Finanziaria 2011 Pensioni: i tagli andranno da 8 a 150 euro

  • 13 anni fa
http://www.donna10.it/finanziaria-2011-pensioni-i-tagli-andranno-da-8-a-150-euro-9660.html Ogni manovra finanziaria è destinata a destare polemiche e a creare contrasti tra le varie fazioni politiche e sindacali, ma l'ultima riforma fiscale preparata dal Ministro Tremonti sta suscitando disappunto da parte di un largo fronte di soggetti (la nota sorprendente è costituita dalle proteste dei sostenitori del Pdl sul sito del partito, circa la riforma pensionistica) soprattutto per quanto riguarda la stretta sulla previdenza sociale, con tagli e blocchi delle rivalutazioni per gli assegni di importo medio alto. L'aspetto quindi più controverso della manovra riguarda il blocco totale o parziale della rivalutazione delle pensioni, in particolare della rivalutazione degli assegni superiori ai 1.428 euro lordi mensili, che dovrebbe portare nelle casse dello Stato 4 miliardi e mezzo di euro nei prossimi due anni. Fino a 1.428 euro ci sarà una rivalutazione del 100%, nella fascia superiore fino a 2.380 avverrà una rivalutazione del 100% fino a 1.428 e del 45% per l'importo eccedente fino a 2.380, per le fasce oltre questa cifra si procederà al 100% fino a 1.428 euro, al 45% da 1.428 a 2.380 euro mentre per fasce superiori la rivalutazione sarà pari a zero. In altre parole la fascia di pensionati compresa tra 1.428 e 2.380 euro lordi mensili, subiranno un taglio del 55% dell'indicizzazione solo sulla quota eccedente i 1.428 euro, mentre per i pensionati più ricchi ci sarà perequazione totale sui primi 1.428 euro, al 45% sulla quota sopra citata tra 1.428 e 2.380 euro, nessuna rivalutazione sulla parte eccedente, che invece oggi è al 75%. Quindi, presupponendo la correttezza delle stime del governo, un pensionato che percepisce 1.500 euro lordi mensili dovrà rinunciare a 8 euro l'anno, 60 euro nel caso di una pensione mensile di 2.000 euro, circa 100 se l'assegno è di 2.500 euro, oltre 150 euro su una pensione di 3.500 euro. Questo aspetto, molto criticato della manovra, inciderà ovviamente sul potere di acquisto di molte famiglie, tutto ciò unito all'aumento dell'età pensionabile dovuto alle misure varate negli ultimi anni, che hanno effetto già da questo anno, rappresenta un duro colpo per tutti cittadini. Logicamente appaiono scontati i no dell'opposizione ai tagli sulle pensioni previsti dalla manovra, ma meno scontate appaiono invece le proteste dei sostenitori del Pdl (di cui sopra) e quelle dei sindacati finora mai pregiudizialmente ostili al governo come la Cisl. L'esponente della Cisl Bonanni ha dichiarato che la manovra è socialmente ingiusta e che inoltre andrà a colpire quei pensionati che negli ultimi quindici anni hanno già visto ridursi il potere d'acquisto dello loro pensioni. Contrari anche gli esponenti della Cigil che promettono anche mobilitazioni di piazza perchè la manovra va a colpire le fasce dei lavoratori e dei pensionati invece di colpire le grandi ricchezze.