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  • 1 giorno fa
Trascrizione
00:00in termini etici e politici.
00:04In questa visione comune, e faccio riferimento al terzo punto,
00:08rientra anche la Convenzione di Palermo,
00:12una convenzione che vide anche una forte volontà dell'Italia,
00:17che aveva attraversato momenti di poter l'aggressione
00:21da parte della criminalità organizzata.
00:25Restano impressi nella memoria collettiva,
00:27tra gli altri, i sanguinosi attentati del 1992,
00:33che costarono la vita a Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e Paolo Borsellino,
00:40e insieme a loro ai valorosi e coraggiosi agenti delle loro scorte.
00:47Falcone e Borsellino, che ho avuto il privilegio di conoscere e sovente frequentare,
00:52avevano inferto alla mafia colpi di grande efficacia e di successo,
00:59disvelandone percorsi finanziari, collegamenti, debolezza sociale.
01:05Era l'inizio di una stagione connotata da nuove tecniche investigative,
01:10esemplificativo il metodo del sequestro e utilizzo a fini sociali
01:15delle ingenti risorse della criminalità organizzata.
01:19Quegli attentati furono l'atto finale di una mafia tracotante
01:25che si riteneva capace di sfidare lo Stato e ne fu invece sconfitta.
01:32Il crimine organizzato può essere vinto a patto che le istituzioni
01:37e le varie articolazioni della società si riconoscono nei doveri condivisi
01:42di civica responsabilità.
01:46È vero nei contesti nazionali ed è vero a livello solo nazionale.
01:52Del resto, come si potrebbe pensare o pretendere di combattere
01:57in modo diverso e con successo attività criminali transnazionali?
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