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La valigetta originale di Sergio Cosmai (giurista biscegliese, direttore di alcune case circondariali e ucciso in un agguato ad opera della 'ndrangheta avvenuto il 13 marzo 1985) era simbolicamente presente su una scrivania posizionata sul palco durante l'evento "Vita politica del Sindaco pescatore", svoltosi nella serata di venerdì 14 novembre 2025 presso il teatro Garibaldi di Bisceglie. L'evento ha visto l'intervento di Dario Vassallo, fratello di Angelo Vassallo, Sindaco di Pollica ucciso a colpi di pistola il 5 settembre del 2010. All'incontro - organizzato della serie di iniziative promosse nell'ambito del 40° anniversario della morte di Sergio Cosmai - Vassallo ha parlato delle straordinarie strategie politiche del fratello che durante l'amministrazione comunale migliorò notevolmente la qualità di vita della sua comunità, divenendo un esempio virtuoso anche per le altre regioni: dalla raccolta della plastica all'introduzione di mense con prodotti tipici del territorio. Un Sindaco che non voleva piegarsi alla malavita locale mentre suo fratello continua ancora oggi a segnalare elementi che farebbero pensare al coinvolgimento di settori deviati dello Stato. Nel luglio del 2022, vengono messe sotto indagine nove persone: due legate alla camorra, quattro imprenditori e tre carabinieri.
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NovitàTrascrizione
00:00le vittime delle mafie, di tutte le mafie, e quindi ognuno nel proprio ruolo, il sindaco
00:09pescatore, il cultura sindaco, il marito, la direttore dell'istituto della casa di
00:15Giorgio Pagarelli di Cosenza e giustamente, come diceva Cristiana, ha pagato con la vita
00:24e il suo impegno, la difesa della legalità, è un filo che ci lega e che le dà anche le
00:35vittime casuali delle mafie, ed è un filo che non verrà mai spezzato e che però si deve
00:46interrompere a un certo punto, non è un senso che dobbiamo fare in modo che non ci siano
00:54più, non ci sia più gente che paghi per semplicemente aver fatto il proprio dovere e
01:01quindi le vittime attualmente acclarate sono più di mille e diciamo che ci basterebbe
01:08anche così. E allora il motivo per cui, e il dottor Vassallo qui, il motivo per il quale
01:16stiamo ricordando con un lungo percorso molto bello, articolato, del quale sono molto grata
01:23all'amministrazione comunale. Il motivo per cui stiamo facendo tutto questo non è per
01:29celebrare Angelo Vassallo o Sergio Cosmai, ma è per cercare di arrivare alla coscienza
01:38delle persone e far capire loro che serve un impegno comune, una stessa visione della vita,
01:48delle istituzioni e del rispetto della legalità. Quindi non sono questi incontri, non sono mera
01:55celebrazione, sono invece semina, semina per un futuro migliore. Lì è vero, c'è la cartella
02:03di mio marito, c'è la medaglia, la medaglia a valore civile a memoria che mi venne riconosciuta
02:11nel 2017, lei non c'è la motivazione per cui venne riconosciuta questa medaglia. Ebbene
02:20io non avrei voluto tutto questo, non avrei voluto la medaglia, non avrei voluto l'altra,
02:26avrei voluto che quella cartella rimanesse a lungo nelle mani di mio marito che invece a
02:32solo in 36 anni ha dovuto pagare delle scelte di coraggio, di coerenza e di onestà in un
02:41contesto, e questo tengo a chiarivide tutte le volte, in un contesto in cui evidentemente
02:49lui era una voce fuori dal coro, in un contesto di complicità, di contiguità, in cui invece
02:59lui svettò e quindi immediatamente fuori tenuto a un faccio di avversario, diciamo, da parte
03:08delle bosche, delle endrine locali, proprio perché era una persona che parlava di rispetto
03:15della legge, che parlava anche di rinferimento del detenuto nella società, parlava di tutela
03:25dei detenuti più deboli e di invece rigore nei confronti dei boss. Evidentemente tutto questo
03:35andava a sconvolgere un terribile equilibrio equivoco e criminale e per questo fu giustificato
03:45giustamente, secondo il loro punto di vista, dei mafiosi locali, giustamente eliminato, perché
03:57nessuno mai successivamente ripercorresse la stessa strada, lo stesso fondo e quindi la sua scelta
04:08violestà fu pagata a caro prezzo e molte sono le vittime e noi per loro dobbiamo continuare
04:19a parlare del prezzo che i nostri cari hanno pagato e per i nostri ragazzi che sono qua,
04:25sono tanti studenti qui presenti, dobbiamo farlo per loro, cercare di far capire loro che bisogna
04:33credere tutti omogeneamente negli stessi valori e nella difesa della legalità, tutti quanti.
04:42sindaco, tanti segni da questo palco oggi, tanti ragazzi presenti in sala e questo è un segno
04:57sicuramente importante, Angelo Vassallo era il sindaco, indossava il tricolore come adesso lo ha lei
05:04sulla spalla destra, questo pesa di doppio quando, come stavamo dicendo anche di sempre
05:09Cosmai, ci sono state queste persone che hanno guardato a lungo e parlavano già più di vent'anni
05:16fa di cose che adesso stiamo provando ad attuare.
05:22Beh sì, io innanzitutto do il benvenuto a Dario, a Dario Assando, grazie per essere qui stasera
05:28a raccontare questa storia dolorosa e di ordinaria ingiustizia in alcuni territori del nostro bellissimo
05:37paese, devo salutare e dare il benvenuto ovviamente a Tiziano Palazzo e alla sua famiglia, al nostro
05:46questore della BAT, Filippo Fabrocini che è qui stasera con noi, a tutti gli insegnanti, collaboratori
05:52e accompagnatori dei tanti ragazzi che sono qui stasera, alla preside del nostro liceo scientifico
05:58e a tutti gli amministratori che sono qui presenti e alle famiglie che sono qui oggi.
06:03Grazie per essere qui, noi in questo anno ti abbiamo voluto dedicare alla memoria di Stagione
06:10Osmai, sono passati 40 anni, abbiamo dimostrato che la cultura mafiosa, la cultura dell'irregalità
06:16non si combatte solo con la repressione, la repressione importante e fondamentale, ma questa battaglia
06:23si può vincere solo se si combatte anche sul piano della cultura e della legalità, perché
06:30siamo di fronte a una vera e propria, qui nel nostro paese, di fronte a una vera e propria
06:34cultura della mafia che va combattuta giorno per giorno, perché è quella che c'era la
06:39Tiziana che isola coloro che combattono la mafia, soprattutto le forze dell'ordine che
06:45ringrazio i giudici, i magistrati, coloro che sono in prima linea, ma anche poi tutte le istituzioni
06:51di cui faceva parte Angelo, i sindaci, gli amministratori, gli amministratori in generale,
06:58la cultura della mafia è contagiosa nel momento in cui non c'è di fronte una giustizia sociale,
07:08una cultura della giustizia sociale e una cultura della legalità, o altrettanto, altrettanto
07:12corte.
07:13Noi in quest'anno, dedicando alla memoria di Sergio Comoe, stiamo lavorando tantissimo
07:18con le scuole Dario, proprio per, come dicevamo una volta la professoressa Palazzo, per seminare
07:25questa cultura, perché ci accorgiamo che i nostri ragazzi sono particolarmente fragili,
07:31esposti alle lusinghe della malavita, che inizia con, magari in maniera silenziosa, sotterranea,
07:40un po' anche suadente, magari raccontando la possibilità di facili, o promettendo la possibilità
07:51di facili guadagni, oppure di poter arrivare ai risultati senza sacrificio, senza impegno,
07:58quando invece noi sappiamo benissimo, adesso parlo da sindaco, che senza sacrificio, senza
08:02impegno, senza dedizione, senza senso di responsabilità, non si raggiunge nessun risultato nella vita,
08:09solo sbagliando ci si può rialzare, è questo che ci ha insegnato i nostri genitori, è questo
08:14che ci insegnano, purtroppo, ancora oggi, l'esempio di coloro che poi sono stati vittime di questa
08:21cultura della mafia, che ancora oggi è feroce nel nostro paese, anche se forse in maniera
08:25più occulta, nascosta, mai presente. E quindi per questa idea di voler, invece, rappresentare
08:35ai ragazzi la possibilità di un futuro migliore conquistato con le loro forze, un futuro migliore
08:41che sicuramente ha bisogno della collaborazione delle istituzioni, quello che ha fatto Angelo
08:46a Pollica, ha lavorato per uno sviluppo della città, non soltanto dal punto di vista culturale,
08:53ma anche economico, sostenibile, eco, facendo attenzione anche alla pentola a pressione
09:03sociale che è sempre in ebollizione, che noi sindaco abbiamo il dovere ogni tanto di calmare
09:09e al di là dell'impegno di istituzioni superiori, siamo noi in prima linea, siamo noi, dobbiamo
09:17ascoltare direttamente i cittadini e dobbiamo capire quando c'è la necessità di abbassare
09:23la pressione. Anche in semplice ascolto a volte è sufficiente ad abbassare le tensioni, questo
09:29lo scopriamo quando siamo sul campo, quando siamo nella quotidianità, è quello che ha
09:34fatto Angelo, però Angelo ha parlato con la vita, questo senso del dovere, come ha parlato
09:39con la vita, Sergio, il senso del dovere, il senso di rappresentare le istituzioni, soprattutto
09:45in territori difficili, qual è quello di Cosenza e del carcere, qual è quello del meridione
09:50in generale, perché non è la Campania, non è la provincia di Salerno a essere particolarmente
09:55colpita da questi fenomeni. Ormai questo fenomeno tra l'altro è di riego nazionale e oltre,
10:02quindi ci hanno dimostrato le ragioni dei giudici, quindi non dobbiamo neanche colpevolizzare
10:07il meridione. C'è stato un periodo in cui il meridione era tristemente protagonista,
10:13perché? Perché la violenza che veniva usata contro i servitori dello Stato era una violenza
10:19brutale, quasi ad ostentare un potere sul territorio che era basato sull'umertà, sulla complicità
10:28e anche sulla mera indifferenza, quella che noi oggi dobbiamo combattere, quella che noi oggi
10:32stiamo combattendo, grazie a Dario che è qui oggi a raccontarci un'altra storia di un'altra
10:38persona, di un altro uomo, di un altro rappresentante delle istituzioni che ha compito fin in fondo
10:47il suo dovere e per questo ha pagato ingiustamente. Quindi grazie a Dario e a tutti quanti voi, questo
10:53è un anno per noi straordinario, grazie a Dario e a tutti quanti voi, stiamo riuscendo a
11:01essere arrivato nella forza con il meglio di dire. Adesso l'impegno che dobbiamo prendere è quello di
11:09continuare costantemente, perché se non si semina costantemente, non si cura la crescita di
11:15questo senso di legalità, di questa cultura della legalità, non riusciremo mai ovviamente
11:22a garantire ai nostri ragazzi un futuro migliore. Grazie e buona serata a tutti.
11:26Rompe un equilibrio, perché in ogni posto del mondo, anche a Piscette c'è un equilibrio,
11:38ma se cominciamo che il sito di Pollica, tutti sceglie, decide di alterare questo equilibrio,
11:45è chiaro che ci sono delle fazioni, ci sono altri gruppi che si organizzano a far sì che
11:53questo equilibrio invece è anche mantenuto. Ma l'equilibrio non può essere soltanto un fatto
11:59economico, l'equilibrio bisogna crearlo, se è riconsidero diverso, un pazzo, un sognatore,
12:07l'equilibrio si crea attraverso stimoli nuovi. Se noi in questo sud abbiamo un'emorragia di
12:18giovani che vanno via e quindi fra trent'anni non ci sarà più nessuno. E' chiaro che facciamo
12:24il gioco delle macchie, delle camorre che acquistaranno tutto e imporranno anche il prezzo. Il prezzo
12:32non viene più imposto, lo sa, non viene imposto dai clan malvitosi. Quindi c'è un 5 settembre 2010 che ti porta a capire
12:43che questo stato è in pericolo. Questo stato è in pericolo perché è stato infiltrato da un uomo dranghetisti che mora.
12:59Io ho scritto tante volte in questi libri c'è una realtà di questo paese che chiaramente è drammatica,
13:09ma noi oggi e stasera che c'è ragazzi dobbiamo parlare anche di cose positive e cose positive nascono sempre e molte volte
13:18da un trauma che una società, un uomo con una famiglia subisce e da lì si rigenera il fuoco della verità,
13:29il fuoco della cultura, della socialità. E quindi noi dobbiamo raccontare ai ragazzi che il primo del 5 settembre 2010
13:37noi veniamo da una famiglia di pescatori. Nonna, nostra nonna era una farbeta, mio padre era la terza elementare,
13:45e sua madre era la quinta elementare. E quindi loro erano 6 figli, con Angelo, una femmina e 5 maschi,
13:55ci hanno insegnato qualche cosa, ci hanno insegnato solo a lavorare, a lavorare e a lavorare.
14:01Io non avevo mai sentito la parola che avevo in casa mia o urbana, io sentivo solo le parole da loro.
14:10E poi... E pazienza. E pazienza, perché se vai per madre deve avere molta pazienza.
14:16E come il contadino, una volta, perlomeno, si inseminava e si aspettava la maturazione.
14:22Adesso ci sono altre tecniche di maturazione e i tempi sono stati completamente accorciati.
14:29E quindi, se non c'è la cultura, la cultura è fondamentale.
14:35Quindi i ragazzi oggi devono studiare Romero o Pirandello o Dante,
14:43ma abbiamo potuto capire che ognuno di noi ha una storia da raccontare
14:47e quindi la nostra storia parte sempre dalla terra, proprio dal mare.
14:51Non ci sono altre alternative.
14:53Prima nel nostro paese si viveva il mare anche di notte, perché non c'era il porto.
15:00Era un uomo gradino nella scala che sta vicino a casa nostra.
15:06C'era il mare. E quindi il mare si viveva in tutti i modi.
15:10Il mare è rimasto nella mia mente e è rimasto nel mio cuore,
15:14perché il mare serve perché il mare ce l'hai dentro.
15:20E non a caso, ecco, per i ragazzi.
15:22Noi abbiamo ideato con Angelo un progetto che si chiama
15:27Poliziere Contra le Marini, che si accoglieva la plastica per mare.
15:31Questo progetto l'abbiamo presentato al Parlamento italiano.
15:37E poi siamo stati scelti e invitati dal segretario di Stato americano, John Kelly,
15:44per partecipare alla conferenza mondiale sugli oceani dedicata ai giovani.
15:52E quindi noi abbiamo mandato mio figlio, il nostro figlio Lorenzo, che aveva 17 anni,
15:57gli hanno fatto un passaporto e un visto diplomatico.
16:01Gli hanno dato 700 euro, una carta di giovani che voleva spendere quello che mi hanno voluto.
16:07E insieme ad altri 30, 40 ragazzi di tutto il mondo si sono incontrati a Washington
16:13per parlare del futuro di questo pianeta.
16:16Perché noi partiamo dall'uccisione, ma poi il nostro spazio mentale e temporale si allarga
16:23e non solo 15 anni, è la nostra vita.
16:26E quindi noi possiamo essere anche pescatori, ma possiamo raccontare placidamente
16:33che dove viviamo noi è nata la scuola filosofica di Parmenide e di Zenone, a Vede.
16:40E Parmenide nel 510 a.C. crea il pensiero filosofico, l'essere.
16:47E allora quando tu ti trovi quella mattina del 5 settembre 2010 davanti all'uccisione della macchina
16:56dove c'era un corpo diverso non coperto neanche da un benzuolo di tuo fratello,
17:02in quel momento tu scegli a quale parte stai.
17:05Se scegliere, come diceva Parmenide, la strada dell'opinione.
17:10Sì, ma io ho sentito, forse, forse è stato quello.
17:13No, ma forse sai che la sera, quello che l'ha affrontato in brasiliano, no?
17:17L'ha trova.
17:18Oppure scegli la strada dell'essere, essere come essere umano, che è pensante.
17:24E allora io penso che se è stato ucciso ci sarà l'assassino.
17:29E non è che può essersi ucciso da solo.
17:33Questo assassino esiste.
17:35Probabilmente è molto più vicino di quanto noi crediamo.
17:38E allora mentre parli così vedi cagnarsi con una... non parli.
17:44Pensi queste cose a distanza di anni lo vedi con una felpa rossa e un cappellino nero.
17:50Ma come cappellino nero?
17:52Se sono... quella mattina facevo un caldo che accanto al mio piede c'era un certo che apriva la porta così e la chiudeva con la lingua fuori.
18:02Era una sette e trenta.
18:04Come fai quello con il cappelletto in testa di un'anima felpa con questo lato?
18:09E queste cose porto le rendimenti in moto, le rendimenti in moto.
18:13E quindi non è che parmente ti ha raccontato dell'essere.
18:17Tu in quel momento devi pensare a utilizzare il tuo cervello da che parte vuoi stare.
18:22Altrimenti la verità non la trovi mai.
18:24O dico alle grazie alle ragazze.
18:26La verità non la trovi mai perché sei solo.
18:29Sei solo contro tutti.
18:30Sei solo.
18:31Contro tutti.
18:33Perché questo è un omicidio politico mafioso.
18:36Dove ci sono parti dello Stato che si sono vendute.
18:40In questo omicidio ci sono parti uomini dello Stato che si sono venduti.
18:44Si sono venduti.
18:46Si sono venduti per uccidere un uomo.
18:49Ripeto, il primo gruppo era stato già ucciso.
18:52Chi ha sparato l'angelo aveva già ucciso.
18:55Chi ha sparato l'angelo aveva già ucciso altre volte.
18:58Non erano direttanti come volevano far credere.
19:01Si è mai stato ucciso per fermazione di femmine.
19:05Ma vuole femmine.
19:07E poi abbiamo scoperto quello che è la verità di questo posto.
19:13E allora c'era il 5 settembre e un dopo il 5 settembre.
19:18che per noi è come un cambiamento di vita.
19:25Rinunciare a tutto per cercare la verità.
19:27E quella verità si trova in quella mattina quando tu hai studiato.
19:32poco mai studiato.
19:37E immaginate voi quando c'era, non ricordo il nome, la moglie di Sergio.
19:42E c'era la cartellina.
19:45Voi immaginate quest'uomo che sta in macchina e questi due gli sparano.
19:51Il primo manco lo colpisce, non sa che il campione.
19:55E poi si ferma di colpo.
19:58Lui fa l'altra retromarcia.
20:00Ma voi in questo, in questa retromarcia, le metti su un cristiano.
20:05Dovete immaginare che dispone tutta la vita.
20:09E noi vogliamo parlare di flash mob.
20:15Solo perché questo cristiano, di nome Sergio,
20:20cosa mai viene uscito perché non si sottometta
20:23il fatto che lui deve andare nella cella di perda.
20:28Ma qua siamo al delirio totale.
20:31Qua sembra un delirio totale.
20:33E questo è successo 40 anni fa.
20:36Che sembra una vera, veramente, non lo so, sembra una preistoria.
20:42Io in 1985 ero laureato.
20:47A 28 anni ero già specialista, avevo uno studio mio a Roma.
20:52Il 5 settembre, in quei 30 secondi,
20:57non solo 30 secondi.
20:59Saranno 6 secondi per uccidere un uomo.
21:02E' cambiata la mia vita come è cambiata quella dei familiari, di Cosmai.
21:08E allora lui era a raccontare cos'è un'uccisione, cos'è un flash mob.
21:14Ma qua siamo veramente alla fine di questo paese, secondo me.
21:21C'è un'attenzione quasi maniacale che a un certo punto avete avuto con i filmati.
21:28Perché siete riusciti ad avere delle immagini, racconti che sia tu che il tuo padre Massimo
21:34avete guardato centinaia di volte.
21:37E proprio in quei filmati avete visto, appunto, il comandante Cagnanzo, questa felipa rossa, il cappellino, il fatto che il cielo sempre pronto ci stanno tocando.
21:50E tu a un certo punto del libro dice che gli orari sono importanti.
21:55Quindi anche questa scansione temporale, questo omicidio che voi vi guardate davanti agli occhi, non solo temporalmente, non solo con le immagini,
22:06ma anche immaginando vostro fratello nel momento in cui voi fisicamente non eravate lì.
22:11E soprattutto c'è un'altra immagine che collego a tutta questa storia, che invece è la parte positiva della magistratura.
22:21Ed è quando, diciamo positiva da un lato e negativa dall'altro.
22:25Ed è quando arriva ad accedere la politica la Commissione parlamentare antimafia.
22:30La Commissione parlamentare antimafia a un certo punto viene vi e viene a comprendere realmente qual è lo scenario che aveva davanti.
22:43E c'è un particolare invece negativo di questo racconto.
22:47Tu a un certo punto nel libro dici là non venne nemmeno, diciamo, né il sindaco, nessuno accoglierli.
22:53Stavate soltanto voi.
22:55Quindi c'è stato comunque un avvicinamento o un allontanamento del cittadino, come se avessero tradito per tre volte.
23:05Io penso che lo tradisco anche adesso.
23:08Lo sono tradetto anche adesso perché io sono convinto.
23:12Come ha detto pure il pubblico ministero.
23:14Spero che qualcuno parli perché anche nel caso di Cosmai è stato così, se non stavamo ancora a quelle ipotesi lontane di 40 anni fa.
23:25E quindi se quando c'è un collaboratore di giustizia, uno che parla, probabilmente trova quell'umanità che ha detto il pubblico ministero.
23:34Perché poi fin dai pochi, uno di noi ha una vita terrenna che è a scadenza, non è che vive sempre, non è che vive nel loro.
23:42Potrebbe vivere una vita dignitosa e dare forse una vita degna di questo nome ai propri figli e ai propri cari.
23:49Non è stato di tanto come quello che ha ucciso il sindaco, ha ucciso il direttore di un carico.
23:56E poi, così, quelle sono storie di cittadino, la gente non dimentica nulla.
24:01Quindi Ancio è stato tradito tante volte.
24:03Io penso che siamo in una fase, questo processo sarà qualcosa di drammatico per questo paese.
24:14Questo processo è stato forse l'unico in Italia che ha visto, che vede la Costituzione participile della Presidenza del Consiglio dei Ministri
24:28insieme al Ministro dell'Interno e al Ministro di Grazie e Giustizia.
24:32Forse penso di non andare errato, non si è costituito anche il processo di Paolo Barcellino o di Giovanni Falcone.
24:43In questo processo c'è l'IVA, c'è il visore pubblico, ci sono 15 associazioni e 8 familiari, 23 avvocati che supportano l'azione del pubblico.
25:00Lui era contento di fare le cose per gli altri e la differenza è qua, non è vero.
25:06Decide di prendere i voti, la differenza è questa.
25:11Angelo facendo le cose per gli altri impoverendosi e io glielo dicevo, ma tu ti stai impoverendo, ma tu che capisci?
25:22Così mi rispondevo, ma tu che capisci? Quello che facendo lui è qualcosa di che ti amo al mare.
25:30Voi pensate che questo è un posto che era lo scuro sul pianeta Terra dove veramente l'immondizia si imputava al mare.
25:41Ha fatto la raccolta differenziata dopo pochi anni, il 72%, in un posto dove un metro quadrato costava un milione di euro,
25:52e poi lo adesso ci vediamo dai 7 a 10 mila euro, non è un pozzegno questo, dai 7 a 10 mila euro.
25:59Ha creato un modo di fare cultura e un modo di fare politico, un modo di essere che poteva essere anche più ottaglioso.
26:11Immaginate tanti sindaci che vivevano e amministravano come amministrava Angelo.
26:20E' stato questo un paese fantastico e ricco di tutto. Voi immaginate che uno che nasce da un piccolo porto di pescatori,
26:33gli anni 2005-2006, fino ad essere deciso qualche anno prima, andare in Cina a raccontare ai cinesi
26:43di cos'è il sistema di sviluppo Angelo Varsano. Ve lo spieghi in un minuto cosa avrebbe fatto Angelo.
26:52Angelo, nel centro del paese c'era una piazza che forse questo teale è più grande.
26:58Questa piazza è semplice che da una parte c'era, a Cina c'erano due autobus degli studenti, in questo caso,
27:07da sinistra c'era un meccanico, a destra c'era un distributore di benzina.
27:13Angelo ha tolto i due autobus, ha tolto il meccanico e ha giocato il distributore di benzina.
27:21Immaginate voi quanti amici, ragazzi però, con amici di sinistra, quanti amici.
27:26Questo storico l'ha ristrutturato, ha ristrutturato tutte le pensioni, non solo il Cina,
27:33e questo teale, questa piazza, l'ha resa chiaramente pedonata.
27:40Qui ti ha messo la paglianazione di Pietro, l'Ariore, la Lantana, la Fontana,
27:47dove c'era il meccanico, c'era un bar da parte per fare una ruota senza altre persone,
27:53più avanti c'era un altro locale, c'era una pizzeria, di fronte c'era un ristorante
27:58e dove era il distributore di benzina, ha creato un alimentare.
28:03Quindi, in uno spazio come questo, ha creato, minimo, minimo 20-25 posti di lavoro.
28:09E questo è il sistema di sviluppo che aveva passato.
28:14Trasformare le cose brutte in bellezza, la bellezza in pregare la ricchezza,
28:20seguire la bellezza, la bellezza, non fatto altro, significa seguire un sogno,
28:26i sogni che avevano i ragazzi, che tutti quanti noi abbiamo avuto.
28:29Forse anche adesso, allora, sogniamo.
28:33Ma non sogniamo a lungo, seguiamo a pregare.
28:36Quindi i ragazzi dovevano sognare a lungo per grandi cose.
28:40Perché questo è la politica.
28:43Fa sognare ai cittadini, ma non sognare perché vabbè, poi si fanno le gambe.
28:48No, fa sognare perché fanno cose concrete.
28:51Le cose concrete sono fatte di cose che tu tocchi con le mani,
28:56sono fatte di impegni, sono fatte di cose che puoi vendere, puoi comprare,
29:01produttivare, puoi allevare, puoi pescare, puoi fare anche l'ingegnere.
29:07Ma lo devi fare qui a Pisce, non devi andare ad Andrea.
29:11Devi andare qua a Pisce.
29:13Quando sono arrivato qua, mi ha chiamato un ragazzo che l'anno scorso,
29:16a proposto di ragazzi, ha fatto un master sull'alimentazione, sui cibili,
29:22sull'alimentazione mediterranea, questo sabino di Andrea,
29:27e mi ha lasciato la sua testa di laurea, questo master,
29:32parlando di Andrea e quello che era l'alimentazione mediterranea.
29:35Avete capito cos'è una rivoluzione culturale?
29:38Tu incontri un ragazzo che io solo per primo avevo sentito,
29:43mi incontri perché tu mi incontrai dalla sua testa,
29:46io e dal mio libro abbiamo fatto scambi urbani,
29:50non ho preparato.
29:52Questo.
29:53Perché tu questa storia, questa storia la portava nella mente di un ragazzo
29:59che decide di fare la tesi di una persona che ha solo studiato qualche cosa,
30:04ma che lui ha capito bene cos'è la dieta mediterranea, questo sabino di Andrea.
30:10Ha capito che la dieta mediterranea significa vedere chi è che produce.
30:14Una, mi raccontava, voglio fare una classica, un risopondo,
30:20lo risopondo che viene con la giusta di tutti i produttori,
30:23cioè di soli i produttori.
30:25Come fare l'inzalata sul banco se non sai chi la produce?
30:29Dice, ma quello è il pollino che poi serve?
30:31No, se mi vede veramente poi, se avvicini quanti sono gli agricoltori,
30:37tu separatamente dopo l'inzalata che poi porti sul banco, poi il pesce,
30:43però peschi qua e non viene dall'Africa.
30:46Cioè, noi questo dobbiamo fare, questa è la pubblica, questa è la pubblica.
30:51Adesso questo ragazzo, questo ragazzo che probabilmente può fare le cose insieme ad altri ragazzi.
31:02dobbiamo, come dire, essere da stimolo, possiamo dire, consigliare che non posso andare,
31:13ma vogliamo fare il proprio, prendersi la responsabilità di decollare.
31:19e poi porti anche questo territorio sulle tavole, come io all'errore, come parecchio stanno facendo.
31:28Adesso la Puglia ha un buon nome su sui vini.
31:34Io quando sono, che ero con Napoliero, con Chiesa, perciò cosa, ma io mi faccio anche così.
31:42Perché bisogna rompere questo equilibrio che parlavamo prima,
31:47e cercare un equilibrio positivo, ma non nell'invidia, perché così faccio arricchire l'altro.
31:54No, nella bontà e nell'umanità e nella cristianità, che abbiamo detto prima.
32:01E noi oggi abbiamo parlato di tutto, ma abbiamo parlato anche, soprattutto, di essere cristiani.
32:06E i cristiani non vanno soltanto perché ci sono i valori, i valori dell'essere umano.
32:17E allora torniamo veramente alla nostra cultura, che è una cultura contadina.
32:23E qui abbiamo saputo seminare in tutto il mondo, non attraverso le decolli, ma attraverso le persone per bene.
32:32E qui, penso, in tutte le parti di questo Paese, ci ne quadrano voi solo se ne parlo assieme.
32:40Grazie.
32:41Grazie.
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