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  • 5 settimane fa
Trascrizione
00:00Alla festa del cinema di Roma, il giorno di Jafar Panahi, il grande regista iraniano,
00:21presenta al pubblico il suo nuovo film, un semplice incidente che ha ottenuto la palma
00:26d'oro quest'anno a Cannes e che dal 6 novembre sarà nei cinema italiani. La festa quest'anno
00:31ha segnato a Panahi il premio alla carriera che gli verrà consegnato da Giuseppe Tornatore,
00:36mentre domani l'autore del palloncino bianco, Il cerchio, Gli orsi non esistono e Taxi Teheran
00:42terrà una masterclass. Panahi ha realizzato un semplice incidente dopo essere uscito dalla
00:48prigione di Evin, dove è stato recluso dal luglio 2022 al febbraio 2023. Il film è un omaggio
00:54ai tanti detenuti vittime della repressione del regime iraniano. Nella sua storia alcune
00:59persone uscite dal carcere dove sono state vittime di atroci torture si imbattono per
01:04caso nel loro ex aguzzino. Piano piano si capisce che in qualche modo tutti quanti sono solo
01:10vittime del regime. Il periodo che ho passato in carcere mi ha influenzato moltissimo. Ho
01:19conosciuto persone che hanno un dolore in comune e si aiutano a vicenda per far superare quel
01:24periodo con minor sofferenza. Io faccio cinema sociale però, non divido le persone in buoni
01:29e cattivi come spesso fanno i film politici. Per me qui ci sono esseri umani vittime di
01:34una struttura più grande, difettosa e incompetente. Alla domanda su cosa sia cambiato oggi nel suo
01:41paese dopo gli attacchi di Israele del giugno scorso e l'indebolimento del regime, Panahi ha
01:46risposto. Il movimento donna, vita e libertà ha sconvolto la storia della Repubblica Islamica,
01:56ha creato un prima e un dopo. C'è la consapevolezza di un'azione collettiva, resta il fatto che i
02:02regimi totalitari nei momenti di crisi hanno un pretesto per reprimere, per garantirsi la
02:06sopravvivenza. La guerra dei 12 giorni ha dato alla Repubblica Islamica questo pretesto. C'era in
02:12corso uno sciopero nazionale dei camionisti in quel momento, per esempio, e gli scioperi
02:16con la guerra sono stati fermati e purtroppo la repressione e i condanni a morte sono aumentate
02:22con il pretesto della crisi bellica.
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