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  • 2 giorni fa
Una storia incredibile, quella di Giorgio Lolli, ex operaio e sindacalista bolognese, tecnico autodidatta delle radio libere, che negli oltre quarant’anni passati in Africa, installò più di 500 emittenti FM nel continente, dando speranza e informazione a migliaia di persone.

La sua storia adesso arriva al cinema nel documentario “Radio Solaire. Radio Diffusion Rurale” realizzato da due registi livornesi, Federico Bacci e Francesco Eppesteingher. Il tour delle proiezioni apre a Firenze, al cinema La Compagnia lunedì 17 novembre alle ore 21 (in replica anche il 18, 19, 21 e 22 novembre), e continua a Bologna, dove tutto è iniziato, al cinema Galliera giovedì 20 novembre alle 21.30 (e ancora il 25 novembre). Alle proiezioni saranno presenti gli autori, che incontreranno il pubblico. Saranno presto annunciate molte altre date, da Milano a Torino, da Roma a Livorno. Prodotto da Materiali Sonori Cinema, con produzione esecutiva a cura di Kiné Società Cooperativa, il film è stato realizzato grazie al sostegno della Regione Emilia-Romagna attraverso Emilia Romagna Film Commission e con il contributo del PR FESR Toscana 2021 – 2027, ed è stato dichiarato come Green Film (www.green.film). Arriva ora in sala con la distribuzione di OpenDDB, dopo l’anteprima assoluta al 21° Biografilm Festival a Bologna. Giorgio Lolli, bolognese, rivoluzionario delle onde radio, è uno dei nomi più famosi in Africa: un lasciapassare, un volto e una figura riconosciuta da tantissimi ragazzi di ieri, oggi professionisti o appassionati delle radiocomunicazioni, attivisti per la libera informazione. Negli ultimi quarant’anni, infatti, ha dato vita a oltre 500 emittenti nel continente africano. In Italia, lo conoscono - ancora - in pochi: “Radio Solaire” racconta la sua storia e quella delle comunità che, grazie alle sue radio, hanno trovato voce, identità e libertà. Il documentario è un viaggio che parte da Bologna e attraversa l’Africa subsahariana, seguendo le onde radio come filo conduttore di riscatto, identità e libertà, e che restituisce per la prima volta in forma cinematografica la portata dell’impresa politica e umana di Giorgio Lolli. Grazie a un’intuizione tanto semplice quanto rivoluzionaria – utilizzare piccole tecnologie a basso costo e alla portata di tutti come i trasmettitori a bassa potenza – Lolli è il primo a installare radio FM in Africa, dal Togo al Mali, dal Senegal al Burkina Faso fino alle comunità più isolate.

È anche grazie al suo lavoro che le “rural radio” si diffondono in buona parte del continente africano, diventando strumenti fondamentali per l’alfabetizzazione e il libero scambio di idee e pensieri. Ma Giorgio Lolli non è stato solo un tecnico, nei quarant’anni passati in Africa, riesce anche a fondare scuole gratuite per radiotecnici, formando generazioni di giovani che oggi gestiscono le proprie emittenti in autonomia. (Jacopo Storni)

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00:00Non ho mai pensato nella mia vita di andare in Africa e passare nel gran parte, 40 anni.
00:11Sono un bel po', non è poco.
00:14Se ti occupi di vadi in Africa, alla terza ricerca che hai fatto bene, scopri la figura di Giorgio,
00:20scopri la figura di questo italiano che va là e le radio le fa.
00:23E poi leggi i numeri, due, trecento, quattrocento, cinquecento stazioni radio.
00:28Sembra qualcosa di mitologico.
00:32Ci persone come Giorgio hanno permesso di vedere che la tecnica è accessibile.
00:38C'è a causa di lui che ho amato la radio.
00:41La gente che abitava lì dice adesso abbiamo tutto.
00:44C'era un posto per tirare sull'acqua, non c'era la strada, non c'era la madonna, ma adesso abbiamo tutto.
00:50Pensate cosa vuole dire avere la radio.
00:58E' un progetto di vera cooperazione allo sviluppo.
01:11E' questo lo sviluppo, dare dei mezzi e farli camminare autonomamente.
01:16La radio è stata la mia rivoluzione.
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