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  • 2 giorni fa
Esposti al teatro Vittorio Emanuele alcuni dei reperti archeologici trafugati o destinati al mercato nero ritrovati in Sicilia dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, destinatari del Premio internazionale 2025 della Fondazione Uberto Bonino e Maria Sofia Pulejo. Un segno tangibile che testimonia il loro l’impegno e l’amore per la storia del territorio.

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Trascrizione
00:00Monete e coni, crateri e statue fittili, maschere teatrali e unguentari, sono solo una piccola parte dei reperti archeologici rinvenuti dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale in Sicilia,
00:13allestita nel Bookshop del Teatro Vittorio Emanuele in occasione della cerimonia del Premio Internazionale 2025 della Fondazione Uberto Bonino e Maria Sofia Puleio.
00:23Si tratta di reperti provenienti da scavi clandestini e traffici illeciti, destinate a vendite illegali o trafugati da chiese e siti storici.
00:32La maggior parte delle suppellettili sono databili tra il V e il III secolo a.C. A questi si aggiungono una testa romana del I secolo d.C. e alcuni falsi dipinti, come quello attribuito a Nino Caffè.
00:44Il materiale recuperato non resta naturalmente chiuso nei depositi, viene affidato alle soprintendenze e ai parchi siciliani o utilizzato a scopo didattico per far conoscere ai cittadini e ai giovani l'inestimabile valore del patrimonio culturale locale.
00:59Un'azione che testimonia l'intensa attività di controllo e prevenzione del saccheggio.
01:04Grazie al monitoraggio di siti online e aree archeologiche, il comando TPC garantisce così la tutela attiva del patrimonio siciliano e nazionale tutto, restituendo allo Stato ciò che appartiene alla storia e alla memoria collettiva.
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