vittima una coartazione ed una intimidazione tipica del cd. "metodo mafioso", spendendo il nome e facendosi accompagnare da elemento di vertice dell'accolita criminale dei "Casalesi" operante a Modena. In ultimo, poi, è da sottolineare come T.M. abbia spiegato in maniera del tutto esplicita alla predetta vittima che, se non avesse provveduto ai pagamenti di cui sopra, questi sarebbero stati costretti ad ucciderlo. gazzettadimodena.it (31.03.12) 

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