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  • 4 giorni fa
Trascrizione
00:00Iaiori Kusama è una delle artiste più note al mondo oggi e le sue mostre registrano sempre
00:08grande affluenza di pubblico. Non fa eccezione in questo senso anche l'imponente retrospettiva
00:13che le dedica alla Fondazione Baylor di Basilea, organizzata in stretta collaborazione con
00:17l'artista giapponese e il suo studio. Un percorso che parte dagli acquarelli dei dipinti
00:21giovanili degli anni 50, opere poco note al grande pubblico realizzate a Matsumoto, città
00:26Natale di Kusama, che offrono un punto di partenza interessante per quello che accadrà dopo
00:30nel suo lavoro. La mostra alla Baylor, che si conferma per la bellezza della struttura e
00:34la portata dei progetti, uno dei musei più rilevanti d'Europa, attraversa 70 anni di arte e mostra
00:39come la pratica di Iaiori Kusama abbia preso moltissime forme diverse, pittura, disegno,
00:43scultura, installazione, performance, collage, moda, cinema e anche letteratura. Nell'immaginario
00:49collettivo ci sono ovviamente le sue celebre zucche, i suoi puntini, oltre alle memorabili
00:52Infinity Room, che sono tutti punti centrali nella storia dell'artista. Ma il tema, che
00:57l'esposizione curata da Muna McQuarr con Charlotte Sarazen mette in luce, è che accanto a questi
01:01lavori c'è molto altro, c'è una pratica per molti versi unica, c'è una vita complessa
01:05affrontata attraverso l'arte senza retorica e con la consapevolezza di opere, che hanno
01:10costruito la loro rilevanza nel tempo. Molto interessante in questo senso, anche per la bellezza
01:15dell'allestimento, le sale dedicate ai video, che ripercorrono le performance di Kusama, di
01:19una contemporaneità costante. Insomma, visitando la mostra si ha la possibilità anche di capire
01:24che tutti gli elementi che oggi generano stupore, meraviglia e, diciamolo, pure felicità
01:28nello spettatore, sono, oltre che una cifra estetica di Kusama, la rappresentazione di un
01:32continuo confronto con la vita e la morte, con la dimensione trascendentale e con un desiderio
01:36complesso di annullamento di sé. Ed è importante ricordare che è anche di questo che si sta
01:41parlando, mentre ci si fotografa per Instagram dentro la stanza specchiata senza fine, oppure nel
01:46sorprendente labirinto di gonfiabili allestito nel piano interato del museo, una sorta di grande
01:51universo di puntini che si continua a espandere, fondamentalmente indifferente alla presenza
01:56umana. Esposti si trovano anche dipinti recentissimi di Yayoi Kusama, che oggi ha 96 anni e vive a
02:02Tokyo, realizzati nel 2025, una testimonianza di una vena creativa che non si ferma e di cui,
02:07alla Fondazione Bayler, si può continuare a fare esperienza con profondità e, naturalmente,
02:12anche con gioia.
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