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  • 2 giorni fa
PALERMO (ITALPRESS) - Il Corecom Sicilia sul fronte della media education lancia un progetto che mira a colmare il divario crescente tra uso quotidiano della tecnologia e reale comprensione degli strumenti digitali. Ugo Piazza, commissario del Comitato, in un'intervista all'Italpress spiega che l’iniziativa nasce da una constatazione precisa: “La tecnologia è ormai uno strumento d’uso quotidiano, istantaneo e continuo, ma la percezione e la conoscenza che abbiamo del processo tecnologico sono inferiori rispetto a dove è arrivata la tecnologia stessa”.
Da qui la scelta di realizzare un “abbecedario” della media education, un vademecum costruito con un linguaggio semplice, quasi controcorrente.

xd6/sat/gtr

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Trascrizione
00:00Benvenuti ad una nuova intervista con l'Agenzia Italpress. Oggi con noi è Ugo Piazza, commissario
00:10del Corecom Sicilia. State facendo un grande lavoro informativo di divulgazione di tutte
00:16le attività e soprattutto della tecnologia. Nell'ambito di queste iniziative avete inserito
00:22anche un vademecum, anzi meglio dire un abecedario della media education. Di che cosa si tratta e da
00:28dove nasce l'idea di fare questo abecedario? L'idea nasce da una necessità assoluta. La necessità
00:35assoluta è quella che io ritengo, devo dire riteniamo, che la tecnologia in qualche modo ormai è diventato
00:45un strumento di utilizzo quotidiano, istantaneo, continuo, ma riteniamo che soprattutto le nuove
00:54generazioni, ma non solo le nuove generazioni, in qualche modo siano state superate dalla tecnologia
01:00stessa. Cioè la percezione, la conoscenza che noi abbiamo del processo tecnologico e in qualche
01:06modo la metabolizzazione che noi abbiamo del processo tecnologico è inferiore rispetto a dov'è la
01:13tecnologia e più avanti. E allora siamo voluti partire con molta serietà da realizzare un prodotto,
01:22non tanto per realizzarlo, infatti abbiamo chiamato abecedario, un termino ormai obsoleto rispetto ai
01:29termini tecnologici, perché riteniamo anche e ritengo personalmente anche che in questo momento ci sia uno
01:36sbaglio enorme, si sia con pieno sbaglio enorme nel dibattito dei social, che è quello di parlare della
01:44fenomenia social, cioè di ciò che accade nei social, da dentro i social, mentre i social sono uno specchio
01:52dell'essere umano, sono uno specchio del cambiamento sociale. E allora noi grazie a questo abecedario dove
02:02vogliamo intervenire dando a ogni lettera un significato tecnologico, è come email, è come
02:10internet e via di seguito, non le elenco tutte dall'A alla Z, però abbiamo voluto creare questo
02:19strumento non tanto per divulgarlo semplicemente a livello cartascio, ma abbiamo e ci siamo molto
02:26impegnati nell'organizzazione di incontri in tutta la Sicilia, in moltissime scuole che continueranno
02:35anche nel 2026 per parlare direttamente coi ragazzi, per fargli capire come i social non sono né un ente
02:47benefico né un ente dello Stato, sono aziende private, sono aziende private, sono multinazionali e tendenzialmente
02:55fai prendere coscienza del fatto che ormai i social non gli interessa niente chi sei, gli interessa a
03:03cosa servi, cioè a cosa servono le informazioni che tu immetti nel circuito social e nel web in generale.
03:12Perciò il tentativo che devo dire sta dando ottimi risultati è quello di fargli capire ai giovani come
03:22diventare più coscienti di se stessi, più coscienti di quello che si mette in rete e soprattutto diventare
03:30utilizzatori coscienti, critici e in qualche modo con un'ampia e una maggiore dimestichezza dei social e
03:40utilizzare i social ed evitare che i social utilizzino loro. Comunicare con i giovani è sempre complicato,
03:47diceva che la risposta comunque che state avendo è positiva, può entrare un po' più nel dettaglio,
03:52cioè che tipo di apertura avete trovato nei giovani nei confronti ecco di questo manuale.
03:57Certo innanzitutto un grandissimo interesse, innanzitutto una grandissima interazione che devo
04:04dire questo a me personalmente ma non solo a tutto il coro fa ben sperare per le nuove generazioni,
04:09generazioni per la formazione delle nuove generazioni ma abbiamo devo anche dire trovato scuole perciò
04:18istituzioni pubbliche scolastiche attentissime interessatissime al tema ma soprattutto consapevoli
04:27della necessità di questa iniziative perché guardi il rischio grande che si sta concretizzando sempre di
04:37più ma non solo tra adolescenti a livello familiare, amicale, lavorativo, è che tra una generazione
04:45rispetto per esempio alla mia che ho 50 anni si sta creando un muro di linguaggio, cioè si parlano due
04:55lingue diverse, si comunica in maniera diversa, sono cambiati i sistemi di comunicazione, è cambiato il
05:01linguaggio della comunicazione e se le ci pensa una società si fonda su sistemi di comunicazione e
05:09relazione, è il linguaggio che crea diciamo l'ambiente circostante, il clima sociale che abbiamo attorno.
05:17Per questo è fondamentale, oggi social sono uno strumento assolutamente indispensabile, come dire io sono
05:25assolutamente pro futuro, pro social, pro intelligenza artificiale, non ho assolutamente nessun timore del futuro
05:33ma come qualsiasi cosa, qualsiasi novità va capita, va compresa e vanno aiutati i ragazzi al giusto utilizzo.
05:47Io faccio sempre questo esempio ai ragazzi, ricordate che l'unico verbo nella lingua italiana
05:53che non conosce contrario è comunicare, non si può non comunicare, perché qualunque azione
05:59noi compiamo sia nella vita virtuale che nella vita reale genera una reazione al nostro interlocutore,
06:05anche il silenzio genera una reazione, anche una non risposta a un whatsapp genera
06:11ma perché non mi ha risposto, ma si è offeso, non l'ha letto, roba di questo, perciò non si può non comunicare.
06:18L'unica chance che abbiamo è provare a insegnargli a comunicare al meglio.
06:23Bene, ringraziamo Ugo Piazza, commissario di Corecom Sicilia per essere stato con noi
06:28e vi diamo appuntamento alla prossima intervista con l'Agenzia Italpress.
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