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  • 6 weeks ago

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00:00I milanessi ci hanno dato un coniglio e i napoletani l'hanno rivestito da leone!
00:05Viva Altafini!
00:07José!
00:12Notte dei tempi, ma fascino della storia.
00:15Sessant'anni fa non si parlava d'altro.
00:18Si parlava solo del grande José Altafini,
00:21il due volte campione del mondo con il Brasile,
00:24quello che, secondo alcune opinioni, tirava indietro la gamba nel Milan.
00:28Almeno secondo il parere, se vero, del vate rossonero Gipuviani,
00:34che glielo diceva anche in faccia, ad intervalli regolari,
00:37fino a che Altafini, nel cuore del 1965, si stancò
00:42e decise di andare al Napoli per la gioia, come abbiamo sentito,
00:47degli stessi tifosi napoletani.
00:49Viani e Altafini, come Coppi e Bartali,
00:52o forse, per stare ad oggi, come Conte e Allegri.
00:56Allegri e Conte sono due collaudati marpioni della panchina.
01:01Hanno accumulato ciascuno con le proprie caratteristiche,
01:04grandi esperienze, grandi successi
01:07e, soprattutto, la qualifica di allenatori vincenti.
01:11La prima volta che si incrociarono dalle parti di San Siro
01:14fu in occasione del famoso gol non gol di Montari
01:18e mal li rincolse allo stesso Max,
01:22perché poi sembrava diretto conquistare il secondo scudetto consecutivo con il Milan,
01:27ma invece Conte lo bruciò sotto lo striscione del traguardo.
01:31Da allora hanno continuato a scandire, in qualche modo,
01:36la loro professione, soprattutto la loro carriera,
01:39inseguendosi e, soprattutto, guardandosi molto nelle decisioni più importanti.
01:48Allegri fu il successore di Antonio Conte alla Juventus
01:52e, se Antonio Conte era stato quello dello scudetto dei record,
01:56Allegri, come sapete benissimo,
01:59è stato quello che ha portato per due volte la Juventus
02:02alla finale di Champions League.
02:04La prima volta con il Barcellona,
02:07la seconda volta con il Real Madrid.
02:10Erano due armate continentali
02:12e, naturalmente, non c'è assoluta vergogna
02:15nel dover registrare le due sconfitte in quelle due finali.
02:20Adesso si rincroceranno nuovamente,
02:23Allegri con la possibilità di giocare solo il campionato,
02:27che è valso da Antonio Conte l'ultimo scudetto.
02:30Antonio Conte, con la necessità
02:32di fare anche un po' di strada in Champions
02:35per dimostrare che l'Europa non è matrigna nei suoi confronti.
02:39Storia di duelli, anche quella traccheggiata dal giornalista Franco Ordine,
02:43Milan-Napoli a San Siro.
02:45Duelli come quello fra le treccine di Rudd e il PIB ed Eoro.
02:50Il calcio e i giornali avevano bisogno di quella rivalità.
02:54Erano nati per essere rivali.
02:56Uno alto e potente, l'altro basso e geniale.
02:59Ma la realtà è che la relazione fra Rudd Gullit e Diego Armando Maradona
03:05è sempre stata di stima reciproca.
03:07Con Gullit, che ha spesso espresso il suo rispetto e la sua ammirazione per Maradona,
03:11definendolo il più grande di sempre e lodandone la genialità,
03:15la leadership e la capacità di superare avversari e falli subiti
03:18in un'epoca meno protetta dagli arbitri rispetto ad oggi.
03:23Maradona stesso ha sempre ricambiato questa stima,
03:26ringraziando Gullit per le sue parole di lealtà e apprezzando il suo modo di essere.
03:32L'ex campione olandese ha sempre sottolineato la lealtà di Maradona
03:35e il rispetto dimostrato da tutti i compagni di squadra nei suoi confronti,
03:40evidenziando il segno che Diego lasciava, dentro e fuori dal campo.
03:45Il PIB ed Eoro ha sempre espresso il suo amore per il modo di giocare di Gullit
03:48e la sua ammirazione per la persona.
03:52La prima volta che si sono sfidati era il mitologico 3 gennaio 1988,
03:59con il Milan rimasto a Milanello a lavorare anche durante le feste natalizie
04:03e il grande Diego rientrato dall'Argentina poco prima della trasferta a San Siro.
04:09Ma Maradona trovò lo stesso modo di lasciare il segno,
04:13assist per Careca e Napoli in vantaggio.
04:15Un acuto di qualità, prima del grande DJ Set, rosso-nero.
04:214 a 1 per il Milan e al termine della partita Ruud Gullit è felice per la vittoria,
04:26ma senza dimenticare le difficoltà del primo quarto d'ora contro il Napoli di Maradona.
04:31Il Milan gioca una bella partita,
04:33però in primo quindici minuti è difficile per Milano perché
04:40in primo partita guarda le altre squadre
04:45e la motivazione è molto bene perché c'è un partito molto importante per tutto il campionato,
04:51anche per le altre squadre.
04:52so, a tutte le squadre c'è molta modificazione, molto.
04:58Erano gli anni quelli in cui al Milan capitava di incontrare il Napoli,
05:02come accadde nell'aprile del 1989,
05:06magari quattro giorni dopo,
05:08una grande partita al Bernabeu contro il Real Madrid in Coppa dei Campioni,
05:13quando finì 1 a 1 con il colpo di testa in tuffo di Marco Van Basten.
05:16Un argomento, quello dell'alternanza campionato-coppa-campionato,
05:22finito nelle considerazioni post partita di Mauro Tassotti,
05:26dopo uno 0 a 0 del Milan a San Siro contro il Napoli,
05:29che stava a sua volta lottando per lo scudetto, con l'Inter.
05:32C'è successo spesso, quest'anno abbiamo giocato il mercoledì di Coppa alla Domenica,
05:36abbiamo sempre fatto delle partite non belle,
05:39anche oggi è successo,
05:40anche se loro praticamente erano nella nostra stessa condizione,
05:44però noi cercavamo di creare qualcosa,
05:45di vincere la partita, mentre loro avevano più riserve,
05:48forse loro avevano dei giocatori addirittura più freschi,
05:50però loro si accontentavano dello 0 a 0
05:52ed era molto difficile per noi,
05:53visto che ci mancava un po' questa brillantezza.
05:56Erano gli anni di Arrigo Sacchi
05:58che applaudiva lo sportivissimo pubblico napoletano,
06:01ma anche gli anni in cui i tifosi partenopei
06:04identificavano proprio Arrigo
06:05come il personaggio di riferimento del Milan
06:08con cui fare polemica.
06:10Oggi Arrigo Sacchi ha un rapporto professionale
06:13di commentatore e opinionista
06:14riguardo al Napoli molto aperto e molto costruttivo,
06:18definendo spesso da parte di Arrigo
06:20la squadra partenopea come favorita per lo scudetto
06:23e lodando la bravura di Antonio Conte.
06:26Il suo giudizio è influenzato dalla storia
06:28delle sfide epiche fra i suoi Milan
06:30e il Napoli degli anni Ottanta,
06:32quelle appunto di Diego Armando Maradona.
06:34C'è anche tutto l'ideale di calcio offensivo di Sacchi.
06:38In diverse interviste e commenti,
06:40Sacchi ha dichiarato di vedere in Conte
06:42un allenatore capace di fare la differenza
06:44e di portare il Napoli ai massimi livelli,
06:46anche in prospettiva europea.
06:48Sacchi esprime sempre il desiderio di vedere
06:50una Serie A sempre più spettacolare,
06:52dove il gioco offensivo prevalga sulla difesa,
06:55un modello che il Napoli,
06:56con le giuste scelte, potrebbe incarnare.
06:58Sacchi ha spesso ricordato le battaglie scudetto
07:01fra il suo Milan e il Napoli di Maradona
07:03negli anni Ottanta,
07:04evidenziando come
07:05«Noi giocavamo, Maradona ci puniva».
07:08Quel periodo rappresenta un punto di riferimento
07:10per il calcio italiano
07:11e un'epoca di grande fascino
07:13per l'ex tecnico del Parma, del Milan e della Nazionale.
07:17Ma adesso, ascoltiamola,
07:19la voce di Arrigo arriva dopo il 3-0
07:21con cui il Milan, nel febbraio 1990,
07:25con tre colpi di testa di Daniele Massaro,
07:29Paolo Maldini e Marco Van Basten,
07:31infilava ripetutamente il Napoli
07:33di Alberto Bigon e di Maradona.
07:36Anche se questo accadeva su un terreno di San Siro
07:38non facile,
07:40quello delle zolle che si alzavano sempre
07:43nell'anno del Mondiale di Italia 90.
07:46Ma io credo, come ho detto mercoledì,
07:47che il campo possa influire,
07:50sì, ma non in maniera decisiva.
07:53Influisse invece sempre la prestazione,
07:55la volontà,
07:56il gioco di una squadra
07:59e la bravura del giocatore.
08:02Il Napoli stimolava rivalità interne
08:04anche al mondo rossonero
08:05e così, se Sacchi aveva vinto 3-0,
08:08Fabio Capello doveva e voleva fare di più.
08:11Ad esempio vincere 5-0,
08:13come accadde contro il Napoli di Ranieri
08:15nel gennaio 1992.
08:18Prima di quella partita
08:19c'erano state ben tre settimane di sosta natalizia
08:21e anche due pareggi del Milan
08:23nelle ultime tre partite del dicembre 1991,
08:27due pareggi contro Inter e Lazio
08:29da parte del Milan.
08:31C'era insomma la curiosità
08:32prima di Milan-Napoli
08:33di capire se i rossoneri
08:35nell'anno nuovo
08:35sarebbero stati in grado
08:37di tenere il passo da capolista
08:39nei primi mesi della nuova stagione.
08:42A San Siro arrivava un Napoli rinnovato.
08:44Il tessuto di quella squadra era sano
08:46nella stagione successiva
08:47avrebbe vinto 5-1 a Valencia
08:49in Coppa UEFA, ma con il primo Milan
08:51del 1992 non ci fu storia.
08:54Vittoria schiaccia sassi
08:55da parte dei rossoneri
08:56con le domande del post partita
08:58Fabio Capello
08:59tendenti a sapere
09:00cosa c'era
09:01nell'oroscopo personale
09:03di Don Fabio
09:04a inizio 1992.
09:06Di aver trovato un buon Milan
09:08che ha trovato la umiltà
09:10e la grinta dei tempi migliori
09:12e soprattutto la capacità
09:15di non cedere niente
09:16in qualsiasi momento
09:18e quando si è trovato
09:19in vantaggio
09:19ha continuato ad attaccare
09:21ha continuato a dare spettacolo
09:22a cercare risultato.
09:23Un po' tutti i campioni rossoneri
09:25in quel periodo post Maradona
09:27riuscivano a fare gol al Napoli
09:28ma capitava anche a Paolo Di Canio
09:30di segnarne
09:31con la maglia del Napoli
09:33contro il Milan.
09:34Anche se poi
09:35sarebbe arrivato
09:36un altro campione brasiliano
09:37alla Altafini
09:38dal Coniglio al Papero
09:40verrebbe da dire.
09:42Un brasiliano capace
09:43di mettersi in mostra.
09:43Il precedente più noto
09:45fra Alessandre Patto
09:47l'Altafini 2.0
09:48e il Napoli
09:49è proprio il debutto
09:50di Ale
09:51in Serie A
09:52con il Milan
09:52il 13 gennaio 2008
09:54quando l'attaccante brasiliano
09:55segnò
09:56un gol
09:57nella vittoria
09:57per 5-2
09:58contro il Napoli
09:59a San Siro
09:59segnando un esordio
10:01da sogno.
10:03Questa partita
10:03rappresenta un momento
10:04iconico
10:05della sua carriera in Italia
10:06e del suo arrivo
10:07nel calcio italiano.
10:09Tre anni dopo
10:09il livornese di Livorno
10:11Massimiliano Allegri
10:12presentava così
10:13parlando proprio di Patto
10:14la sfida scudetto
10:15del febbraio 2011
10:17fra Milano e Napoli
10:18il Napoli
10:18del livornese di San Vincenzo
10:20Walter Mazzarri.
10:22Sicuramente Patto
10:22è cresciuto molto
10:23ma è molto più sereno
10:25nel fare le cose
10:26poi i numeri
10:27sono dalla sua
10:28fa un gol
10:28ogni due partite
10:29quindi questo è molto importante.
10:31E aveva ragione Allegri
10:32il giorno dopo
10:33Milan-Napoli 3-0
10:34con Patto
10:35che gioca una grande partita
10:36e la chiude
10:36con un gol spettacolare.
10:38Alla prossima
10:38fra grandi squadre
10:40succede sempre così
10:41ad ogni nuova sfida
10:42tutto torna sempre in discussione.
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