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  • 21 ore fa
All'interno dei Grandi magazzini (G.M.) si intrecciano vari personaggi e storie.[1]

Evaristo Mazzetti è un addetto alle pulizie dei Grandi magazzini. Per fare un favore al collega De Rossi accetta di sostituirlo nelle mansioni lavorative, non sapendo che egli deve 30 milioni di lire ad uno strozzino di nome Puccio e che in realtà il ragazzo è il figlio dell'ingegner Gruber, proprietario dei G.M. Nell'arco della giornata Evaristo riceve due volte la visita dell'esattore mandato a riscuotere il debito: questi, ad ogni apparizione, gli provoca svariate fratture alle ossa. Il caso poi vuole che Helèna, moglie del dottor Umberto Anzellotti capo del personale, abbia scoperto che il giovane Gruber lavora sotto falso nome in qualità di commesso al reparto sanitari. Rivelata la cosa al marito, la donna lo induce a credere che il rampollo sia proprio Mazzetti; così tra un invito a pranzo ed un tentativo di seduzione da parte della signora, si combina un incontro col vero padre di Evaristo. L'arrivo a sorpresa dell'ingegner Gruber porta ad altri equivoci che causano il licenziamento dell'uomo. Sopraggiunge infine De Rossi, che nel frattempo ha saldato il debito di gioco, rivelando ai Mazzetti la sua vera identità e promettendo all'amico l'immediato reintegro. Evaristo però lo manda a quel paese, stravolto fisicamente e moralmente dalle vicissitudini della giornata.

Il direttore dei G.M., dispotico e concentrato sempre e solo sul lavoro, dopo aver trattato con freddezza per tutto il giorno la sua segretaria, la signorina Romano, a fine turno si ravvede invitando la donna prima a cena e poi a casa sua.

Corrado Minozzi è il capo della sorveglianza ai Grandi Magazzini. Richiamato all'ordine dal principale per negligenza, promette che non si farà più scappare un ladro, ma nel corso della giornata prima si fa fregare sotto gli occhi una bicicletta da un taccheggiatore, poi una radio, un abito femminile e per concludere si lascia gabbare da una coppia che fa incetta di carrelli. Infine sorprende la moglie e crede stia rubando un foulard. Presso l'ufficio del direttore la verità viene a galla: l'articolo era stato regalato da lui stesso alla consorte. Dopo aver appurato che la merce proveniva da una bancarella anziché dai Grandi Magazzini, la donna va su tutte le furie ed esce di scena inveendo contro il marito.

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