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  • 2 giorni fa
Il Prof. Giorgio Parisi, Premio Nobel per la fisica, e la scrittrice Barbara Alberti hanno inaugurato venerdì 10 ottobre la mostra dedicata dall’Accademia di Belle Arti di Roma, nell’ambito delle celebrazioni per il centenario della nascita, della scrittrice Luce D’Eramo, loro amica di lunga data: una mostra il cui percorso racconta una personalità fuori dal comune e una vita tanto intensa che si fa fatica a contenerla in un’unica biografia e in un solo secolo.

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Trascrizione
00:00professore giordio parisi chi era lucidera ma un aliena come lei stessa si definiva rispetto
00:13alla maggior parte delle persone è molto diversa perché lei aveva un enorme capacità sia di
00:20comprendere gli altri sia di appassionarci alle vicende degli altri una fortissima empatia l'ho
00:28conosciuta bene l'ho conosciuta quando si aveva l'età di 19 anni siamo andati assieme per una
00:35settimana e li siete uniti assieme a mia moglie perché lei in partivano in questo romanzo che è
00:41stato appena ripubblicato con la mia prefazione in partivano lei doveva descrivere da un paio di
00:48scene che si esplorgeranno in new york e quindi io che conoscevo bene new york siamo andati lì per
00:55vedere per farle vedere la città deviazione esprime in fisica l'errore di una misurazione
01:02lei si sentiva una donna che aveva commesso degli errori certo aveva commesso degli errori però gli
01:08errori che aveva fatto li ha pagati duramente con la propria persona lei stava a magunza quindi era
01:16scappata dai campi di concentramento e stava in quella germania bombardata dove ormai non c'era più
01:24controllo di quello che succedeva ci hanno stati avevano fatto una squadra di volontari per cercare
01:32di salvare le persone sotto le case lei con la squadra volontaria è andata a cercare a scavare
01:40delle persone a un certo punto un muro è caduto addosso è rimasta paralizzata a questo punto aveva
01:48una sola vita e nonostante tutto voleva spenderla come voleva lei e non farsi dominare dal muro ma
01:56infatti lei ogni anno festeggiava il fatto che le fosse caduto il muro festeggiava lo ricordava cioè
02:03che fosse dopo avvistuto alla caduta del muro mi ricordo intanto qui su queste mura in questa mostra
02:09perché ci sono le lettere perché te la senti proprio vicina anche nella nella sua spensieratezza
02:15perché lei era una grande pensatrice e un'eroina se non c'è niente da fare però di una levità lei
02:22aveva questo dono divino dello humor infatti ho trovato delle pagine bellissime dove lei parla di
02:28san francesco che è il santo del sorriso e lei pure aveva questa questa leggerezza questa leggerezza
02:35proprio non aveva l'uso delle gambe ma volava il registro più importante la chiave più importante
02:42è sempre stata quella di mettersi nei panni degli altri cioè di vedere di guardare come e questo
02:50riguarda soprattutto i nemici la tendenza del mondo moderno è di disumanizzare il nemico prima lo si
02:57deve rendere inumano lo si deve rendere una bestia così lo si può ammazzare senza complessi di colpa
03:02allora questi abbiamo un'immagine paradossale e quasi grottesca del nemico Hitler era un pazzo
03:09furioso Stalin e così via e così ci sentiamo vaccinati cioè a noi non può mai capitare una
03:16cosa così grottesca così paradossale invece mia madre quello che insisteva sempre era mettiti al posto loro
03:23loro
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