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  • 1 giorno fa
Un semplice conto non pagato si sarebbe trasformato in un gesto criminale. È questa la ricostruzione degli inquirenti sul caso del ristorante “Nonna” di Ostia, colpito da una molotov lo scorso luglio. L’attentatore, un 37enne romano, è stato arrestato dopo mesi di indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia. Secondo quanto emerso, l’uomo avrebbe avuto un acceso diverbio con i gestori del locale per una cena mai saldata, e qualche settimana dopo avrebbe deciso di vendicarsi lanciando un ordigno artigianale contro la vetrina del ristorante. Già pochi giorni prima, un’altra molotov era stata trovata sotto un’auto parcheggiata davanti al locale. Gli agenti del X Distretto Lido e della Squadra Mobile hanno raccolto prove decisive, inclusa la testimonianza di alcuni passanti e la tracciatura di un’auto risultata di sua proprietà. L’arresto è scattato nel corso di un’operazione su vasta scala con oltre cento agenti, unità cinofile, droni ed elicotteri. Oltre alla misura cautelare per minacce aggravate e detenzione di esplosivi, sono state effettuate decine di perquisizioni in tutta la zona, in un contesto dove la microcriminalità e lo spaccio cercano di rioccupare spazi lasciati liberi dai vecchi clan.

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