• 14 anni fa
I Carabinieri del Comando Provinciale di Rimini hanno concluso unindagine che ha permesso di sgominare unassociazione per delinquere, composta da cittadini extracomunitari ed italiani dedita al favoreggiamento dellimmigrazione clandestina. L'indagine è stata avviata due anni fa con una denuncia partita proprio da Rimini. Spaccio di stupefacenti, riduzione in schiavitù e associazione per delinquere sono queste le accuse per le 87 persone indagate nell'operazione denominata" Flow Connection". Imprenditori marchigiani e romagnoli avevano anche creato una scuola di cucina per extracomunitari, mai veramente avviata, per velocizzare il rilascio dei visti d'ingresso. Delle 87 persone indagate, 32 avrebbero costituito un sodalizio criminale inizialmente solo nella provincia di Rimini, poi rivelatosi più ampio, che ha favorito l'entrata nel nostro paese di 1478 stranieri; 13 invece avrebbero favorito l' ingresso di altre 72 persone. Nel corso delloperazione, che ha coinvolto 13 province, da Venezia fino a Crotone, sono state eseguite 30 ordinanze di custodia cautelare, denunciate 56 persone in stato di libertà ed effettuate 68 perquisizioni locali e personali. Fra gli indagati, il titolare di un noto pub della provincia per il reato di riduzione in schiavitù: l'uomo, di origine egiziana, trattatava i proprio dipendenti in maniera disumana, costringendoli a turni massacranti. 

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