La Dolce Vita al Festival del Cinema di Roma
  • 13 anni fa
Bellissimo invece La dolce vita di Fellini restaurata con otto mila ore di pulizia digitale per riparare segni del tempo, graffi e giunte. Restauro curato da Gucci, ‘The Film Foundation’, Cineteca di Bologna, Medusa Film , Pathé, Fondation Jerome Seydoux-Pathé, Paramount Pictures e Cinecittà Luce. Orgoglioso oltre ogni dire Martin Scorsese, presidente di ‘Film Fondation’ che dice di avere un debito con Fellini che ‘mi insegnò ad amare e trasportare su pellicola il concetto di libertà d’affresco. Così come Raffaello o Michelangelo avevano un loro modo di dipingere, vedendo La dolce vita s’intuiva cos’era l’aggettivo felliniano, luci, ombre, nessuna trama. La storia sarebbe restata legata al personaggio, alle atmosfere, allo sguardo di qualcuno”.
taneo ma cerca un posto per fare l’amore.
Mariangiola Castrovilli
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