Turismo Tax Free: gli operatori emiliano romagnoli si appellano a Vasco Errani

  • 12 anni fa
"Turismo tax Free: regione senza tassa di soggiorno": è la secca richiesta, stampata su volantini bianchi, dei rappresentanti di Federalberghi, Faita, Fiavet e Fipe, riuniti, giovedì 12 gennaio, al Grand Hotel di Rimini nella Consulta Regionale del Turismo di Confcommercio Emilia Romagna. I rappresentati di categoria e delle federazioni regionali hanno dunque ribadito la loro contrarietà alla tassa di soggiorno che le amministrazioni comunali vorrebbero riapplicare, dopo 20 anni, per risanare i propri bilanci: "Non si puo' tornare al medioevo", dichiara il Presidente della Consulta Terenzio Medri, che al contrario ha espresso il proprio parere favorevole ad un aumento dell'Imu, l'Imposta Municipale Unica: "E' assurdo far pagare le nostre tasse agli ospiti che verranno da altre regioni o dall'estero". Gli operatori sono preoccupati per la perdita di competività, non solo rispetto al mercato estero, ma anche rispetto a quei comuni vicini, Ferrara e Cesenatico in primis, che hanno deciso di non adottarla. La Consulta chiede così un incontro a breve con Vasco Errani, presidente della Regione Emilia Romagna, minacciando il ritiro di tutti gli uomini delle Federazioni Federalberghi, Faita, Fiavet e Fipe dai tavoli di concertazione e dagli organi istituiti dalla legge regionale 7 del 4 marzo 1998, a scapito dell'impianto legislativo che aveva favorito una stretta collaborazione, tra privato e pubblico, nel settore turismo. Anche gli albergatori riminesi ribadiscono il loro no alla tassa di soggiorno, anche se Patrizia Rinaldis, presidente AIA Rimini, ha sottolineato la necessità di trovare un accordo con l'amministrazione comunale attraverso il dialogo.