00:00Non so quando è che mi sono distratta e per cui il femminismo ha preso un'altra piega, non trovo niente di femminista nell'insultare persone e soprattutto io mi chiedo, non posso condividere per quanto io sia cresciuta in un ambiente femminile di donne che si sono sempre rimboccate le maniche e naturalmente mi hanno passato l'idea in indipendenza di una possibilità di essere alla pari con tutto il mondo.
00:27Ho sempre definito mia madre una femminista gentile perché mi dava i libri, perché mi spiegava, mi parlava perché è stato un esempio insieme alle sue sorelle, quindi non posso definire, non rientra nella mia educazione proprio comprendere come possa essere ideologico riunirsi ed insultare persone a prescindere anche da quello che sono, da quello che fanno, da quello che professano.
00:53Diciamo che questo è un tempo molto violento e soprattutto io non so dove si trovi, io non ce l'avrei il tempo di stare a insultare, non ce l'ho il tempo di stare lì a parlare male.
01:05Cioè non ce l'ho, anche quello mi affascina come si possa, così, riunirsi e augurare morte non ci arrivo, non credo che ci sia nulla di femminista in questo, ecco.
01:22E' un esempio che andrebbe un attimino raddrizzato, ma andrebbe spiegato anche ai giovanissimi cos'era il femminismo degli anni 70, come si è evoluto, cosa è diventato.
01:34Questi sono episodi, secondo me, che derivano anche da come viviamo il social, da come ci permettiamo i giudizi, i commenti, da questa esigenza enorme di giudicare, di parlare, di dire, di decidere chi è buono e chi è cattivo.
01:50Insomma manca tanto l'empatia, manca la solidarietà, l'abbiamo visto, non è che lo debba dire io.
01:56Se ci recuperassimo un po' come esseri umani sarebbe un bene innanzitutto per noi stessi, poi anche per gli altri, per far andare le cose un po' meglio, perché è evidente che le cose bene non vanno.
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