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  • 2 giorni fa
Trascrizione
00:00Il futuro è una terra straniera, oltre che una delle grandi mitologie del nostro tempo
00:09incatenata a un presente digitale eterno.
00:11Ed è già a suo modo commovente che la mostra che celebra i 30 anni della Fondazione Sandretto
00:16Rere Baudengo di Torino sia intitolata News from the Near Future.
00:20Ma la cosa prende ancora più senso, dato che Patrizia Sandretto è una delle figure
00:24che hanno costruito il modo di pensare il contemporaneo in Italia, anticipando spesso
00:28nei suoi progetti quello che a posteriori abbiamo capito che sarebbe stato il futuro.
00:52Dalla collezione al museo e poi al modo in cui possiamo pensare l'arte oggi, questo è accaduto
00:57nei tre decenni di storia della Fondazione, non tutto ciò che è passato negli spazi di
01:00via Modana è stato necessariamente indimenticabile, ma gran parte di quello che oggi consideriamo
01:05indimenticabile è in qualche modo passato anche di lì.
01:16E per capirlo basta leggere alcuni dei nomi degli artisti presenti nella mostra, che si articola
01:21su due sedi in Fondazione e al Mauto.
01:23Maurizio Cattelani, Alberto Garutti, Ed Atkins, Giulia Cenci, Arthur Jeffa, Simon Lee, Sara Lucas,
01:29Filippa Renault, Berlinde de Bruyckera, Tino Segal, Cindy Sherman, Rudolf Stingel, Fiona Tan,
01:35Wolfgang Tillmans, Rosemary Trockel, Linette Iadon Boaci nella prima esposizione.
01:39E poi al museo dell'automobile è il turno di Matthew Barney, Vanessa Bickhoft, Thomas Demand,
01:44Fisilen Weiss, Claire Fontaine, Mona Atum, Thomas Hirschhorn, Demian Hurst, Mike Kelly,
01:49Ragnar Kjartansson, Barbara Kruger, Sharon Lockhart, Goshka Makuga, Sandra Mujinga,
01:54Shirin Neshat, Paul Pfeiffer, Paola Pivi, Jeff Wall, Rachel Whitehead.
01:59È vero, gli elenchi in fondo lasciano il tempo che trovano, ma il punto è proprio che
02:02in questo caso rappresentano invece il senso della portata dell'operazione, tutto ciò
02:07che una volta era futuro e adesso è diventato la nostra storia, il nostro stesso modo di pensare
02:12le opere d'arte e il loro esserci.
02:14Il futuro è una terra straniera, dicevamo, soprattutto perché l'ipercapitalismo contemporaneo
02:31lo ha divorato prima che ne potessimo fare esperienza, lasciandoci un vuoto nel quale
02:35gli artisti hanno saputo entrare e usare questa mancanza per creare un'alternativa, anche attraverso
02:41il damma di un piccolo scoriattolo suicida o una stanza buia dove appaiono frammenti
02:45di memorie evanescenti che, possiamo liberamente sperare, siano anche ricordi del domani, perché
02:51l'arte, come mi ha detto una volta Alberto Garutti, infonde un precipitare vorticosamente
02:56verso l'alto. Ecco, proprio così.
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