"Il contributo pubblico deve essere considerato un investimento, non un atto assistenziale. Gli enti che ricevono sostegno devono aggiungere valore e prospettiva. Il vero tema non è tanto avere più risorse, ma spenderle meglio.” Così Gianmarco Mazzi, sottosegretario di Stato alla cultura, intervenuto alla presentazione del rapporto Aiam 2024 sulle attività musicali in Italia e all’estero presso il Ministero della Cultura a Roma.
00:00I numeri che loro oggi hanno dato che mostrano un settore molto vitale, ricordo che IAM è un'associazione che raggruppa 249 realtà, hanno dato dei risultati importanti che sono anche frutto della collaborazione che noi abbiamo con queste e dei fondi che eroghiamo attraverso il fondo dello spettacolo.
00:26Loro hanno commentato un testo che noi abbiamo preparato che è il cosiddetto codice dello spettacolo, condividiamo molte delle riflessioni che loro hanno fatto, quindi rispondiamo positivamente.
00:40Ce n'è una su tutte che è quella secondo cui è sicuramente un'osservazione giusta, il contributo pubblico deve essere visto come un investimento, cioè noi dobbiamo abituarci a considerare il contributo pubblico un investimento
00:56su cui poi i vari destinatari devono aggiungere una parte del lavoro, non può essere soltanto assistenzialismo perché altrimenti significherebbe sostenere solo rami secchi che poi non hanno neanche una prospettiva futura.
01:11Noi adesso stiamo lavorando, la legge di bilancio è in lavorazione e come fanno tutti i ministeri siamo anche noi tra quelli che chiediamo più risorse, ma il problema vero che esiste in Italia non è di avere maggiori risorse,
01:26di spendere meglio quelle che si hanno perché negli anni passati non sono state spese bene.
01:31Io nella mia testa provenendo poi da questo mondo, dal mondo della musica, dello spettacolo, so dove si va a vedere per capire se un ente, una realtà sta lavorando bene
01:45e è quello che per me è importante, l'indice di produttività e poi ovviamente anche il peso occupazionale che una determinata realtà del mondo dello spettacolo occupa, questo è evidente.
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