Napoli - Surriento&Surrender al Trianon (10.03.12)

  • 12 anni fa
http://www.pupia.tv - Napoli - Surriento&Surrender al Trianon. Inaugurata a Napoli una ricca mostra documentaria per raccontare la storia di una delle canzoni più conosciute al mondo. Ospitata al Trianon -- il teatro della canzone napoletana, si intitola «Surriento&Surrender. La storia internazionale di Torna a Surriento» ed è dedicata al celebre brano dei fratelli Giambattista ed Ernesto De Curtis. Prodotta dal teatro Trianon in collaborazione con la fondazione Bideri, con la direzione artistica di Federico Vacalebre e le ricerche di archivio e l'organizzazione di Antonio De Guglielmo, la mostra mette insieme oltre duecento documenti, che, divisi tra autografi, spartiti d'epoca, 78 giri e memorabilia varie, tracciano la straordinaria diffusione di Torna a Surriento, dal 1902, anno della visita del presidente del Consiglio Zanardelli a Sorrento -- che una leggenda consolidatasi nel tempo vorrebbe all'origine della canzone -- al 2012, anno in cui Noa ed Eugenio Finardi la eseguono al Festival di Sanremo. Riprendendo nell'immagine dell'allestimento il mito della "canzone postale", Surriento&Surrender racconta il capolavoro dei fratelli De Curtis partendo da un rullo musicale per pianole prodotto negli Stati Uniti alla fine degli anni '10 che, insieme a una serie di lettere delle stesso periodo tra Ferdinando Bideri ed editori ungheresi, spagnoli, francesi e tedeschi, confermano come la melodia di Torna a Surriento sia diventata in poco tempo internazionale. Grande attenzione, poi, è dedicata sia a Giambattista che a Ernesto De Curtis, di cui sono esposti gli spartiti delle loro prime canzoni, Ammore, ammore e 'A primma vota, rispettivamente risalenti al 1888 e al 1897. Numerosi i documenti autografi come, ad esempio, il ritratto a matita di Ernesto fatto da Enrico Caruso e una struggente lettera del 1921 di Giambattista al fratello minore che è in tournée nelle Americhe, nella quale, mandando dei versi da musicare, implora di «portare qualche milione di lire perché q