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Trascrizione
00:00In uno degli studi televisivi più infuocati della stagione, a sorprendere tutti non è
00:05stato un politico né un opinionista di professione, ma una leggenda della musica italiana.
00:11A 85 anni, Iva Zanichi si è presentata a dritto e rovescio con l'energia di sempre,
00:16trasformando la puntata in un turbine di battute, provocazioni e racconti personali che hanno
00:20immediatamente catalizzato l'attenzione del pubblico.
00:24L'atmosfera, già tesa per i temi caldi affrontati dal programma, ha trovato in lei un detonatore
00:29inaspettato, capace di muoversi tra ironia e indignazione senza filtri.
00:33Sin dalle prime battute, la cantante ha rotto gli schemi rivolgendosi direttamente al conduttore
00:38Paolo Del Debbio, con un commento che ha lasciato il pubblico interdetto e divertito.
00:43Il brizzolato più sexy di Mediaset.
00:46Sei un uomo molto affascinante.
00:48Un modo per rompere il ghiaccio, che ha però anticipato il cambio di registro successivo,
00:53quando la conversazione si è spostata sulle tensioni sociali legate alla criminalità
00:57giovanile e alle seconde generazioni.
01:00Da quel momento, la Zanicchi ha iniziato a rispondere colpo su colpo ai giovani Maranza
01:05e agli ospiti musulmani presenti in studio, usando un linguaggio diretto, spesso brutale,
01:10che ha scatenato un acceso di battito.
01:12Al centro del suo intervento C, è stata una sorta di lezione morale rivolta ai ragazzi
01:17che rivendicano il diritto a vestiti e oggetti di marca, anche a costo di rubarli.
01:21Tu poi andrai a lavorare e se potrai te le comprerai le scarpe se no vai scalzo delinquente
01:26non ha senso, ha detto senza esitazioni.
01:29Poi, ha ricordato la propria giovinezza, intrecciando l'esperienza personale a un ragionamento
01:34sulle priorità familiari di una volta.
01:36Da giovane, per 6 a 7 anni prima di cominciare a cantare, io tutte le stati piangevo perché
01:41volevo un paio di jeans.
01:43Mia mamma diceva no non possiamo, ci sono altre priorità.
01:46E non me li ha mai comprati questi jeans, ma non per questo li rubavo dal banchetto
01:50del mercato la domenica.
01:52Questi qui non devono venire in tv a dire queste cose che se uno ha un bel cellulare
01:56glielo rubo.
01:57A quel punto, quasi a spiegare da dove nasca la sua intransigenza, la Zanicchi ha raccontato
02:02un episodio che aveva sempre evitato di condividere pubblicamente.
02:06Io abito in Brianza e per 7 volte avevo giurato che non l'avrei mai detto, 7 volte ho avuto i
02:11ladri in casa armati, ha rivelato, lasciando lo studio in silenzio.
02:14E ha proseguito delineando l'angoscia di chi vive costantemente nella paura, l'ultima
02:19volta il maresciallo ha detto, guardi non mi chiami più perché tanto, ormai.
02:24Oggi però, ho i carabinieri di Arcore, che sono fantastici, tutte le notti vengono attorno
02:30casa e poi abbiamo messo su allarmi, però si vive con la paura.
02:35Al maresciallo di cui sono tanto amica, gli ho detto che mi armo, mi dia una pistola, perché
02:40io non ce la faccio più.
02:41Ha detto no, no signora, lei non deve sparare perché loro sono più veloci.
02:46Un racconto che ha mostrato tutta la fragilità di chi, nonostante il personaggio forte e sanguigno,
02:52ha conosciuto intimamente il timore per la propria sicurezza.
02:55Nella parte finale della puntata, la discussione è inevitabilmente scivolata sul tema dei simboli
03:01religiosi nelle scuole.
03:02Un argomento che nei talk show accende reazioni immediate.
03:05Anche qui, la cantante non ha cambiato tono, anzi, ha rincarato la dose con una delle sue
03:11sfuriate più dure.
03:13Si proibiscono perché si ha paura di offendere, ma dove?
03:16Oh ma qui siamo in Italia, noi siamo un paese cattolico.
03:19Allora ritorni nel tuo paese, ti metti a Cien asterisco asterisco asterisco all'aria
03:24e preghi lì la tua religione.
03:25Nessuno ti tocca e nessuno dice niente.
03:27Ma anche qui lo puoi fare.
03:29Abbiamo rispetto di queste persone che hanno una religione diversa, permettiamo le moschee.
03:34Paa suli mila arima.
03:36Però non venire a rompere le tradizioni, a rompere le scatole a noi, alla nostra religione,
03:41al nostro credo.
03:42Parole durissime, che inevitabilmente faranno discutere per giorni.
03:47Ma il tratto più sorprendente della serata è stato forse vedere come, dietro la verba e
03:52gli eccessi, Iva Zanicchi continua a incarnare un'Italia istintiva, sanguigna, nostalgica,
03:58che ancora cerca di farsi spazio nella complessità del presente.
04:02E che, nel bene e nel male, non ha alcuna intenzione di perdere la voce.
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