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https://www.pupia.tv - Cannata - A quelli che il 25 novembre.(25.11.25)

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Trascrizione
00:00Allora ragazzi, buongiorno, 25 novembre 2020, sono passati oggi esattamente 5 anni.
00:07Ero in questa stanza, proprio qui, c'è una finestra sulla mia sinistra ed ero a telefono con Matteo Nuzzo,
00:14quello che in tanti conoscete come Robert Nesta, firma storica della Napoli Bene.
00:19E piangevamo entrambi, e piangevamo entrambi perché da pochi momenti era risuonato nella vita di tutti
00:25il triplice fischio più triste di sempre.
00:28Se n'era andato Diego Armando Maradona, se n'era andato Diego.
00:34Sensazioni diverse, a distanza di 5 anni, ma più o meno le stesse, perché quella notizia,
00:42poi chi l'ha sentita per radio, chi dà una tv, chi dà la voce di un amico che piangeva,
00:46come vi ho appena raccontato, o dà una semplice notifica settica di un cellulare,
00:51ha decretato un punto di non ritorno, ma soprattutto una sorta di gonato, di rigurgito
00:58che ha tirato fuori, e parlo per me ma so di parlare per tanti, i dolori e le gioie più grandi
01:04della nostra vita.
01:06È stato come un ritornare indietro.
01:07Io ho rivissuto in quel momento non solo l'addio di Diego, ma anche l'addio a nonna,
01:12a nonno, a tanti momenti catartici della mia vita.
01:17Sono tornato in quei momenti a Via Mario Ruta 43, come a Vigo della Croce, in una discesa
01:22discretamente triste e pericolosa in quel di Miano, dove ho vissuto con mamma diversi anni
01:29della mia vita, tantissimo Diego nella mia vita a farmi compagnia, anche e soprattutto
01:34lì, nella paura delle notti in cui smontavano le macchine, forse sotterravano qualcos'altro,
01:43e il giorno invece diventava il mio campo di pallone dove provavo a fare quello che Diego
01:48mi aveva fatto vedere, raccontato dalla straordinaria voce di Luigi Necco a novantesimo minuto, magari
01:54la domenica prima. E quindi sensazioni diverse, ma soprattutto lo smarrimento, oltre che fisico,
02:02le gambe piegate e l'anima spaccata in due. Quel non essere pronto nonostante avesse sempre
02:08pensato di essere il giorno, perché Diego ha vissuto sul filo tutta la vita e con quella
02:14vita stessa non è mai sceso a compromessi. E quindi c'era e sapevamo che potesse non esserci
02:20più quante volte l'abbiamo visto 50-60 kg sovrappeso, fare fatica a camminare, e ci sembrava
02:30impossibile sovrapporre quell'uomo con quello che nell'86 in Messico dribblava inglesi su inglesi
02:37scrivendo la storia del pallone. Eppure morto e risorto, perché poi quell'uomo l'abbiamo visto
02:45ricomparire magicamente, giacca e cravatta, perfetto, tirato a lucido sulla panchina dell'Argentina,
02:49che ti chiedevi, ma com'è possibile? Stessa cosa quando una volante o una sirena
02:54in Argentina lo porta via con gli occhi spenti, uno sguardo che non era il suo, lui aveva due
02:59bracieri al posto degli occhi che dicevi non c'è un domani, e invece poi l'addio del calcio
03:06a Ciro Ferrara ce lo ripropone, vedendolo uscire dal tunnel del San Paolo che sembrava pronto
03:12per giocare al pallone, sembrava nell'87, e ancora lì dicevi ma com'è possibile? E lui
03:18ma com'è possibile? È morto ed è risorto, morire e risorgere, a questo ci ha abituato
03:25Diego. Quante volte gli hanno strappato l'anima togliendogli il pallone, basti pensare a USA 94
03:30o a Italia 90, eppure Diego ha sempre avuto la forza di tornare. L'abbiamo visto comparire
03:38una sera in un Napoli-Roma di Coppa Italia, non c'era più il pallone, non c'era più il
03:43Napoli, la Roma, non c'era più niente, c'era solo lui in tribuna e uno stadio che cantava
03:49e piangeva, perché cantavamo e piangevamo tutti, e l'avremmo fatto per ore, ore e ore.
03:55E abbiamo sempre pensato, anche vedendolo negli ultimi giorni, quelli dell'operazione
04:00che poi hanno preceduto quello che è successo, ci siamo immaginati di vederlo tornare, di
04:06vederlo tornare nuovamente, morto e risorto, morto e risorto. E quindi quel giorno siamo
04:12dovuti scendere a patto con il fatto che Diego fosse morto veramente, però poi la storia
04:18immediatamente, nelle ore successive, per la reazione del mondo, del pallone e non, di
04:25Napoli e non, di Buenos Aires e non, dell'Argentina e non, di tutto il mondo, ci disse chiaramente
04:32ragazzi Diego non morirà mai. Ed era questo che dicevo a mia figlia spiegandole come mai
04:38il suo papà piangesse, era la prima volta che mi vedeva in quello stato. E il tramandare
04:44Diego fa parte della storia e dell'immortalità di Diego. Tra anni e anni e anni ci sarà sempre
04:51una maglia numero 10, un murales, un gol, una foto che racconterà chi verrà, di chi
05:00è stato Diego Armando Maradona. Quel giorno hanno provato a dirci è morto Maradona, quel
05:05giorno abbiamo capito, hanno capito, il mondo ha capito che Diego effettivamente non morirà
05:10mai. Un abbraccio e forza Napoli sempre. Ci vediamo stasera perché la maniera migliore
05:16per ricordare Diego Armando Maradona era e sarà sempre in un campo di calcio, in quello
05:22che è stato il suo campo di calcio. Un abbraccio e forza Napoli sempre. E chiaramente ciao
05:28Diego.
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