STRASBURGO (FRANCIA) - "Lo stato di diritto in Ungheria non è più un problema, poiché anche la Commissione europea ha mantenuto aperti i procedimenti solo su altre questioni, ma non sulla giustizia. Nonostante un margine risicato, oggi si è scelto diversamente. È evidente che nel momento in cui non è stata revocata l'immunità, non c'è motivo di andare a processo nemmeno in Italia". Lo ha detto il capodelegazione di Fratelli d'Italia, Carlo Fidanza, a margine della votazione con la quale il Parlamento europeo ha confermato l'immunità ad Ilaria Salis.
00:00Lo Stato di diritto in Ungheria è stato ampiamente superato come problema perché sapete che anche la Commissione europea ha mantenuto i procedimenti aperti sull'Ungheria per quanto riguarda le questioni LGBT ma non per quanto riguarda la riforma della giustizia.
00:14Quindi noi rispettiamo la sovranità dello Stato ungherese e il suo sistema giudiziario, avrebbe dovuto farlo anche la Salis, avrebbe dovuto farlo anche il Parlamento europeo nel suo complesso. Questo purtroppo non è stato così e il voto ha parlato anche se con un margine assolutamente risicato.
00:33Per quanto riguarda questa richiesta evidentemente è un gioco, un artificio retorico direi perché è ovvio che nel momento in cui non è stata revocata l'immunità non c'è motivo di andare a processo nemmeno in Italia.
00:48Lo dice adesso nel momento in cui il processo non ci sarà e di conseguenza evidentemente è una richiesta che non ha alcun tipo di senso, avrebbe potuto rinunciare all'immunità e farsi processare.
00:59Invece così non è accaduto, ha richiesto di essere difesa nella sua immunità qui e quindi evidentemente gode legittimamente dal suo punto di vista di questo risultato.
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