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scirocco ludopatia
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00:00:00Partiamo, sociali, sociali, sociali, ecco qui, sociali, bene se intende di sociali,
00:00:24che ha fatto tante cose nel sociale, l'assessore dei servizi sociali, aveva creato una…
00:00:33Preistoria.
00:00:34Preistoria, preistoria, io ero giovanissimo allora, giovanissimo, adolescente.
00:00:38Con età, ne?
00:00:40Aveva creato una rete incredibile di strutture che si occupavano di sociali contestata forse da qualcuno per i costi,
00:00:50ma da quella rete, di quella rete, che cos'è rimasto e danno giunta?
00:00:55Sono cambiati anche i tempi.
00:00:58Di quell'approccio e di quel modello è rimasto poco, però oggettivamente sono cambiati anche i tempi.
00:01:06Io penso che oggi le politiche sociali devono essere pensate in modo integrato alle politiche di sviluppo economico
00:01:15e devono avere l'obiettivo di porre alcuni vincoli esterni alla logica di massimizzazione del profitto.
00:01:24La libertà delle persone più fragili, la costruzione di coesione sociale sul nostro territorio,
00:01:29la sostenibilità ambientale, la ricostruzione di bellezza in una città periodicamente nella sua storia ferita
00:01:35devono essere il cuore di un sistema di welfare per ricostruire una città più bella.
00:01:42Quindi questi servizi sociali di questa amministrazione nulla hanno a che vedere con i suoi?
00:01:47Si avvicinano?
00:01:49No, ma il filo di continuità si era interrotto molto prima, diciamo.
00:01:56Anzi, io penso che ora ci sono alcuni spunti che l'assessore Calafiore sta provando a sviluppare,
00:02:05anche con le risorse del PON, del PNRR, che provano a ricollegarsi a quel filo di attività
00:02:15che avevamo iniziato allora, molto tempo fa.
00:02:18Eccoci qua, ai ai ai ai ai, mi viene da fare sindaco con le cose che ho pescato.
00:02:32Sindaco?
00:02:33Oh, questa è uscita.
00:02:34Guarda, guarda che bella parola.
00:02:36Degli ultimi sindaci, Gaedano Giunta, lei chi salva gli ultimi sindaci che sono succeduti a Palazzo Zanca?
00:02:45Oltre providenti?
00:02:47Ma sempre per le storie stiamo parlando, povero Franco non c'è più tra l'altro.
00:02:52Chi salva, lei del posto providenti.
00:02:52Ma grazie a Dio non sono il patritero del non tocca a me dire chi salva.
00:02:56Un giudizio anche da cittadino può darlo.
00:02:58Allora, io ti do i criteri, poi ognuno si fa la sua valutazione.
00:03:02Un sindaco deve essere sufficientemente visionario per guardare la città del futuro
00:03:07e deve avere capacità di competenze e di organizzazione
00:03:11perché la visione diventi poi percorso e processo concreto.
00:03:17E Basile è visionario?
00:03:19Ha capacità organizzative.
00:03:23Tant'è vero che ci sono alcuni...
00:03:24Quindi non è visionario?
00:03:25No, non lo so se non è visionario, diciamo.
00:03:29Ma chi sta a lui?
00:03:30Allora, io vi dico alcuni indicatori positivi.
00:03:37Hanno portato la differenziata al 60%, per esempio.
00:03:42Certo, è un momento in cui ci sono molte risorse nei comuni.
00:03:45Ci sono i fondi PNR, i fondi Pommetro.
00:03:49Hanno dato una forte accelerazione sui processi di sbaraccamento.
00:03:53Per la verità aveva cominciato prima De Luca e poi ha continuato.
00:03:56Cioè hanno dato segni certamente di efficienza amministrativa.
00:04:02Renato era una persona, se torniamo indietro, certamente visionaria, diciamo, in termini di grandi valori.
00:04:09Ma poco organizzativo?
00:04:10Ma forse poco organizzativo.
00:04:13Anche lì erano tempi diversi.
00:04:16Buzanca è genovese e me lo dica velocemente.
00:04:18Troppo lontani, non me li ricordo più.
00:04:24Allora, tocca a me.
00:04:25Tocca a me.
00:04:27Ancora stai vincendo tu?
00:04:28No, io sto vincendo, penso.
00:04:30Non lo so, io vinco molto spesso.
00:04:33Ma la partita è truccata.
00:04:34Occasione, direi, perché mi viene proprio occasione, occasione, occasione, occasione.
00:04:43Se parliamo di politica e di occasioni mancate, chi ne viene in mente?
00:04:51Giunta, il peggior assessore di tutti i tempi.
00:04:54No, vabbè, non è così.
00:04:55Ma non lo pensa neanche, lo dice ma non lo pensa.
00:04:59Come, lo dico e lo penso.
00:05:01Allora le domando anche, ciclicamente, torna il suo nome, adesso è possibile che si voti,
00:05:09ma il centrosinistra che vorrebbe candidarla a sindaco, lei ci ha mai pensato, ha detto
00:05:17dei no, gliel'hanno proposto, perché ha detto di no?
00:05:20È una sorta di gioco di società.
00:05:22Come questo.
00:05:23Come questo, esattamente, quindi siamo perfettamente in tema.
00:05:26Tutte le volte che ci sono le elezioni, mi arriva una telefonata privata di un suo collega
00:05:32giornalista, di cui non posso fare il nome, sincera, l'unica telefonata sincera.
00:05:39Poi mi arrivano le proposte ufficiali, ma sono assolutamente fuori tempo, cioè io ho deciso
00:05:46da moltissimi anni di dedicarmi ad altro.
00:05:49Le dico di più, la nascita della fondazione di comunità è una scelta alternativa, perché
00:05:56la fondazione di comunità, seppur chiaramente, io sono un po' visionario, diciamo, nella mia
00:06:02mente, quindi la fondazione è impostata con un gruppo di persone con cui lavoriamo, con
00:06:07una visione, con valori, con strategie che sono molto chiare, che sono politiche, se la
00:06:14guardiamo dal punto di vista della politica, cioè politica vuol dire dare un contributo
00:06:21per riorganizzare la città, infatti è una fondazione che sostiene, elabora e finanzia
00:06:27strategie territoriali, ma da quando ho creato la fondazione ho scelto quello come mio impegno
00:06:36politico.
00:06:36Quindi se adesso a gennaio, se si dovesse votare a gennaio o nei mesi successivi, non
00:06:40escludo che ci sarà il solito gioco di società, ma la risposta è a priori, no.
00:06:45Ah, quindi lo diciamo già così non la chiamano.
00:06:47Esatto, ma speriamo.
00:06:48Lei non ha...
00:06:49Accetto solo la telefonata del suo collega giornalista.
00:06:53Tanto per sentirlo, quindi non ha alcuna intenzione di candidarsi?
00:06:55No, ma non ha senso, ma non ha senso, non ha senso, intanto perché la politica andrebbe
00:07:02ringiovanita e ci vogliono altre persone per i tempi che sono cambiati profondamente, come
00:07:08dicevamo prima. E poi perché, ripeto, la scelta della fondazione per me è una scelta
00:07:15assolutamente alternativa all'impegno di parte, cioè in una parte politica.
00:07:19C'è un'alternativa che ti hanno aggiunto? C'è qualcuno che vedrebbe bene come candidato
00:07:23del centro-sinistra, la poltrona di sindaco?
00:07:26Onestamente sono fuori dalle dinamiche, io non ho mai aderito al Partito Democratico,
00:07:31mi sono fermato prima, il colore della mia penna, testimonia, diciamo. Mi sono fermato
00:07:37prima, non ho mai aderito, non ho mai avuto la testa del PD, non conosco le dinamiche
00:07:41del PD. Ridò i criteri, ci vuole gente che abbia visione, ma che sia capace di declinare
00:07:48le visioni strategie concrete.
00:07:50Quindi una via di mezzo tra Corinti e Basile, un mix.
00:07:54Un mostro.
00:08:01Eh sì, tocca a lei.
00:08:03Eh piccolina mi è uscita la parola stavolta, casa.
00:08:06Ah, casa, casa, casa. Insomma non è bravissimo, ma neanche molto, neanche scarso.
00:08:12Qua mi sembra truccato il gioco.
00:08:17Quasi bravo quanto me. Senta, a casa.
00:08:20Ridevo sul mix fra Corinti e Basile perché mi immaginavo Basile vestito come a Corinti
00:08:26e con la barba di Corinti e con la barba di Corinti e quindi mi sono due persone, con Renato
00:08:31siamo amici da un milione di anni, è una persona a cui voglio un sacco di bene e Basile l'ho
00:08:36detto, io lo stimo per moltissimi aspetti. Detto ciò ho avuto questa immagine mostruosa
00:08:41di Basile a piedi scassi con la barba di Renato.
00:08:45Senta, a casa, come non parlare di risanamento, 67 baraccopoli, 1600 nuclei familiari ancora
00:08:55in baracca, situazioni davvero, non so come definirle, imbarazzanti, disastrosi, imbarazzanti
00:09:01per la città, per la dignità della città e di tutti noi. Si incrocia con la fondazione
00:09:08di comunità, tutto questo e col suo lavoro perché lei ha lavorato e continua a lavorare
00:09:13anche in questo senso, ma in questo risanamento a suo avviso stanno lavorando bene, noi abbiamo
00:09:21fatto i conti a questo ritmo, con questo ritmo ci vorrebbero almeno altri 10-15 anni per sbaraccare
00:09:27totalmente la città che sono tanti e magari si mantenesse questo ritmo, lei cosa pensa?
00:09:33Io penso che fondazioni e amministrazione comunali insieme hanno sperimentato un metodo di grande
00:09:41efficacia, che è stato il metodo, quel programma di riqualificazione delle periferie urbane
00:09:47che si chiama Capacity, diciamo.
00:09:49Ma lei è per i palazzi, per gli edifici che stanno costruendo sulle aree sbaraccate o per
00:09:54gli appartamenti?
00:09:56No, le ho già risposto, io sono per i processi di abitazione sociale, con l'attuale norma
00:10:01credo non avessero grandi alternative, però appunto io chiederei con forza una modifica
00:10:06della norma, almeno per affiancare al metodo tradizionale questo tipo di metodologia, perché
00:10:12quando tu fai un processo di abitazione sociale, quando tu ridistribuisci ricchezza, la casa
00:10:19è il principale elemento, asset di ricchezza di una famiglia, tu fai due cose importanti
00:10:25che al cambio di generazione, anche se nel breve periodo puoi avere soltanto in alcuni punti
00:10:32momenti problematici, ma al cambio di generazione avrai una città più inclusa, secondo, se
00:10:38tu dai la proprietà e fai questa grande operazione di ridistribuzione di ricchezza, tu stai quasi
00:10:44con certezza deviando in positivo le dinamiche di quelle famiglie, perché chiunque studia
00:10:51i meccanismi delle dinamiche di povertà, sa che avere o non avere la casa di proprietà
00:10:57è un discrimine per finire in povertà profondo per non entrarci mai più, quindi probabilmente
00:11:02stai liberando le generazioni future dal rischio di povertà profonda.
00:11:06Tocca a me Giunta.
00:11:08Mi stai battendo in questo gioco truccato.
00:11:12Voto, voto, voto, voto, eccolo qua.
00:11:17Voto religioso, vuoi sapere se ho fatto un voto per i miei figli?
00:11:20Lei ha un'esperienza religiosa molto, diciamo, importante, cattolica. No, ma non era questo
00:11:26che volevo chiederle. Che cosa hai fatto di De Luca, di Cateno De Luca e del suo movimento?
00:11:35Non ho obiettivamente elementi per giudicare.
00:11:38Non siamo a poker, non mi vuol dire ship, passo, niente.
00:11:42Parole.
00:11:42Allora, io penso, la generalizzo, diciamo, e tutti i movimenti hanno una durata minore
00:11:57dei partiti, hanno una parabola, come è stato il movimento di Providenti, tanto per non dare
00:12:01adito, diciamo, hanno delle parabole strette. E io credo che De Luca questo lo sappia molto
00:12:09bene. Tant'è vero che ora sta facendo, si sta posizionando politicamente in modo chiaro
00:12:15e sta radicando la sua presenza in alcuni pezzi di territorio. Voi fate i giochi. Io
00:12:23con De Luca vi posso suggerire un gioco, il risico è un gioco perfetto per Cateno De Luca.
00:12:29Ma che l'avevamo già pensato.
00:12:30L'avevate già pensato, bravissimo. È un gioco perfetto, perché lui un po' nella provincia
00:12:35di Messina ha fatto questo gioco. Li riconosco una grandissima capacità intuitiva, cioè lui
00:12:46è un animale politico vero.
00:12:47I monti si stanno avvicinando. Se lei dovesse tornare in politica, si avvicinerebbe a De Luca?
00:12:55No, ma io, come dire, sono un catto comunista convinto, diciamo.
00:13:00Le faccio un'ultima domanda, ma la faccio fuori dal gioco, no?
00:13:05Fuori dal gioco, tanto ho già perso.
00:13:08Dovrebbe essere blef la parola. Il ponte sullo stretto, secondo lei, è un blef o cos'altro?
00:13:15Allora, io il ponte sullo stretto, e la mia posizione è pubblica, sono stato anche, insomma,
00:13:20ho avuto ruoli chiari, e la mia posizione è pubblica. La considero un'infrastruttura
00:13:26sbagliata, da un punto di vista trasportistico, qualitativamente e quantitativamente. Qualitativamente
00:13:33perché la storia sta naturalmente evolvendo verso modalità internodali, ed è già così.
00:13:41L'autostrada del mare, ormai le persone viaggiano in aereo da Messina, cioè l'ipotesi che tutto
00:13:47converga nell'imbuto dello stretto è un'ipotesi falsificata dalla storia. Siamo sempre di più
00:13:53in un mondo, mi viene da dire, con logiche neuronali, cioè reticolari e non da singole
00:13:59strada. Secondo, è quantitativamente sbagliata, perché le previsioni che la rendono economicamente
00:14:05efficiente sono previsioni di crescita del PIL irrealizzabili, irrealizzate, perché gli
00:14:12studi sono molto vecchi, quindi già la storia è passata, diciamo, e irrealizzabili nel futuro.
00:14:17Perché l'idea che c'è dietro il ponte è che il PIL di Sicilia e Calabria crescerà
00:14:22tanto da giustificare l'incremento dei movimenti di mezzi e di uomini, che è proporzionale
00:14:29generalmente alla crescita di ricchezza. Cosa non vera, per la cosa che dicevo prima,
00:14:34perché ormai non vera nelle quantità, perché nella ipotesi, nello scenario pessimistico
00:14:41parliamo di una crescita, per dieci anni del 4% annuo di PIL di Sicilia e Calabria,
00:14:47nell'ipotesi ottimistica, quella che tiene davvero, del 9-10%, cioè neanche la Cina
00:14:52cresce più così, anzi, quindi qualitativamente la trovo io, è quantitativamente sbagliata.
00:15:01Allora, quando un'ipotesi economicamente non è efficace, mi domando perché far pagare
00:15:09un prezzo sociale nei lunghissimi anni di cantiere alla città, con passaggio di polveri
00:15:15che avranno un impatto sanitario importantissimo, far passare un impatto ambientale in uno dei
00:15:21luoghi più sensibili, più geodinamici, più potenti, più biodiversi di tutto il Mediterraneo,
00:15:28perché generalmente, come dire, gli analisi dei costi e benefici si sono su due piatti,
00:15:32ci sono benefici economici e quindi se ho dei costi ambientali, pesiamoli, i pesetti
00:15:38sono tutti nello stesso piatto della bilancia, quindi non si capisce obiettivamente perché.
00:15:43Cosa temo? Temo la furbizia non in buona fede di Salvini, che ha fatto un decreto per cui
00:15:52i cantieri del ponte si possono cominciare senza avere la progettazione esecutiva di tutta
00:15:58l'opera, quindi teoricamente lui può cominciarsi a bucare le montagne o la città senza avere
00:16:04ancora il progetto esecutivo approvato dell'infrastruttura ponte, che significa movimento terra, non serve
00:16:12che vado oltre, è giusto, che significa tutta una serie di cose che possono stringere accordi
00:16:18e patti nefasti senza mai fare l'infrastruttura del ponte.
00:16:22Grazie Gaetano Giunta, è stata una piacevole conversazione, ho vinto io naturalmente.
00:16:27Ma era truccato.
00:16:29Era truccato.
00:16:30Noi chiudiamo qui questa intervista, andiamo, la parola è la blef, noi andiamo a parlare
00:16:35di gioco d'azzardo, argomento serissimo, sono dei dati davvero allarmanti.
00:16:39A dopo.
00:16:39Lo sai, lo sai, tutte le volte che ritornerai, con una semplice scusa, per rivederla ancora.
00:17:07Lo sai, lo sai, che in certi posti non li lasci mai, e sì nei suoi cappelli grigi, i grandi occhi.
00:17:34Buonasera, buonasera e benvenuti a Scirocco.
00:17:36Noi iniziamo sempre le nostre puntate di approfondimento con questa giocata, abbiamo giocato a tutto e continueremo a farlo.
00:17:46Però in questa puntata, dedicata al gioco d'azzardo, a questa dipendenza, ci abbiamo riflettuto un po' con Mauro Cucce,
00:17:58con il nostro coordinatore editoriale.
00:18:00Poi, parlando però con Francesco Conti, che adesso vi presento, ci siamo convinti invece della necessità di...
00:18:11Perché il gioco sta nella natura dell'uomo, è importante il gioco, il gioco quello sano naturalmente, non il gioco d'azzardo.
00:18:19Noi che stasera parliamo di gioco d'azzardo, con Gaetano Giunta facevamo un gioco, lo Scarabè, un gioco innocente come ce ne sono tanti altri.
00:18:29E quelli dobbiamo fare, si può giocare anche a carte, magari senza soldi naturalmente.
00:18:36Il gioco d'azzardo è un problema serio a Messina ed è strettamente legato all'uso di droga.
00:18:43E questa sera capiremo anche perché abbiamo tante schede, tanti contributi esterni.
00:18:50E allora vi presento Francesco Conti, psicoterapeuta, Centro Solidarietà Faro, è già stato ospite diverse volte in questa trasmissione, avete visto anche nel corso dei telegiornali le sue interviste.
00:19:07Buonasera, grazie di essere con noi.
00:19:10Pietro Russo, lui è la voce dello Stato, dicevo poco fa fuori onda, che in effetti è il direttore del CERD, si chiama CERD ora, la Dista per Dipendenze, responsabile anche del progetto Antenne, un progetto molto importante.
00:19:25Lavora per l'azienda sanitaria provinciale, buonasera e grazie di essere con noi.
00:19:30Buonasera a voi, grazie per l'invito.
00:19:32Sì, sono a quanto pare la voce dello Stato, però è una cosa importante, spero di meritare.
00:19:43Poi abbiamo Nino Modica, anche qui è un ritorno, io non sapevo come presentarlo, come ex giocatore d'azzardo, però di questo ne abbiamo già parlato, poi magari ne accenneremo.
00:19:55Lui adesso è un felice imprenditore ed è un felice volontario, è felice di aiutare gli altri e io in questa veste voglio presentarlo.
00:20:07Lui collabora con diverse organizzazioni, specialmente con la comunità Incontro.
00:20:11Buonasera Nino, grazie di essere con noi.
00:20:14Grazie per l'invito.
00:20:14Poi abbiamo un ritorno che è quello di Antonio Farinella, lui della comunità Incontro, lo abbiamo avuto sempre nella veste di volontario, ma per un'altra vicenda che riguardava la sede della lega antidroga.
00:20:33Adesso poi le chiederò poi alla fine, così come fine, perché come ho detto prima, droga e gioco d'azzardo sono strettamente collegati.
00:20:44Vi do solo un dato, poi andremo a esaminarli, insomma numero per numero.
00:20:51Messina è una delle prime città, certamente in base al numero di abitanti, tra le province più importanti in tema di gioco d'azzardo, quello online specialmente.
00:21:05E un dato mi colpisce che dentro la provincia di Messina ci sono due centri che sono record per il gioco d'azzardo in Italia.
00:21:15E sono Patti, centro Nebrodeo, e poi Lipari, insomma le isole Olie, in genetico Lipari, come isole Lipari.
00:21:27Saro Pasciuto ha preparato una scheda che dà idea di che numeri parliamo e quanto sia grave il fenomeno.
00:21:36Poi con tutti i nostri ospiti parleremo e cercheremo di capirne di più.
00:21:41Saro Pasciuto.
00:21:45Il gioco d'azzardo rientra nei giochi di Alea, il cui esito può essere determinato unicamente dalla sorte.
00:21:54I giochi d'azzardo sono tutti quelli nei quali si gioca per vincere denaro e nei quali il risultato del gioco dipende del tutto in parte dalla fortuna piuttosto che dall'abilità.
00:22:03I giochi d'azzardo più diffusi sono le videolotterie, il slot machine o videopoker, i grattevinci, il lotto, il superenalotto, i giochi al casino, le scommesse sportive, il bingo, i giochi online con vincite in denaro.
00:22:15Alcuni di questi sono apparecchi gestiti tramite una rete telematica che simulano virtualmente anche giochi di abilità.
00:22:22Molte persone giocano in modo responsabile, altri sviluppano comportamenti compulsivi molto simili a quelli che si manifestano con l'abuso di sostanze stupefacenti.
00:22:31Il gioco d'azzardo porta con sé un rischio che in particolare i gruppi di persone ad alta vulnerabilità può sfociare in una vera e propria dipendenza comportamentale, oggi riconosciuta come disturbo da gioco d'azzardo.
00:22:44Negli ultimi anni ha preso sempre più piede il gioco d'azzardo online, se consideriamo che nel 2024 le somme spese attraverso questo canale rappresentano il 58% della raccolta complessiva nel settore dell'azzardo.
00:22:57E Messina purtroppo è una delle regine d'Italia in questo settore.
00:23:01I dati ufficiali dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli la pongono nel 2023 come prima provincia italiana per spesa pro capite nel gioco d'azzardo online.
00:23:11Poi, come si legge nel report della Caritas Pio Cesana di Francesco Conti, nel 2024 la provincia peloritana è scivolata al terzo posto, ma resta un dato estremamente allarmante.
00:23:23Nel 2023 ogni messinese ha speso per gioco d'azzardo circa 3.500 euro e nel 2024 3.250, un'enormità se si considera che nel 2024 la spesa pro capite per ogni italiano è stata di 2.150 euro.
00:23:38Secondo una ricerca stirata da CGL e FederConsumatori, il comune della provincia con la spesa pro capite più alta nel 2024 è stato patti con circa 6.450 euro, tre volte superiore alla media nazionale.
00:23:52Vengono poi Libri, Taormina e Sant'Agata Minitello, ma il fenomeno è diffuso anche nei piccoli centri.
00:23:59Sempre il report della Caritas Pio Cesana porta alla luce un altro dato preoccupante.
00:24:03Le perdite nella provincia di Messina hanno superato nel 2024 nel solo gioco online 86 milioni e mezzo di euro.
00:24:11Se poi consideriamo il denaro perso nelle sale scommesse e rivendita di tabacchi, si capisce che si tratta di cifre astronomiche,
00:24:18anche perché molto spesso le vittime sono pensionati, disoccupati, persone fragili che sperano di risolvere i propri problemi con una clamorosa vincita
00:24:26e intanto continuano a spendere denaro che spesso racimolano ricorrendo ad espedienti non di rado illegali.
00:24:33Altro fenomeno in grande espansione è quello del gioco d'azzardo fra i giovanissimi.
00:24:37L'ASP, in collaborazione con vari enti che studiano questo aspetto, ha realizzato una ricerca in 13 istituti scolastici
00:24:43ascoltando oltre 1.700 studenti della scuola secondaria di secondo grado in età tra 13 e 20 anni.
00:24:50Nesca ha turito un quadro a tinte fosche. Oltre la metà degli studenti, 68%, ha dichiarato di aver giocato d'azzardo almeno una volta nella vita.
00:24:59La maggioranza, 59%, gioca per meno di un'ora, ma un 8% gioca in modo continuativo per oltre 3 ore.
00:25:06Le forme di gioco più comuni sono i gratte e vinci, 73%, e le scommesse sportive, 47%.
00:25:13Lo smartphone, 47%, è lo strumento più utilizzato.
00:25:16Il 71% è consapevole del divieto di gioco online per i minorenni.
00:25:21Nonostante tutto, il 25% dichiare di aver potuto giocare ugualmente da minorenni.
00:25:27Molto spesso il gioco d'azzardo è gestito dalle organizzazioni criminali.
00:25:31Il settore è divenuto un caposaldo di Cosa Nostra, che da anni ne ha fatto uno dei business privilegiati.
00:25:37Videopoker, slot machine, gratte e vinci, sale e bingo, come emerso da numerose operazioni antimafia,
00:25:43spesso anche a Messina sono state gestite dai clan mafiosi.
00:25:46Una delle ultime operazioni condotte dalla Guardia di Finanza è scattata nel maggio scorso ed ha portato all'arresto di 22 persone.
00:25:53Il gruppo, capeggiato da due messinesi, era dedito alla raccolta di scommesse sportive clandestine a quota fissa e gioco d'azzardo,
00:26:01mediante l'utilizzo di piattaforme di gioco online illegali, nonché al successivo reimpiego degli ingenti profitti ricavati.
00:26:08In questo caso circa 3 milioni di euro, un fiume di denaro illecito che finisce nelle mani della criminalità,
00:26:14un canale di finanziamento che in alcune zone d'Italia ha soppiattato perfino le attività più tradizionali, dal racket allo spaccio di droga.
00:26:21È molto chiara la scheda di Saro Pasciuto.
00:26:30Attenzione perché poco fa qualcuno mi diceva, ma non è che stiamo affrontando un argomento forse troppo pesante.
00:26:35No, perché riguarda tutti noi, tutti voi che siete a casa, se è vero come è vero che dai dati che sono stati stilati,
00:26:44elaborati dall'ASP, dall'Affaro, dal progetto Antenne, esce fuori che gli studenti giocano, escono da scuola e vanno in quelle sale.
00:26:56Perché mi piace dire che c'è lo Stato in questa sala?
00:26:58Perché non mi piace che lo Stato lucri su tutto questo, perché c'è anche uno Stato che guadagna su tutto questo,
00:27:06sulle giocate dei ragazzi che vanno in queste sale bingo, sale giochi, sale scommesse.
00:27:16Vanno, escono, centro scommesse.
00:27:19Ecco, centro scommesse.
00:27:21Nino ogni volta che vede queste cose annuisce, guarda con una certa tristezza per quello che ha passato.
00:27:29Poi ne parleremo tra poco, sentiremo...
00:27:30E non potrebbero andare.
00:27:31E non potrebbero andare.
00:27:33E non potrebbero andare.
00:27:34C'è il divieto di accesso, non solo di gioco, ma anche solo di accesso a le sale scommesse per i minorenni.
00:27:40Voi avete, come dire, le parole che volete utilizzare e che vorreste si utilizzassero.
00:27:49Non vi piace per esempio la parola ludopatia, ma vi piace invece utilizzare un altro termine,
00:27:56dipendenza da gioco d'azzardo.
00:27:58Noi questo abbiamo utilizzato nella scheda.
00:27:59Perché?
00:28:00Ce lo vuole spiegare Conti?
00:28:03Nel tempo abbiamo imparato che le parole danno forma al pensiero e pure agli atteggiamenti.
00:28:07Quindi, quando per esempio si usa ancora dire il vizio del gioco d'azzardo, si rimanda
00:28:12a una dimensione della colpa, cioè una dimensione morale, per cui il giocatore è cattivo perché
00:28:17ha sbagliato in qualche modo.
00:28:20Ma il giocatore si ammala, cioè contrae un virus che è per l'appunto quello della dipendenza.
00:28:26Pertanto noi chiediamo a gran voce, noi come tante campagne nazionali che si spendono su
00:28:33questo tema, di utilizzare propriamente i termini.
00:28:36Quindi no al vizio e no all'ludopatia.
00:28:39Prima si parlava dei giochi di abilità, dello scarabbeo piuttosto che degli scappi.
00:28:45Quelli sono giochi che fanno bene, che creano intelligenza, che creano, come dire, ci aiutano
00:28:50a crescere.
00:28:51Quindi non è il gioco ad ammalare.
00:28:53Sono quei giochi, lo dicevate, del servizio di Alea, cioè legati alla casualità e su cui
00:28:58puntiamo denaro, quelli ammalano.
00:29:01Per cui magari impariamo a usare il termine azzardopatia.
00:29:04Senta Conti, si gioca anche per acquistare la droga?
00:29:09Beh, c'è sicuramente un connubio tra le dipendenze.
00:29:12Noi parliamo spesso di poli uso, poli abusatori, quindi c'è sicuramente un punto di contatto
00:29:18tra i giocatori e l'uso di sostanze.
00:29:21Poi dipende anche dalla tipologia di persone, quindi non possiamo dirlo in maniera troppo
00:29:25meccanicistica causa-effetto.
00:29:28Poi parlate addirittura di virus da gioco.
00:29:30Ecco, chi è che si ammala di questo virus?
00:29:33Chi è il paziente tipo che viene da voi?
00:29:35Non so se sia il termine giusto, paziente.
00:29:38Abbiamo imparato a guardare da persona a persona, quindi non riusciamo a fare l'identikit
00:29:43del giocatore, perché anche nel vostro servizio, nel sentire, parlate della persona del pensionato
00:29:50che per la solitudine si rifugia nel gioco, ma il giovane è un'esperienza diversa.
00:29:55Il giovane cerca per esempio l'eccitazione, lo svago e quindi il suo stile di gioco è
00:30:00ben diverso.
00:30:01Potremmo definire più profili, ma non un profilo.
00:30:04Ce ne sono di ragazzini che vengono da voi, portati dai genitori o si prova magari da parte
00:30:10dei genitori una certa vergogna o non sono consapevoli di quello che sta accadendo ai figli?
00:30:15Ai centri di ascolto hanno bussato anche i genitori, portando giovanissimi.
00:30:22Io penso che è importantissima la reattività, cioè agire subito.
00:30:28Magari il giovane ancora non ha sviluppato interamente il virus, chiamiamolo così, quindi
00:30:33una piena dipendenza, ma magari è un abusatore, cioè abusa del gioco, ha un rapporto col gioco
00:30:39che è problematico, ma è bene già intervenire a quel livello.
00:30:44Dottore Russo, lei chiaramente affronta tanti aspetti delle dipendenze.
00:30:53Il CERD è proprio il centro che si occupa di tutte le dipendenze.
00:30:57Quanti ragazzi, quanti soggetti assistete?
00:31:02Il CERD assiste soggetti che hanno problematiche di dipendenza che sono tantissime.
00:31:10Adesso vedendo anche il filmato, mi venivano in mente, si parlava di gioco online, con l'uso
00:31:19dello smartphone.
00:31:21Noi sappiamo che abbiamo una nuova emergenza, che è stata anche di recente pianificata, che
00:31:27è quella dell'uso da smartphone.
00:31:31quindi quando noi parliamo, entriamo nel campo delle dipendenze tecnologiche, siamo partiti
00:31:39dalle dipendenze da uso di sostanze, alle dipendenze comportamentali, fra cui il gioco
00:31:44d'azzardo.
00:31:45Oggi parliamo anche di dipendenze tecnologiche, l'uso di computer, di tablet, di smartphone.
00:31:54Quindi nel CERD vediamo un po' di tutto.
00:31:59Lei una volta, proprio in questo studio, mi disse rispetto alle tossicodipendenze, riusciamo
00:32:04a intercettarne pochissimi rispetto a tutti quelli che fanno uso di droga.
00:32:09Non so se uso addirittura uno su dieci, uno su vento, non so.
00:32:12E se parliamo di gioco, quanti riuscite a intercettare?
00:32:15Perché il fenomeno è vastissimo.
00:32:16Esatto, il fenomeno è vastissimo.
00:32:18Se ne avete 60, uno 0, 0, 0, 0 ne intercettate.
00:32:21Noi ne intercettiamo un po' di più e tra l'altro il trend è quello di intercettarne sempre
00:32:30di più, di anni in anno.
00:32:31Uno su cento?
00:32:32Quanti?
00:32:33Un po' di più.
00:32:33Un po' di più.
00:32:34Almeno il 30% lo intercettate.
00:32:37Però è comunque poco.
00:32:39E comunque poco.
00:32:41Poi dobbiamo tenere conto che noi abbiamo un servizio che è dislocato su tutto il territorio
00:32:48provinciale, il che significa che essendoci sette servizi per le dipendenze in diverse
00:32:56aree della provincia e conoscendo quello che geograficamente è la provincia di Messina,
00:33:03cioè stretta e lunga su due fasce prettamente diverse, perché la fascia ionica ha caratteristiche
00:33:10di suo, diverse, sto parlando di popolazione, di caratteristiche proprio di attività commerciale,
00:33:17cioè è diversa da quella della fascia tirrenica.
00:33:21Noi abbiamo delle forti variazioni nelle varie zone.
00:33:25Condivido pienamente il fatto che ci siano dei centri dove il disturbo, il gioco d'azzardo
00:33:35è fortemente presente, più che in altre zone.
00:33:39E dicevamo prima, condivido pienamente sia Patti che le isole Olie.
00:33:45Proprio le isole Olie, ma questo probabilmente è levagato anche, come dicevo prima, a un discorso
00:33:51geografico c'è un ambiente chiuso, la difficoltà di contatto con le realtà siciliane, quindi
00:34:00è più spontaneo che in una comunità più ristretta ci siano, si evolva di più la patologia
00:34:10da gioco d'azzardo, o da gioco d'azzardo o anche da altre sostanze, tanto per dirne una
00:34:17d'alcol, che è un altro problema enorme nelle nostre, per esempio in tutte le zone
00:34:24montane, nelle zone nebroidee, noi abbiamo una forte percentuale di bevitori e non abbiamo
00:34:32molto spesso, io lo dicevo a Francesco Conti poco fa, prima di cominciare la trasmissione,
00:34:38stiamo facendo poco per arrivare in quelle zone, dobbiamo fare di più e ci stiamo pensando.
00:34:43La dipendenza d'alcol è un'altra delle dipendenze gravissime tra i giovani, anche lì non bisognerebbe
00:34:51servire alcol a meno di 18 anni, ma succede?
00:34:55C'è una caratteristica, allora tutte le dipendenze, che siano dipendenze da sostanze, da alcol
00:35:02o da gioco d'azzardo, riconoscono un meccanismo che più o meno è lo stesso, che coinvolge determinate
00:35:08le aree cerebrali, che coinvolge quelli che sono i circuiti del piacere, non entriamo troppo
00:35:15nello specifico, quindi il meccanismo per cui si sviluppa la dipendenza in qualche maniera
00:35:24è sovrapponibile.
00:35:26Senta, tutto questo, noi tra poco sentiremo gli sviluppi di una storia bruttissima, un'aggressione,
00:35:33in una scuola, tutto questo sviluppa anche violenza? Cioè il gioco, il perdere e tanti
00:35:41altri fenomeni legati alla droga, sviluppa violenza nei ragazzi? Può sviluppare?
00:35:47Questo è un altro grossissimo problema, perché tutte le dipendenze, o quasi tutte le dipendenze,
00:35:54sono accompagnate da dei disturbi psicologici di queste persone, non voglio dire psichiatrici,
00:36:06ma psicologici.
00:36:07Il filo rosso potrebbe essere l'agito, nel senso che tutto ciò che diventa un agito nell'esperienza
00:36:13del giovane sul pensiero, che sia una dipendenza, un comportamento, un pugno, il bene, cioè è
00:36:20ciò che si sostituisce al pensiero. Quindi, come dire, certo che i giovani hanno questa...
00:36:25Però c'è un discorso che è prettamente legato all'uso o al comportamento patologico,
00:36:34cioè nel momento in cui io vengo privato di quella sostanza o non posso più esercitare
00:36:41quel comportamento, istintivamente ho la tendenza...
00:36:46Dottore Russo, le faccio una domanda secca, una risposta secca voglio, perché lei so...
00:36:52Io sono di poche parole.
00:36:54Sì, perché ci sentono da casa, magari in questo momento si stanno allarmando, però è giusto
00:37:00che si accenda la spia, perché si è accesa già. Quanto è grave il fenomeno a Messina,
00:37:06da 1 a 10?
00:37:08L'abbiamo detto prima, Messina è la provincia, è fra le città dove si gioca di più.
00:37:14Il fenomeno è abbastanza diffuso, in maniera sintetica dico diffuso a macchia di leopardo
00:37:22ed è abbastanza grave. È abbastanza grave anche perché nonostante tutti gli sforzi che
00:37:30noi riusciamo a fare, sia come servizio pubblico, sia come terzo settore o quello che una volta
00:37:38si chiamava privato sociale. Comunque abbiamo difficoltà a raggiungere la maggior parte di
00:37:46questi soggetti. Voi, e qui lo possiamo pure analizzare, le motivazioni sono svariate.
00:37:53I più piccoli, per esempio le famiglie, hanno una responsabilità nel fatto che questi ragazzi
00:38:00non sono seguiti come dovrebbero. Quindi molto spesso sfuggono o non vengono accompagnati
00:38:06dai servizi. Quando crescono, se non si arriva a una certa soglia, difficilmente noi riusciamo
00:38:15a intercettarli. Ma non dico noi come servizio pubblico, come SERD. Anche loro nel progetto
00:38:2460enne, che è un progetto che nasce con partecipazione, con progettualità fatta con noi dell'ASCO.
00:38:34Torno tra poco perché le voglio chiedere tantissime altre cose. Nino Mo, e poi tra poco sentiremo
00:38:40una testimonianza davvero importante di una persona schiava del gioco che sta tentando di uscire.
00:38:49Nino Modica, lei lo è stato, schiavo del... non riesco a dare del lei.
00:38:55Tu lo sei stato, la tua storia l'abbiamo raccontata, ti sei rovinato col gioco. Mi piace chiederti
00:39:04quante persone sei riuscito a salvare, di avvicinare alla comunità incontri, raccontando probabilmente
00:39:11la tua esperienza. E cosa fai? Cosa racconti? Come ti poni?
00:39:15Allora io, diciamo, io collaboro sia con la comunità incontro che con San Padrignano, perché
00:39:21sono stato a San Padrignano e lì, diciamo, ho fatto una comunità di due anni. Tronando
00:39:29il discorso della dipendenza tra droga, alcol e il gioco d'azzardo, è uguale, identica.
00:39:35Anche perché ho fatto la comunità con l'oro.
00:39:38Ma camminano di pari passo? Si pari passo.
00:39:40Si gioca e ci si droga?
00:39:42Sì, esatto. Così è. Quello che hanno detto loro sono tantissime parole. Anzi, sono contento
00:39:47che condivido pienamente di ciò che hanno detto tutte e due. E in pratica il gioco d'azzardo,
00:39:55la droga e il bere sono uguali, sono la stessa...
00:40:02Fanno parte, insomma, dello stesso...
00:40:03Dello stesso dipendente.
00:40:05Dello stesso cappottino?
00:40:06Esatto, lo stesso cappottino. Quindi l'approccio che io con... Io seguo sia ragazzi che hanno
00:40:13problemi di ludopatia, sia problemi...
00:40:15Gente che ha problemi di droga, che hanno anche problemi di alcol.
00:40:20Come li convinci? Come gli dici?
00:40:21Io non è che li convinco, io racconto la mia storia. Io racconto il fatto che ho rominato
00:40:28la mia vita, il fatto che sono arrivato quasi al suicidio, il fatto che ho raccontato che
00:40:33ho distrutto una famiglia rubando a mia madre l'oro, facendo una vita che non era la mia vita.
00:40:41E come affrontano questi racconti? Cosa vedi nei loro... Cioè, li convinci?
00:40:46Io li convinco, io li do, diciamo, li metto a cuore aperto quello che potrebbe essere il
00:40:55loro futuro. Io dico, guardate, se volete continuare a fare... Mettiamo il caso del ludopatico.
00:41:01Se tu vuoi continuare a fare il ludopatico, lo puoi fare. Io sei libero, nessuno, sei grande,
00:41:04vaccinato. Però sappi che le conseguenze sono queste.
00:41:08Per te e per la famiglia?
00:41:09Bravissima. Perché inizierai a non avere più soldi, inizierai a stare male, inizierai
00:41:15ad essere nervoso. Perché io quando giocavo e prendevo...
00:41:18Quindi violento?
00:41:18Inizia ad essere violento.
00:41:20Quindi sgorbutico, violento, scostante.
00:41:23Esatto.
00:41:24Ma quanti ne hai portati a San Padre Lignano o verso la comunità in Conti o verso il CERD?
00:41:30Non mi piace dare numero.
00:41:32Perché poi sembra uno che... Diciamo che sono contento di quello che sto facendo.
00:41:36Sono abbastanza contento. Perché mi contattano. Io ho questo colloquio con questi ragazzi
00:41:43che avvicino. Ogni tanto mi confronto pure con Antonio perché lui rispetto a me è un
00:41:51professore da questo punto di vista. Quindi io arrivo fino a un certo punto. Poi ci sono
00:41:55cose che non... E poi li porto anche al certo punto. Parliamo di professionisti. Io mi sento
00:42:01un umile operaio, un soldato in prima linea. Però ci sono molte cose che io non posso
00:42:07fare. E do a loro poi mandato di fare le cose, diciamo, un po' più concrete.
00:42:14Quindi io posso...
00:42:15Consegni?
00:42:16Consegni, esatto. Consegni a loro e poi loro fanno tutto il resto.
00:42:19Perché io...
00:42:20Per ogni anima salvata. Per ogni persona salvata. Che cosa si prova?
00:42:25Ma guarda, io ti dico sempre che io continuo a fare comunità. Perché quando io parlo con i
00:42:29ragazzi, racconto la mia storia e ricordo quello che ero, quello che ho fatto e la sofferenza
00:42:34che ho avuto e che ho creato. Quindi questa cosa mi fa forte. Cioè mi dà una forza interna
00:42:38non indifferente. Perché di sapere che è il ludopatico, il tossico... Abbiamo un diavoletto
00:42:43qua, messo qua. Io ce l'ho per tutta la vita. Ogni tanto mi bussa e mi dice, dai no, andiamo
00:42:48a giocare. Dai forza, andiamo a giocare.
00:42:50C'è questa orientazione?
00:42:51Certo che c'è. Mi ricordo in comunità si diceva bisogno sempre sul pezzo. Perché non c'era
00:42:56niente. Con me c'era un ragazzo che mi seguiva, che era la terza comunità che faceva. Ci
00:43:01ho fatto quattro anni e è uscito. Dopo dieci giorni ha iniziato a bere, perché il bere
00:43:07porta... e ha iniziato a drogarsi. E' ritornato in comunità.
00:43:11Hai detto una cosa sacrosanta. Cioè una volta, ma tanti tanti anni fa, negli anni 90, un primario
00:43:20che venne al servizio mi disse, quanti ne salvate? Io non ho risposta. Ha risposto
00:43:26l'infermiera che era lì nella stanza e disse, noi non salviamo nessuno. Forse i signori
00:43:33salva, ma noi li accompagniamo. Perché quel diavoletto di cui parli è vero. Noi parliamo
00:43:41di malattia cronica recidivante. Quindi dobbiamo sempre tenere presente che c'è sempre quel
00:43:47momento di debolezza in cui ci può essere la recidiva. Il nostro compito è di accompagnarli
00:43:56continuamente per evitare che ci sia... Di contrastare questo diavoletto. Io ormai mi sono fatto...
00:44:02Il diavoletto sta calmo, poi a un certo punto vede che c'è uno spiraglio, puff. Ma non
00:44:07perché sia una tentazione. Insisto su questo punto. Ma perché ci sono circuiti neuronali
00:44:13del nostro cervello che si riattivano? Perché ci sono meccanismi che nella vita abbiamo
00:44:18utilizzato per fronteggiare il disagio che si ripetono. E quindi è una strada, come dire,
00:44:22sempre lì presente nei nostri cervelli e nella nostra esperienza. Io ormai mi sono fatto una
00:44:26certa corazza e quindi non ci casco. Però sto sempre lì. Cioè a me... Io faccio sempre
00:44:31comunità. Io ormai sono uscito da otto anni. Ma è da otto anni che continuo a fare
00:44:35comunità. Cioè continuo sempre. Quindi con gli altri e con se stesso contro questo
00:44:39diavoletto. È bello quello che ci ha raccontato. Poi vorrei che mi consigliaste, che parlaste
00:44:45ai genitori, no? Che hanno un compito importante. A quali segnali devono fare attenzione. Che
00:44:52una cosa, la dico subito, una cosa a cui bisogna fare attenzione, secondo me, lo dico da papà,
00:44:58certi atteggiamenti, forse in famiglia è bene non averli. Cioè giocare online, fare vedere
00:45:04al figlio che si gioca... Non bisogna giocare. Io non gioco. Ma farlo vedere a un bambino.
00:45:09abituarlo sin da piccolo, cioè al gioco. Secondo me è quanto di più sbagliato ci possa
00:45:14essere, no? Che la considera poi una cosa normale. O sbaglio? È un discorso davvero
00:45:19ampio. Cioè io credo che parta innanzitutto come si intendono certe attività tra genitore
00:45:25e figlio. Nel senso che ci si può divertire come forse ci si divertiva guardando la partita.
00:45:30Senza giocare l'azzardo. Punto e basta. Ma oggi c'è un mondo che, come dire, ci presenta
00:45:34le partite con il binomio delle quote. Se si comincia a fare... Ma giochiamoci il calcio
00:45:39d'angolo, giochiamoci il cartellino rosso. Il male di alcuni ragazzi sono i propri genitori
00:45:46che non ammettono e non penso che il proprio figlio possa avere questo problema. È capitato.
00:45:52Io una volta una mamma disse che suo figlio ha problemi. No, non può essere. Ma guardi
00:45:58che suo figlio ha problemi. A, B, C e D. Se no, no, mio figlio è sano, non può essere.
00:46:04Poi tu li riconosci naturalmente i segnali. È normale. È normale. No, mi ha colpito molto
00:46:10questa locandina che mi è stata portata qui, che sarà la slot, non so se è il gioco d'azzardo.
00:46:16Mi viene da pensare alla cura che si fa con la droga. Adesso magari sto dicendo una bestialità
00:46:23metadone, no? Rispetto... La slot diventa antitodo, può diventare antitodo con gli psicoterapeuti
00:46:32naturalmente. Ed è una cosa che fanno i volontari della comunità incontro. Antonio Farinella
00:46:39è responsabile per il sud Italia. Lui si occupa di lotta alla tossicodipendenza. Loro fanno
00:46:45davvero un gran lavoro. Ci vuole spiegare meglio cos'è questa sala slot. Allora, alla
00:46:50sala slot ora ci arriviamo. Però mi volevo collegare a Nino perché lui ha detto una cosa
00:46:55importantissima. Cioè io li convinco, non gli dico tanto, con l'esempio. E qui rientriamo
00:47:02al rapporto padre-figlio. Se l'esempio c'è, ovviamente è una strada che tu cerchi di
00:47:11percorrere. Se non c'è l'esempio è normale. Io non so se te l'ho detto a te, l'altra volta
00:47:17c'era mia figlia, lei è laureata, in veterinaria e quant'altro, che voleva farsi un piccolo
00:47:23tatuaggio. E abbiamo avuto una discussione sul tatuaggio. Io mi sono potuto permettere
00:47:29di dirgli, guarda, secondo me questa cosa non la dovresti fare perché io tatuaggi non
00:47:35ne ho. Se io avessi un tatuaggio mi ritornerebbe, me lo dici tu a me. Quindi l'esempio è fondamentale
00:47:42per quello che può essere il rapporto. Io diciamo così che sono uno di quelli che viene
00:47:51dopo di Nino. Poi arriviamo al CERT, io vado nelle case, entro nelle famiglie, cerco di
00:48:00capire anche quali sono i disagi che si porta dietro una persona perché dietro una persona
00:48:07c'è una storia e dietro una storia c'è una famiglia. Bisogna anche vedere quali sono
00:48:12i motivi perché poi il lavoro, come diceva, viene fatto ad hoc, a persona, non è che può
00:48:19essere generalizzato. Ci sono mille motivi perché uno va a giocare o perché uno si droga
00:48:25o perché uno... ognuno c'è i suoi, troppo debole, troppo pespicace, problemi a livello
00:48:34interiori, troppo egocentrico, ognuno c'è i suoi problemi. Non è questo, ecco perché poi
00:48:40tutto è collegato, tutte le dipendenze serve, non c'è una dipendenza. Poi è normale che
00:48:45sfociano in quello che ognuno trova meglio. Noi durante il lockdown, che ha contribuito
00:48:52tantissimo al gioco d'azzardo... Perché si stava davanti al computer online e quindi...
00:48:58Sì, è successo un macello durante quel periodo. Però noi andavamo ai supermercati e i supermercati
00:49:05erano vuoti e noi trovavamo quello che c'era, compravi quello che c'era. Quindi diciamo così
00:49:12che questi mercati non è che sono sempre pieni di cose che tu trovi dove puoi alimentarti
00:49:20con delle cose buone. La maggior parte ci sono mille tipi di droghe in circolazione.
00:49:28Veramente ce ne sono anche di più e aumentano giornalmente.
00:49:32Aumentano di più, ne escono cento...
00:49:33E' una battaglia impossibile la nostra.
00:49:36Assolutamente. Quello che è il discorso del gioco d'azzardo è un problema molto più grande.
00:49:43Noi per esempio con questa sala slot, che noi abbiamo dentro il centro della comunità incontro,
00:49:49che praticamente riproduce tutti i rumori, i suoni, loro fanno un percorso nel percorso.
00:49:59Cioè non è che fanno un percorso insieme agli altri, che durano tre mesi, con dei test
00:50:07psicodiagnostici fatti dai nostri professionisti. Noi abbiamo tante figure professionisti,
00:50:10o tante fra psichiatri, psicologici, assistenti sociali, medici, perché abbiamo la doppia diagnosi
00:50:16e quindi c'è anche una somministrazione. E buona parte di questi ragazzi doppie diagnosi
00:50:22hanno dei problemi patologici perché c'è una dipendenza patologica comportamentale.
00:50:30Quindi noi stiamo facendo adesso degli incontri nel Trapanese, proprio perché mi occupo,
00:50:36con il questore di Trapanese, con il prefetto, viene il pignatone che rappresenta un po' lo Stato,
00:50:44come lo rappresenta. E io mi metto in mezzo ai ragazzi, mi porto i ragazzi della comunità,
00:50:48quelli che hanno finito, che hanno fatto il percorso, mi metto in mezzo a loro e chiedo.
00:50:53Le quarte e le quinte di tutti gli istituti superiori fanno uso di tutte e quasi tutti giocano online,
00:51:04perché tu puoi controllare. Io vado, l'altro giorno sono andato a prendere il pullman per andare a Catania,
00:51:11non sapevo che prima chiudevano, poi riaprivano, invece adesso sono aperti.
00:51:16Ma come mai? Guarda, vendiamo la sera più gratte e vinci che caffè, perché vanno in bagno,
00:51:24si comprenne gratte e vinci, si comprenne sigarette, infatti se tu vuoi vedere,
00:51:28hanno messo un nuovo banco proprio per il gioco d'azzardo.
00:51:35Ti fanno anche i biglietti del pullman, ti fanno...
00:51:37Per il gioco d'azzardo, perché chiamiamolo come va chiamato.
00:51:39In fondo esistono tanti tipi di giochi d'azzardo.
00:51:42Il gratte e vinci è un gioco d'azzardo?
00:51:44Il gratte e vinci è un gioco d'azzardo.
00:51:46Certo, perfetto.
00:51:47Da pensionati...
00:51:48Ovviamente se il gratte e vinci ne compri uno...
00:51:52Ma non capita mai che ne compri uno.
00:51:54Il problema è quello che poi il gioco d'azzardo diventa patologico nel momento in cui c'è questa compulsività
00:52:02all'acquisto del gratte e vinci...
00:52:04Esatto, c'è un gioco d'azzardo, c'è la tredamina, quindi è un continuo.
00:52:09Assolutamente, nelle dipendenze diciamo che nelle dipendenze...
00:52:12Si innessano una serie di meccanismi, il seguimento della perdita, eccetera.
00:52:17Assolutamente, prima per vincere e poi per recuperare.
00:52:20Ma diciamo che nelle dipendenze quasi sempre c'è il fatto della trasgressione.
00:52:28Quindi questo trasgredire sotto sotto senza far scoprire, ma è sempre stato così.
00:52:33Dico, nei paesi, perché nei paesini patti, così mi ricordo, noi veniamo dai paesini sopra Caronia,
00:52:41Castelbuono, la mia famiglia è di lì, e mi ricordo, nei bar già giocavano, la birra, il coso,
00:52:47e lì infatti venivano fuori i famosi alcolizzati, le birre, Utop, questo è una cosa che c'è sempre sta.
00:53:00Tutti piccoli, quello che dicevo prima, cioè gli ambienti più piccoli, dove giocoforza...
00:53:07E' più facile.
00:53:09Tutto si sviluppa di più.
00:53:10Cioè sono a rischio o vizio gli ambienti più piccoli?
00:53:13Assolutamente sì.
00:53:14Ah sì?
00:53:14Sì, perché quando tu...
00:53:16Allora, il fatto...
00:53:17Guarda, se vai in qualunque centro piccolo, che sia della Sicilia, che sia della Calabria,
00:53:21o che sia del Friuli, tu la gente che beve le birre, non solo le birre, e che gioca...
00:53:27Sì, sì, perché vincolo...
00:53:29Praticamente al bar che fai, non è che...
00:53:32Sentite, ascoltiamo questa testimonianza che Tiziana Caruso ha realizzato, importante,
00:53:39perché ci fa capire cosa viva una persona che sta attraversando, ha attraversato,
00:53:46o cerca di non attraversare più questi momenti legati alla dipendenza da gioco d'azzardo.
00:53:53Sentiamo.
00:53:53Marco, ti chiameremo così, tu hai 40 anni, sei messinese e sei stato ludopatico.
00:54:02Sì.
00:54:03Quando è cominciato tutto?
00:54:0615 anni fa.
00:54:08Come?
00:54:08Iniziavo a giocare, io giocavo solo schedine, non ho mai giocato l'otto, mette il vince, niente.
00:54:18Iniziavo con 5 euro, oggi, non come un passatempo, poi man mano è diventato sempre peggio e andavo
00:54:28a giocare sempre di più, più di una schedina al giorno, non più 5 euro, era da 20, da 30,
00:54:34da 50 e molto più.
00:54:37Come mai secondo te è successo questo?
00:54:41Tu cercavi nel gioco cosa?
00:54:45Io gli ultimi 6 anni sono stati peggiori perché ho scoperto che mio figlio era logistico, quindi
00:54:55ho avuto problemi a casa, quindi scappavo da casa e mi rifugiavo in questi centri dove scommesse.
00:55:04I problemi che avevi a casa li risolvevi dopo aver giocato?
00:55:10No, li peggioravo, più giocavo meno li portavo a casa.
00:55:13Guardavo i miei figli e non mi vergogno a dirlo, c'è un sito dove donano i vestiti e cose
00:55:23varie.
00:55:23Mia moglie cercava di prendere vestiti per i miei figli e cose varie.
00:55:29Io pensavo con i miei soldi li regalo anziché comprare degli oggetti ai miei figli o dei vestiti,
00:55:38qualsiasi, qualsiasi.
00:55:39Tu in quel momento non capivi che cosa stava passando la tua famiglia?
00:55:43No.
00:55:47Quanto hanno sofferto, l'hai scoperto dopo?
00:55:51Sì, ora.
00:55:52Come?
00:55:52Mia moglie non è il tipo che pretende, che vuole, aveva un mal di denti mia moglie, io
00:56:03da lì è partito tutto e per un mese lei prendeva bustine pur di non andare dal dentista.
00:56:10Il giorno che doveva andare dal dentista, io la sera prima avevo giocato tutto alle schiedine.
00:56:17L'indomani mi sono sentito male, tu soffri, io ti vedo soffrire, non mi sembra… e da lì
00:56:25è partito.
00:56:27Mentre tu giocavi così tanto, la tua famiglia non si era accorta di nulla?
00:56:32Allora, mia moglie qualcosa immaginava, però non pensava che giocavo così tanto.
00:56:40Poi ad un certo punto hai deciso di chiedere aiuto davvero, come?
00:56:45Io, allora, io chiedevo al prete perché giustamente non arrivavo a pagare luce o gas, le bollette,
00:56:53non potendolo dire a mia moglie, me li facevo pagare dal prete.
00:56:59E il prete mi ha chiesto, ma tu come mai lavorando non arrivi a fare questo, anche perché è troppo
00:57:04in gamba?
00:57:04E gli ho spiegato il fatto e mi ha portato in questo centro.
00:57:10Portandomi qui mi diceva la dottoressa che c'era bisogno di un familiare, che fosse mia
00:57:16mamma, mio padre, mia moglie, qualcuno.
00:57:19Io non volevo fare sapere niente a nessuno e quindi ho rifiutato questo aiuto.
00:57:24E poi?
00:57:25Perché pensavo di potercela fare da solo, anche se già avevo provato più volte, però
00:57:32non giocavo due giorni, il terzo giorno mi giocavo quello che avevo rispogliato in quei
00:57:36due giorni, quindi non cambiava poco, anzi era peggio.
00:57:39Poi non ho voluto questo aiuto.
00:57:44Sono passati, non mi ricordo, tre mesi, quattro mesi e mi sono convinto, ho trovato la forza
00:57:52di parlarne con mia moglie, ho detto guarda ho questo problema, dico se tu mi vuoi aiutare
00:57:59è per noi, per me, per te e per i nostri figli, se no io vado da solo, io devo aiutare, perché
00:58:08da solo non ci riesco.
00:58:10Quanto guadagnavi e quanto giocavi?
00:58:13Io guadagnavo il mio stipendio ma le giocavo in doppio, io giocavo una schedina, mi iniziavano
00:58:22le partite alle 9, finivano alle 11 e io andavo a farne un'altra, perché avevo il pensiero
00:58:27fisso di recuperare quello che avevo perso prima e così, e quindi giocavo sempre di più,
00:58:33ogni giorno di più, per recuperare quelli di ieri, di avanti ieri, ma andavo sempre
00:58:37peggio.
00:58:39Se oggi non avessi risolto il tuo problema, magari non avessi, diciamo, incontrato questa
00:58:47struttura e avuto la fortuna di uscirne, di venirne fuori, come saresti?
00:58:52Male, io non avrei più i miei figli, non avrei più i miei mogli, forse neanche il lavoro
00:58:57e niente.
00:58:59Oggi com'è la tua vita?
00:59:01Più serena, più tranquilla.
00:59:02Io prima avevo il telefono incollato addosso, neanche i miei figli lo toccavano, perché
00:59:07avevo sempre le partite che controllavo, ero sempre appiccicato al telefono, anche mentalmente
00:59:13ero io il telefono, mentre oggi il telefono lo prende mia figlia, lo prende mia moglie,
00:59:19lo prende mio figlio, chiunque, lo dimentico pure, cosa che non succedeva, impossibile.
00:59:24Più sereno mentalmente, economicamente, tutto.
00:59:28Se oggi ti dovessi definire con un aggettivo, quale useresti?
00:59:35Lo posso dire?
00:59:36Coglione!
00:59:37Cosa è?
00:59:40Ah, così ha detto, Ione ha detto sì.
00:59:44Cos'è che non ti convince?
00:59:46No, no, io, dico, queste interviste, quello che posso dire a questo ragazzo, no?
00:59:51E' quello di levarsi il cappuccio, mostrarsi e raccontare la sua storia, perché raccontare
00:59:58la sua storia fa bene a tanti altri, come lo faccio io e ci metto la faccia, nome, cognome,
01:00:01telefono, cioè non mi nascondo, perché anche se io oggi parlo e su cento uno riesce a capire
01:00:11qual è stata la mia situazione, è che alla fine io sono la provvedente che si può uscire
01:00:16dalla dipendenza, uno ce la può fare, è una questione di buona volontà, quindi come
01:00:20lui, ce ne sono tanti altri che ce l'hanno fatta, bisognerebbe tutti fare fronte comune,
01:00:25mostrarsi e raccontare la propostoria, come dico, io racconto la mia storia e poi loro
01:00:30fanno altro.
01:00:31Bello, bello quello che...
01:00:33Certo, tra poco sentiremo anche un'altra storia, vogliamo commentare tutti, Nino l'ha
01:00:43commentata, Conti, prego.
01:00:46Questo è uno dei ragazzi che è stato inserito nei percorsi di Antenne, che è il progetto
01:00:53che nominavi poco fa.
01:00:54Quanti ne avete soggetti che...
01:00:57Ma ne abbiamo contati, da quando è iniziato il progetto, oltre 60, con una netta prevalenza
01:01:03nel territorio di Messina città.
01:01:06Noi abbiamo più sportelli, uno a Messina, uno in area ionica, uno in area tirrenica e
01:01:11uno a Milazzo, che in prospettiva dovrebbe servire anche alle isole e olie.
01:01:16Però lo sportello cittadino ha una storia più antica, cioè i progetti in quest'ambito
01:01:21sono partiti prima, quindi magari c'è una maggiore conoscenza e consapevolezza di questo
01:01:26servizio.
01:01:26Quanti sono usciti da questo incubo, di questi 60?
01:01:30Dobbiamo dirci quanti ne escono e restano fuori, perché taluni magari sono usciti, però
01:01:35poi sono ricaduti e li rincontriamo a distanza di 6 mesi e di 12 mesi, che chiedono nuovamente
01:01:41aiuto.
01:01:42Alle sale gioco, quanti Nino ci sono?
01:01:44No, non li rincontriamo nelle sale gioco, tornano perché hanno consapevolezza e chiedono
01:01:49aiuto.
01:01:50In Comunità Incontro c'è una 300.000 di Nino in giro per il mondo.
01:01:54Ah, questo è bellissimo.
01:01:56300.000 volontari.
01:01:56Più degli abitanti di Messia, esistiamo dal 63.
01:02:01Allora ti spiego.
01:02:03Parlo di mia figlia.
01:02:04Mia figlia ha fatto le elementari, le medie, ha fatto le superiori, ha fatto l'università,
01:02:13è uscita con la pubblicazione della tesi in veterinario perché doveva fare l'imbianchino.
01:02:18No, doveva fare il veterinario.
01:02:21Dove sta, come dice lui, il passaggio?
01:02:25Che chi è che fa la comunità la deve portare avanti per tutta la vita.
01:02:29Non si può distrarre un attimo.
01:02:32Cioè questo percorso che comincia deve finire quando uno muore.
01:02:37Cioè quando proprio Dio ti dà l'estrema unzione.
01:02:41Quindi va portato avanti.
01:02:42Basta che tu ti distrai, lasci andare un attimo quel famoso diavoletto che dicevo.
01:02:47Certo.
01:02:48Quello metto un attimo perché laddove manca la presenza si insiede la dipendenza.
01:02:55Perché la trasgressione, uno comincia col giocare, parliamo del gioco, uno comincia col giocare, no?
01:03:00Lobby.
01:03:01Poi lobby diventa una fissa e lì poi si entra nella trasgressione.
01:03:06Ti devi nascondere, non ti devi far scoprire, il genitore, online, tutte queste cose.
01:03:10La trasgressione poi diventa una perversione.
01:03:16Quindi fai delle cose che vanno al di là di quello che lo trasgressione.
01:03:19E poi diventa un'ossessione.
01:03:20Cioè questo craving, così si chiama, che è una cosa continua, un tartassamento, soprattutto col crack, questo succede.
01:03:28Ma anche con la dipendenza da gioco.
01:03:29Perché noi in questa sala si chiama tragging, mi pare, che è quello che innesca.
01:03:40E tu vedi che nel momento in cui passano davanti a una sala slot o sentono dei soldi che cadono oppure guardano un insegna,
01:03:49lì si innesca subito quel meccanismo di voglia di andare a fare.
01:03:52È come quando, che ne so, un infomane vede una donna in minigonna.
01:03:56Si innescano tutti questi meccanismi che tu nel momento in cui arrivano devi continuare a fare la tua strada come se fossi in comunità nella vita.
01:04:04Ecco perché poi diventano persone per bene.
01:04:07Perché quello che impari lì lo devi fare per tutta la vita.
01:04:10Se no non ha senso studiare tanti anni per fare il veterinario e poi vuoi fare il meccanico.
01:04:16Non so se ho reso l'idea.
01:04:16Ha reso benissimo.
01:04:19Hai colto proprio quello che è il nocciolo della questione.
01:04:26Cioè si diceva una volta, il problema non è uscirne, il problema è non ricadere.
01:04:32Noi questo lo viviamo giornalmente, soprattutto nei servizi per le dipendenze.
01:04:40Perché avendo un numero maggiore di pazienti, non parlo di ciò che d'azzaro, parlo in generale,
01:04:47ne vediamo tantissimi di questi soggetti che o ricadono, ritornano dopo un certo periodo di tempo,
01:04:55ma già da sempre, io direi, saranno 40 anni che diciamo se non sono passati almeno 5 anni,
01:05:03noi non li consideriamo dei soggetti guariti dal problema della dipendenza.
01:05:09Ora è chiaro che il 5 anni è una data ipotetica, inventata.
01:05:14Don Pierino dava l'anello dopo 10 anni.
01:05:17Esatto.
01:05:18Dopo 10 anni.
01:05:20Allora c'era questa data.
01:05:21Il discorso è quel craving che compare, quel bisogno inspiegabile da un punto di vista
01:05:30prettamente chimico o biologico, perché ricompare?
01:05:36Perché sei passato davanti alla sala giochi e hai sentito il rumore delle slot e la musica delle slot
01:05:42che sappiamo tutti è fatta ad hoc perché possa attirare.
01:05:49E succede nei soggetti con cocainomani o che fanno uso di crack, quando ti dicono
01:05:56fatti una pista con me.
01:06:00A volte si riesce a dire no.
01:06:03Nella quotidianità anche a noi succede di avere delle esperienze che sono così profondamente
01:06:08inserite nella nostra memoria che basta quel trigger, cioè quel segnale che ci ricorda
01:06:14quell'esperienza.
01:06:14Questi 60 pazienti, soggetti, persone che chiedono aiuto, a cui faceva riferimento Conti,
01:06:24sono gli stessi che seguite voi?
01:06:25No.
01:06:25No, voi ne seguite di più.
01:06:27Allora, dobbiamo chiarire un attimino il rapporto fra il progetto Antenne e il CERD.
01:06:36Il progetto Antenne nasce da un'idea condivisa di coprogettazione proprio fra il servizio sanitario,
01:06:45cioè il CERD, e il terzo settore.
01:06:48Abbiamo pensato, ma su una mia esigenza come CERD di Messina, ma anche poi nei vari servizi
01:06:56della provincia, che avevamo poca aderenza al territorio, partendo dal presupposto che
01:07:04la prima prevenzione si fa se tu sei sul territorio.
01:07:08Quindi a quel punto quale fu l'idea che ci spinse ad andare avanti?
01:07:13Allora, facciamo una cosa, aiutiamoci reciprocamente.
01:07:16Loro, avendo questi sportelli, ed essendo svincolati tra l'altro dall'idea del CERD istituzionale
01:07:24col suo posto, hanno potuto vedere dei pazienti e tra l'altro partecipare a tutte quelle che
01:07:33possono essere iniziative, agenzie, situazioni parrocchie, scuole, sul territorio.
01:07:41E' quello che non si vede, cioè in questi mesi gli operatori del progetto di gente di ascolto
01:07:46hanno incontrato il territorio, quindi sono andati a fare un lavoro che magari il servizio
01:07:51istituzionalmente non riusciva a fare.
01:07:53Perché poi 60 possono sembrare pochi in tutta la provincia, però non è che il progetto
01:08:00si è sviluppato solamente su quei 60. Di questi 60, si è sviluppato anche andando nelle scuole,
01:08:06nelle parrocchie, nel territorio, facendo degli incontri, organizzando delle conferenze, eccetera.
01:08:12Poi questi 60 dovrebbero venire ai servizi e non sempre arrivano al servizio.
01:08:19Perché? Per tanti motivi. C'è chi ha difficoltà a superare il problema di venire al CERD
01:08:29che comunque è il servizio delle dipendenze.
01:08:32Per vergogna.
01:08:34Lo stigma del CERD.
01:08:36E talvolta i servizi sono obberati, cioè si ritrovano a far fronte a un sacco di richieste.
01:08:41Diciamolo perché ci segui da casa. C'è bisogno di una ricetta medica?
01:08:44No, possono presentarsi.
01:08:44Sennò i CERD diciamolo pubblicamente è una cosa che si presentano in un servizio di libero accesso.
01:08:50Se tu devi andare in comunità devi passare dal CERD, quindi ci deve essere per forza questo passato.
01:08:54Ma da noi non c'è bisogno neanche di una situazione.
01:08:56Diciamo anche dove è la sede del CERD? Dov'è?
01:08:59Allora, a Messina sono una in via Bonino, vicino al Brico,
01:09:05qui vicino a casa nostra,
01:09:07e l'altra all'ex ospedale psichiatrico al Mandalati.
01:09:12Quindi possono presentarsi in orari naturalmente ambulatoriali?
01:09:15Diciamo dalle 8, 8 e mezzo di mattina fino alle 12 e mezzo,
01:09:20il giovedì anche di pomeriggio,
01:09:22non c'è bisogno di prenotazione.
01:09:24Però a me io li accompagno.
01:09:25Ah, potete andare anche da le nomotiche, da tutti i volontari vi accompagneranno.
01:09:30E allora voi fate un grande lavoro.
01:09:31Facciamo un pulmino.
01:09:32Un grande lavoro nelle scuole.
01:09:34Esiste un'emergenza giovane?
01:09:36Noi abbiamo dedicato una puntata alla violenza qualche settimana fa.
01:09:43Voi avete parlato del gioco nelle scuole,
01:09:46perché quello che emerge dai dati è che tra gli studenti si gioca,
01:09:51si gioca e come.
01:09:53Ma non esiste solo il gioco, esiste la droga,
01:09:56esiste l'emergenza crack, esiste la violenza.
01:09:58Noi abbiamo raccontato di questa storia, di questa aggressione dentro una scuola,
01:10:05tra ragazze colpisce ancora di più e abbiamo sentito anche le parole della madre.
01:10:11Francesca Stornante ha cercato di raccontarci gli ultimi sviluppi
01:10:14e tutto quello che sta attorno a questo spiacevolissimo episodio
01:10:20che è sintomo di un malessere profondo che colpisce i nostri giovani.
01:10:25Sentiamo.
01:10:25Mia figlia si è fidata.
01:10:29Una volta entrata c'era un'altra ragazza che l'attendeva
01:10:32e ha iniziato a prenderla a calci, a pugni e a schiaffi.
01:10:35Hanno iniziato in due, diciamo, ad alzare mani,
01:10:38di che poi una si è fermata e l'altra ha iniziato a riprenderla.
01:10:42Ha fatto un video.
01:10:43Giustamente mia figlia a quel punto mi ha iniziato a gridare
01:10:46e da cui è stata sentita da altre ragazze che erano in palestra
01:10:50a fare l'ora, diciamo, di attività fisica.
01:10:53Al momento in cui l'hanno sentita, giustamente,
01:10:56le altre ragazze hanno messo, hanno chiamato gli insegnanti,
01:10:59i docenti, un po' tutti e hanno visto un po' la situazione.
01:11:03C'erano stati dei segnali che mia figlia domenica sera ha ricevuto dei messaggi
01:11:06a cui lei non ha dato mai risposta.
01:11:08In quel momento diceva questa ragazza che le feriva male,
01:11:13che tu lo sai cosa sono capace io di farti,
01:11:15tutti insulti a mia figlia e tutto qua.
01:11:18Però nonostante tutto, mia figlia, essendo che diceva che non ha risposto,
01:11:21non pensava che poteva arrivare a fare una cosa del genere.
01:11:25Prima gli avvertimenti, quei messaggi carichi di minacce,
01:11:28poi la violenza brutale, calci e pugni all'interno del bagno di una scuola,
01:11:32il racconto amaro di una mamma, una comunità scolastica scossa,
01:11:36una città che ancora una volta ha dovuto fare conti con un disagio giovanile
01:11:40che serpeggia silenzioso e poi, all'improvviso, esplode.
01:11:43Ciò che è accaduto nella tarda mattinata di martedì
01:11:46all'interno del liceo artistico Basile
01:11:48non è soltanto un triste episodio di violenza tra giovanissimi e molto di più.
01:11:53E a dirlo sono i fatti, la dinamica di un pestaggio
01:11:56che è stata una vera spedizione punitiva.
01:11:58Due giovanissime si sono introdotte all'interno della scuola
01:12:01approfittando di un momento in cui i cancelli si aprono
01:12:03per far entrare e uscire i mezzi dedicati agli studenti disabili.
01:12:07Una di loro, fino allo scorso anno, frequentava il Basile
01:12:10e dunque conosceva bene luoghi e dinamiche della scuola.
01:12:14L'altra, un'amica, è andata nella classe della vittima
01:12:16e spacciandosi per alunna della scuola
01:12:19ha chiesto alla docente di far uscire la ragazza in questione
01:12:21per conto di un'altra professoressa.
01:12:24Con l'inganno l'ha portata nel bagno, attigua alla palestra
01:12:26e lì è iniziata l'aggressione.
01:12:28L'ex studentessa e la vittima erano state compagne di classe e amiche
01:12:33poi una vicenda di gelosia per un ragazzo
01:12:36i social, il chiacchiericcio adolescenziale
01:12:38tutto è degenerato nel peggior modo possibile.
01:12:41Tutte minorenni, tra i 16 e i 17 anni
01:12:44una violenza che è difficile da comprendere
01:12:46un piano organizzato per colpire e punire
01:12:48proprio lì dove qualunque ragazzo dovrebbe sentirsi più al sicuro
01:12:52la scuola.
01:12:54La mamma racconta che a un certo punto
01:12:55una continuava a picchiare, l'altra filmava con il cellulare
01:12:59perché la violenza deve poi correre online
01:13:01l'omiliazione deve viaggiare su chat e social.
01:13:04La famiglia e la scuola hanno immediatamente denunciato
01:13:07quanto accaduto, la procura dei minori ha già aperto un fascicolo
01:13:10la vicenda è destinata ad avere un inevitabile risvolto giudiziario.
01:13:14Sul piano sociale però resta una profonda ferita.
01:13:17La lezione più grande l'ha data la vittima
01:13:19davanti alle botte non ha saputo reagire
01:13:21ma il giorno dopo è tornata sui banchi a testa alta.
01:13:25Resilienza e coraggio che dovrebbero essere veri esempi da seguire
01:13:28contro un male oscuro che evidentemente nei giovani
01:13:31è più grande di quanto si possa immaginare.
01:13:34Un male oscuro, dice Francesca Stornante
01:13:38gioco, alcol, droga, violenza.
01:13:42Non solo, qua ci sono una serie di problemi
01:13:46perché c'è innanzitutto l'atto di violenza
01:13:49c'è il fatto che questa cosa è stata ripresa
01:13:55per essere postata attraverso i social
01:13:59ci sono degli aspetti che vanno ben oltre
01:14:04quello che è il problema specifico della dipendenza.
01:14:10L'atto di bullismo è già un atto gravissimo di per sé
01:14:13non è, adesso io l'avevo pure visto qualche giorno fa
01:14:16al telegiornale questo servizio
01:14:19ma ne sono accorrente anch'io di altri episodi
01:14:23raccontati da amici nelle scuole
01:14:26in diversi istituti di Messina
01:14:29dove a volte le vittime dell'atto di bullismo
01:14:32sono pure soggetti che hanno portatori di handicap
01:14:37quindi persone ulteriormente fragili
01:14:40e per poi postarle
01:14:42questa è una cosa che veramente ci deve fare pensare
01:14:45perché al di là di tutto
01:14:48se non si interviene
01:14:49non è un caso peraltro che
01:14:51i servizi per le dipendenze
01:14:54abbiano una doppia
01:14:55una doppia dipendenza
01:14:57tra virgolette passate nel termine
01:14:59appartengono sia all'assessorato alla sanità
01:15:04ma anche all'assessorato alla famiglia
01:15:07Dottore anche questa è una dipendenza
01:15:10anche la violenza esercitata
01:15:12nei confronti di coetanei dai ragazzi
01:15:13anche su questo si può venire
01:15:15è una dipendenza
01:15:16una manifestazione
01:15:18un epifenomeno
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