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  • 1 settimana fa
Trascrizione
00:00Questi algoritmi in social network per loro natura polarizzano, per loro natura dividono,
00:07per loro natura costringono a schierarsi sempre, su qualsiasi cosa, ti piace la carne o ti piace
00:13l'insalata, ti piace le uova o ti piace il formaggio, ti piace la destra o ti piace la
00:19sinistra, ma la vita non è così, la vita è molto più complessa di questo e quindi
00:23l'idea e quindi l'algoritmo ha questo rischio dentro di sé, di far scomparire dal nostro
00:31orizzonte la parola pace, pensate in questo momento tragico che stiamo attraversando, si
00:37parla di tutto meno che di pace, la fregua permette di, senza annullare il conflitto, ma di parlarci
00:45e quindi di vedere l'altro non come un rappresentante di un colore, di una bandiera, di un identità,
00:53ma di vederlo come una persona e questa è una cosa che non è permessa dai social network
00:59perché i social network sono soprattutto delle grandi aziende e quindi le grandi aziende
01:03devono macinare numeri, devono creare consenso costante, devono costruire intorno a te un
01:09mondo che ha l'impressione che ti assomigli, l'algoritmo è fatto in modo che se a te piace
01:14una cosa continua a proporti quella cosa lì e quindi tu ti fai un'idea del mondo come
01:20adesso il mondo in qualche modo ti assomigliasse, ma in realtà è un trucco, perché il mondo
01:25in realtà non è solamente quello, è molto più vario e più ampio di quello lì e allora
01:30che succede? Che la parola pace scompare e quindi proprio perché è scomparsa il lavoro
01:35che si fa qui, ma il lavoro anche che io mi sento di fare anche in quella che per me è
01:41una zona di pace che è la musica e cercare di evocare questa parola che rimane la parola
01:48più rivoluzionaria che c'è in assoluto.
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