I DIVI PIÙ ATTESI della Festa del Cinema di Roma 2025 (15 - 26 ottobre) sono senza dubbio loro: Daniel Day-Lewis e Robert De Niro. Due superstar da 15 nomination e 4 Oscar in totale (3 per l'inglese e uno per l'americano) che arrivano al festival per incontrare i ragazzi di Alice nella città, la sezione young della rassegna. Il primo presenterà Anemone, diretto dal figlio Ronan. Il secondo, arriverà a festival finito: leggete... Un vero evento, l'arrivo dell'attore britannico che 8 anni fa aveva annunciato il suo ritiro (definitivo, doveva essere, stavolta) dalla recitazione. Al grandissimo attore britannico, tre volte premio Oscar, verrà consegnato un premio alla carriera, dopo la masterclass che terrà insieme al figlio. Robert De Niro arriverà a Roma il 6 e 7 novembre, invece, per Fuori sala, il format ideato sempre da Alice nella città che si svolge per un mese in vari luoghi di Roma. In concorso ad Alice quest'anno ci saranno 11 film e 6 saranno quelli del Panorama Italia che concorrono al Premio del pubblico. Aperta dal film indipendente Good boy di Ben Leonberg, prosegue con Per te di Alessandro Aronadio, con Edoardo Leo. Tra gli 11 film in concorso, anche La torta del Presidente, candidato iracheno all'Oscar 2026 e Caméra d'Or per la migliore opera prima al festival di Cannes. La scuola sarà uno dei temi forti di Alice della città di quest'anno, con ben sei opere: dal restauro de La scuola di Luchetti a Domani interrogo con Anna Ferzetti, a La preside con Luisa Ranieri, alla terza stagione di Un professore con Alessandro Gassman. Non mancherà naturalmente ad Alice l'attenzione ai temi del presente, come la guerra, come ha spiegato Fabia Bettini, direttrice artistica del festival insieme a Gianluca Giannelli: «Entreranno in tantissimi modi, forse il modo più significativo ed importante è un premio che noi diamo del Women Excellence Award, che diamo a Reem Al-Hajajreh, che è la presidente, candidata al Nobel per la Pace, attivista palestinese, che ha una sua associazione, Women of the Sun. Lei sarà da noi non solo per ricevere il premio ma anche per parlare di pace, e lo farà parlando dell'importanza e la forza delle madri per parlare ai propri figli, sottraendoli alla cultura dell'odio per portarli alla cultura della pace».
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