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  • 12 ore fa
Trascrizione
00:00Un impegno verso la neutralità climatica al 2050, sostenuto da investimenti massicci e da una roadmap precisa.
00:10Sono questi i punti principali del primo piano di transizione climatica di A2A, presentato oggi a Milano dall'azienda.
00:16Siamo molto contenti di presentare oggi questo piano perché rappresenta il nostro impegno al 2050 per un mondo decarbonizzato nel quale continuiamo a credere.
00:26L'impegno evidentemente si realizza in investimenti, in particolare in infrastrutture per la decarbonizzazione e quindi l'elettrificazione fa la parte del leone.
00:36Abbiamo presentato qualche settimana fa il piano industriale a 2035 con 23 miliardi di investimenti.
00:43Di questi considerate che ce ne sono circa 6 sul mondo del gas che nel periodo della transizione è ancora necessario,
00:51quindi distribuzione o produzione termoelettrica, ma 17 miliardi, quindi più del 70% sono investimenti ammissibili alla tassonomia europea.
01:02In particolare ce ne sono 7 che sono proprio specifici per l'abbattimento della CO2.
01:07Vi faccio qualche esempio, ovviamente le rinnovabili che sostituiscono la produzione termoelettrica,
01:12oppure un mezzo elettrico di AMSA che sostituisce un compattatore a diesel.
01:18Esempi concreti per capire come si va verso l'elettrificazione e la decarbonizzazione.
01:26Dopodiché l'obiettivo è riuscire ad arrivare effettivamente a decarbonizzati nel 2050.
01:30Ci arriviamo molto vicino, l'ultimo pezzettino lo completiamo acquisendo crediti carbonici,
01:36ma per arrivarci, siccome ormai è terribilmente vicino al 2050,
01:41noi stiamo già inaugurando oggi cabine elettriche che nel 2050 saranno degli adolescenti.
01:47Quindi saranno metà della loro vita utile.
01:51Quindi ormai il 2050 è davvero domani mattina e se non seguiamo una roadmap rigorosa non ci arriveremo.
01:59Quindi abbiamo i nostri punti di passaggio a 2030, a 2035, a 2040
02:04e gli obiettivi di decarbonizzazione si possono raggiungere solo centrando questi target.
02:11Ovviamente ci sono condizioni esogene complicate da valutare, ci sono opportunità.
02:17I data center oggi sono un grande tema perché sono necessari per la competitività del nostro paese,
02:25per avere la proprietà dei nostri dati qua e non negli Stati Uniti o in Cina,
02:30però sono molto demanding in termini energetici e quindi nel prossimo periodo il rischio è che possano essere affrontati prevalentemente col termo elettrico.
02:41Quindi bisognerà anche capire come lavorare sul carbon capture storage,
02:45quali potranno essere le prospettive di decarbonizzazione di un'energia necessaria per alimentare l'intelligenza artificiale
02:53che oggi evidentemente è il principale trend di crescita della domanda elettrica.
02:59Altro tema è la mobilità elettrica, vediamo che incomincia a muoversi,
03:03ipotizziamo che nel 2035 più del 20% delle flotte in circolazione saranno elettriche
03:10e quindi anche questo richiede investimenti in infrastrutture, in generazione
03:14per predisporre il sistema a questa ulteriore trasformazione.
03:20L'importanza di un piano sulla transizione climatica è per noi rilevante perché è una dichiarazione.
03:27Noi indichiamo quelli che sono i nostri orientamenti, così come lo facciamo per quelli che sono
03:32risultati economico-finanziari e patrimoniali che gli investitori, i mercati e i nostri azionisti
03:37si possono attendere, lo facciamo anche con quel grado di assunzione di responsabilità collettiva
03:41che a nostro parere compete alle aziende.
03:44E lo facciamo in un contesto nel quale, come dicevo più volte, secondo me non c'è un totale riflusso,
03:50cioè c'è un momento di riflessione che la collettività e l'Unione Europea si è data
03:54dopo probabilmente un'accelerazione che è andata molto avanti rispetto alla capacità
03:59dei sistemi economici di adattarsi.
04:01Noi ci inseriamo in questo contesto esattamente rappresentando sia i risultati economici
04:05sia dall'altro lato il nostro posizionamento anche in termini di assunzioni di responsabilità.
04:10Il dialogo con le istituzioni direi è assolutamente buono perché, come dicevo prima,
04:16le istituzioni sono consapevoli del fatto che i rischi sono enormi e i bilanci pubblici
04:23non sono sufficienti a coprire questi rischi, addirittura neanche le assicurazioni in talunni
04:27caso. Quindi bisogna prevenire, bisogna organizzare gli interventi preventivi che consentano ovviamente
04:33di adattare i sistemi oltre che di costruire le barriere che possono prevenire l'insorgenza
04:42di alcuni fenomeni importanti. Dal punto di vista di rapporto con le altre aziende
04:46credo che in Italia ci sia, almeno per tutto il settore dell'energia, un allineamento molto
04:52importante, cioè c'è un'assunzione di responsabilità che tutti gli operatori presentando i loro
04:57piani per i prossimi anni hanno dichiarato di volersi assumere. Io credo che questo sia
05:03un sintomo del fatto che nel nostro paese ogni tanto pechiamo un po' di pessimismo.
05:08Noi dobbiamo essere, diciamo, ottimisti, concretamente ottimisti, non veleitari, ma nell'immaginare
05:15come far sviluppare il nostro sistema economico rispettando quelli che sono vincoli ambientali
05:19che non possiamo rinviare.
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