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  • 2 giorni fa
Trascrizione
00:00E torniamo così al punto di partenza. Le regole, la forza del diritto, in Ucraina,
00:06in Medio Oriente, in ogni scenario nel quale la guerra domina e la ragione sembra persa.
00:13Non si scappa, colleghi, dalla domanda più importante, che è la ragione per la quale
00:17siamo tutti qui insieme oggi. L'architettura delle Nazioni Unite che abbiamo costruito
00:23ottant'anni fa è all'altezza delle sfide che la nostra epoca ci impone oggi. Non lo
00:28è. E il multilateralismo, dialogo, la diplomazia, senza istituzioni che funzionano come dovrebbero,
00:36sono parole vuote. Dobbiamo riconoscere i nostri limiti. Dobbiamo riconoscere che è necessaria
00:42e urgente una riforma profonda delle Nazioni Unite. Una riforma non ideologica, ma pragmatica
00:48e realista, che rispetti la sovranità delle Nazioni, che apra soluzioni condivise. Abbiamo
00:54bisogno di un'istituzione agile, efficiente, in grado di rispondere velocemente alle crisi,
00:59trasparente nella missione, trasparente nei costi, capace di ridurre al minimo la burocrazia,
01:04gli sprechi, le duplicazioni. Il palazzo di vetro deve essere anche una casa di vetro.
01:10La riforma che ha in mente l'Italia, a partire dal Consiglio di Sicurezza, deve rispettare
01:14i principi di uguaglianza, democraticità, rappresentatività, responsabilità. Non servono nuove
01:21gerarchie, non servono nuovi seggi permanenti, semplicemente perché non risolverebbero la
01:26paralisi decisionale che ha minato la credibilità di questa istituzione. Siamo aperti a discutere
01:32la riforma senza alcun pregiudizio, anche in forza delle proposte che sono state avanzate
01:37dal gruppo Uniting for Consensus, ma vogliamo una riforma che serva a rappresentare meglio
01:42tutti, non a rappresentare di più alcuni.
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