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  • 16 ore fa
Trascrizione
00:00Sulla sicurezza e la pace nel Mediterraneo, l'Italia e la Nato stanno lavorando insieme,
00:09lo afferma Stuart Benjamin Munch, ammiraglio a quattro stelle della Marina degli Stati
00:14Uniti d'America che guida le forze navali USA in Europa e in Africa, nonché dal 27
00:19giugno 2022 il comando alleato congiunto delle forze Nato a Napoli, JFC Naples.
00:26In un'intervista rilasciata in esclusiva da Scanews, Munch, che in questi anni ha avuto
00:32un osservatorio privilegiato sui problemi legati al mare Nostrum, spiega
00:37Non si può separare l'Italia dal Mediterraneo, sono solo un po' di separare l'Italia dal Mediterraneo,
00:47sono due mondi che vanno di pari passo ed è sempre stato così, quindi è perfettamente
00:51normale che abbiate un profondo interesse per il Mediterraneo e la Nato e un'alleanza
00:56a 360 gradi, il che significa che guardiamo fisicamente ma anche metaforicamente in tutte
01:03le direzioni e a tutti i tipi di minacce. Per secoli, dice l'ammiraglio, il Mediterraneo
01:08è stato la chiave per questa parte di mondo.
01:15Da moltissimo tempo è così e se il Mediterraneo era la chiave, Napoli lo era a sua volta per
01:25il Mediterraneo. Aveva perfettamente senso che un quartier generale della Nato fosse qui
01:29in Italia fin dalla istituzione dell'alleanza nel 1951 e il Mediterraneo rimane vitale per
01:36l'influenza economica che esercita così come per l'accesso che rappresenta ad Europa,
01:43Africa e Medio Oriente. Lo possiamo vedere proprio ora con i conflitti in corso nella regione,
01:48con la Russia che combatte contro l'Ucraina e con ciò che accade nella regione del Levante
01:53e nel Mediterraneo orientale. I conflitti non mancano e c'è una reale preoccupazione
01:59se questi dovessero confluire e diventare un unico grande conflitto. Fortunatamente finora
02:05siamo riusciti a impedire che ciò accadesse ma questo è solo un esempio di quanto sia
02:10importante il Mediterraneo per il resto del mondo. Ma come si mantiene la pace in questo
02:16vaccino da sempre sconvolto dalle guerre? Per l'Italia, data la vostra posizione, ci sono
02:32minacce provenienti dal mare, alcune delle quali anche nell'ambiente sottomarino. Alla luce di
02:38quanto accaduto nel Baltico, dove si sono verificati danni a oliodotti e cavi di comunicazione,
02:43è normale che la posizione dell'Italia nel mezzo del Mediterraneo desti preoccupazioni.
02:49Anche data l'attività economica che si svolge tra l'Italia e gli altri paesi affacciati sul
02:54Mediterraneo, incluso il Nord Africa, il traffico che passa attraverso il canale di Suez e per
03:00l'Italia. Ci sono inoltre preoccupazioni in materia di immigrazione. Le persone migrano
03:05da e verso l'Italia da sempre e nell'era moderna l'Italia vorrebbe che ciò avvenisse in modo
03:11controllato ovviamente. E vogliamo che le persone siano protette in mare e che non ci
03:16siano grandi perdite di vite umane. Tutte cose su cui l'Italia e la Nato stanno lavorando
03:21insieme.
03:25La Marina Militare Italiana partecipa attivamente alle missioni Nato nel Mediterraneo orientale,
03:30missioni spesso destinate anche a monitorare l'aumento delle navi russe nel bacino. Una
03:36situazione descritta come allarmante e senza precedenti. Lei che nel corso della sua lunga
03:41carriera ha anche comandato la quinta Submarine Development Squadron, come valuta la situazione?
03:47La minaccia russa si sta moltiplicando solo in superficie? Siamo preparati a tutto questo?
03:53La marina russa si è trasformata, spiega Munch. Hanno perso il 40% delle loro navi nel
04:09Mar Nero, distrutte dagli ucraini, ma hanno continuato a costruirne di nuove. Hanno costruito
04:14più navi nuove di quante ne abbiano perse. Non solo, rimangono operativi soprattutto in
04:19ambiente subacqueo, con i loro sottomarini. Stanno passando da navi di grandi dimensioni
04:25a navi più piccole, per lo più lanciamissili. Questo è a loro favore, ma hanno avuto molti
04:31problemi con la manutenzione delle navi e il mantenimento dei loro equipaggi. Quindi la presenza
04:36dei russi nel Mediterraneo è effettivamente diminuita negli ultimi anni a causa di questa
04:41perdita di prontezza e della capacità di mantenere le loro navi. Ora vogliamo contenerli
04:47il più a est possibile, per ridurre al minimo la loro influenza. La Marina Militare italiana
04:53sta lavorando diligentemente su questo, insieme con altre marine militari che fanno parte della
04:59NATO. Ma i russi torneranno quando questa guerra con l'Ucraina sarà finita. Persevereranno
05:05nel cercare di espandere la loro influenza e quindi dobbiamo continuare a rendere la NATO
05:11sempre più forte per poter contrastare questo fenomeno in futuro.
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