00:00La storia di Dennis e Bergamini, così chiamiamo un po' il produttore con lo sport.
00:05Quando tu scegli di raccontare questa storia penso proprio all'importanza anche della parola scelta
00:11e in questo caso mi arriva un po' al suo destino, nel senso che lui sceglierà cos'è il fatto più volte, no?
00:17Che a prima volta, quando viene chiamato, quindi per lui grandissima opportunità,
00:21la famosa scelta che può cambiare la vita, la carriera, perché poi lui inizierà a fare comunque una,
00:27anche se è più breve, comunque grande carriera, sfiorando la Serie A.
00:32E la seconda volta, lui sceglie di rimanere lì, perché nel frattempo è arrivato l'interesse da parte del Parma,
00:38che sulla carta magari poteva anche essere una situazione migliore,
00:42una situazione che magari lo avrebbe portato subito alla Serie A, ovviamente non lo può sapere,
00:48però lui sceglie di rimanere lì, sceglie di rimanere lì anche per la squadra,
00:52lei citava tutto prima, e poi è incredibile come in realtà quelle due scelte che sembravano sulla carta
00:59potessero essere straordinarie dal punto di vista sportivo, saranno poi tragiche nel suo destino, ecco.
01:08Volevo ribattire da questo tipo.
01:10Allora, è proprio una storia questa, quella di Bergaminino, io penso che io all'India ho voluto le storie sportive,
01:17perché toccano più mondi, perché lo sport è veramente un mondo che noi, secondo me, non condiamo,
01:33magari tu sì, perché lo rendi infiguiti tutti i giorni, per cui mi rendi questa accettatura dell'assurdità,
01:39però noi ci immaginiamo cose, secondo me, non corrispondono proprio al mondo reale dello sportivo,
01:45che per carità ha fatto di successo, ha fatto di tanti sogni, ha fatto di sicurezza economica,
01:50ha fatto anche di tanti sacrifici, soprattutto da noi.
01:54Questi sono ragazzi che non c'hanno fatto nient'altro dai 11-12 anni fino alla fine carriera,
02:01e si ritrovavano all'improvviso a 32-32 anni che si svegliano in un mondo bello.
02:07Ho sempre solo fatto quella cosa, anche solo nonni, sbordi psicologici.
02:12La figura di Dennis Pertamini è una figura tragica, io non la conoscevo questa storia prima di dire,
02:20raccontarla, non conosco mai le storie che è in circa 48 anni, però le conosco molto poco.
02:27Sì, lui fa questa scelta di restare Cosenza, perché Cosenza si è creato questo gruppo molto bello che nel 1988
02:36passa da C alla B e la città esplode, la città festeggia, perché veramente poi queste piccole realtà,
02:44soprattutto nel sud, le squadre sono più di scatto, anche solo la promozione del B diventa qualcosa di storico
02:53di cui ancora oggi la Cosenza parla, la promozione del B del 1988, non ciò che... no?
02:59Però per loro è la loro Champions League, è tutta una questione di punti di vista, di prospettive.
03:05E questo ragazzo sceglie di restare questa squadra per le due motivi anche di opportunità,
03:14perché andare a Parma avrebbe compostato magari anche a giocare meno, mentre invece Cosenza
03:20comunque lo conosceva, non sapeva chi era, e poi c'era questo bellissimo gruppo con Padovano,
03:27anche con cui avevano quasi schierato dall'anno successivo alla qualificazione di Serie A,
03:32non erano riusciti a passare per una possibilità di finanza reti, ma erano arrivati al quarto posto a par merito.
03:39E questa scelta, come dicevi tu, li considera cara, perché nel frattempo la sua vita privata
03:46aveva preso una piega molto strana con la sua ex fidanzata Isabel Internò,
03:51la ragazza a cui si era frequentata da quando era arrivata a Cosenza nel 1985, non si vedeva praticamente più,
03:59avevano, come dire, qualche incontro sporadico, ma non era più una vera storia,
04:04lui aveva conosciuto, lui aveva avuto un sacco di storie, di finanziate, di avventure,
04:11era un bel ragazzo, era ricco, era il cacciatore, era il simbolo di Cosenza Carci,
04:17per cui insomma tutto quello che questo comporta, invece tutto, però succede,
04:23e questo è il motivo per cui mi sono appassionato a questa storia,
04:26quindi c'è sempre quei dettagli che ti fanno appassionare, che ti fanno dire
04:30ah, ok, adesso mi diventa interessante, e cioè questa squadra che con tutte le squadre
04:41all'epoca facevano il ritiro, e fanno ancora il ritiro, perché tu non hai partito in casa?
04:47Non è più obbligatorio, nel senso che poi decide, non dice che dà, però in base esistente.
04:52Ok, però prima si faceva il trassi, penso molto più che adesso, il ritiro pre partita in casa,
05:02alcuni in Messina, in cui tutti i giocatori andavano, si trasformivano a 500 metri dal mio appartamento
05:10al motelagic, per motelagic, no, i motelagic di anni Ottata erano ritrovati dappertutto,
05:17in Cosenza la squadra va al cinema, e c'era anche questo andare al cinema,
05:23anche questo mondo che non esiste più, adesso sono tutti lì con il telefono, con i social,
05:28invece prima i giocatori facevano delle cose socializzabili, stavano insieme, facevano gruppo,
05:34e poi allo provviso, ecco qui questo qua, lascia il cinema, da nulla, e il culpare morto
05:44tre ore dopo, dall'altra parte della Calabria, su una pezzola di grande altezza di una pezzola di sostri,
05:51in mezzo a un'unica cosa, cioè questa pezzola di sostri si trovava in un punto dove ancora oggi si va,
05:58non c'è una casa, non c'è una luce, c'è il mare da un lato, le colline dall'altro,
06:03e a una certa ora c'è un buio che non ti vedi le scarpe.
06:09C'è anche il nome, vero? Il coro d'ombra? Il coro d'ombra, sì, perché è proprio un punto buio della strada, del tempo,
06:22perché gli lascia il cinema, va a prendere la sua ex finanzata con la quale lo stava più insieme, da nulla, con la sua Maserati,
06:30il figlio, va a prendere questa ragazza, si dirige verso un esempio costurico, che ha un quarto di macchia,
06:36ma che uno dice qua, uno al quarto non è tantissimo.
06:39Io poi l'ho voluta fare quella strada, più volte per sentire il peso di quel viaggio, è il punto, uno al quarto.
06:46Tra l'altro arriva anche su un autostrada, ma comunque su strade statali, cioè comunque camion, non è una roba...
06:54arriva allo spulco, lo fermano i carabinieri, perché stavano cessando una macchina che aveva, che era stato due volte con una rapina,
07:02lui insiste per essere identificato, che è una cosa che, attenzialmente, un uomo fa, perché se ti fermano i carabinieri,
07:09anche se non hai fatto nulla, non hai voglia che ti tenga un inquinino, meno ti controlla, meglio è.
07:15E poi a un certo punto te lo vedo, ecco che è morto, un'ora e mezza dopo, ecco che è morto sotto la roba di un camion.
07:24E' tutto strada, e non trova niente, e non ne c'è nulla. E la cosa che mi ha affascinato è che il sapere che gli ultimi a vederlo vivo
07:37sono state quattro persone, un carabiniere e tre passanti, che hanno visto un freer di lui, o con la patente in mano,
07:49e questa c'era l'autostop, o che si sbracciava in mezzo alla strada, o che passeggiava e poi si è lanciato sotto il camion.
08:00Ma sono tre immagini che non possono stare insieme nella stessa relazione.
08:05Unite dalla solità.
08:07Non c'è nessun filo rosso che li può collegare.
08:11E' come se tu avessi tre pezzi di un puzzle, ma sono troppo grossi per stare l'uno con l'altro.
08:20Cioè non ci stanno, eppure fanno parte della stessa storia, quindi è un paradosso che si crea.
08:25Ed è questa la cosa che mi ha affascinato tantissimo in questa storia.
08:29Cioè appunto le scelte misteriose di questo ragazzo che sceglie di non spiegare a nessuno questa cosa,
08:35di non dire per dove sta andato.
08:37Sceglie di non condividere uno stato d'animo in pena,
08:41per cui quell'ultimo giorno lo avevano visto agitato, lo avevano visto strano.
08:47Sceglie di andare in una macchina a prendere la ex,
08:52a attraversare la grappia, perché, con chi, a fare cosa.
08:56E sono tutte scelte su cui è possibile,
09:01cioè sulle quali puoi solo dibattere, ma non hai nessuna certezza.
09:07Ed è una storia appunto misteriosa ed è questo mistero, l'elemento mistero all'interno di una storia
09:13è sempre un po' un tesoro, perché è quello che fa la magnete, no?
09:18Che attira le persone, il mistero, il mistero dietro a un destino,
09:25che mi hanno fatto proprio innamorare di questo caso,
09:29di cui abbiamo parlato a lungo, tutti i giorni, ma secondo te cosa ha fatto, no?
09:33Un dibattito tra di noi.
09:35No, no, perché allora lui si è uscito, è andato fino a Libano,
09:38allora perché poi dopo, e perché non ha fatto questo?
09:41Perché lei allora ha detto questo?
09:43Ed ero un continuo dibattere, discutere di cose inutili,
09:46perché ci saremmo comunque sempre girati intorno.
09:49Era una circomballazione attorno alla verità,
09:52ma non c'era nessuna strada che portava lì, perché gli elementi erano quelli.
09:56L'unica strada era la scienza, la scienza che a un certo punto dice,
10:00no, fermi, questo non si è buttato sotto il camion,
10:03non si è buttato da qui ed è stato ritrovato qui,
10:07il suo corpo non presenta tutta una serie di lesioni,
10:11per cui è molto probabile che sia stato ucciso.
10:13E allora quella diventa una verità,
10:15una verità che è stata costruita dopo, ricostruita dopo,
10:19sulla base, alla fine, di un percorso molto lungo,
10:22che è il percorso della giustizia in generale,
10:25del mondo, ma soprattutto l'Italia,
10:27la diventa esasperata,
10:28cioè nel caso che dura 35 anni per una follia, se ci pensi,
10:33perché una follia è una storia come così a lungo,
10:36e quindi questa storia, che è una storia del 1989,
10:40quindi appartiene a un passato quasi remoto ormai,
10:43per noi non c'è questo mestiere,
10:44perché il 1989 è quasi da raccontare,
10:47per quanto è lontano il tempo,
10:49sai, più mai indietro e meno testimoni ci sono,
10:52meno video, meno materiale,
10:55più immagini, eccetera.
10:57Per quanto in questa storia in data c'erano che immagini,
10:59sono stati più fortunati che in altre.
11:02In Elisa Claps, che avviene quattro anni dopo,
11:04non c'era un audio di Elisa Claps,
11:08c'era solo un video dove lei compare velocissimamente,
11:11ma non c'è nient'altro.
11:12e quindi mi sono perso a parlare,
11:17scusate.
11:18Grazie.
11:19Grazie.