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  • 2 mesi fa
L’icona di Hollywood, scomparso oggi all’età di 89 anni, è debitrice in piccola parte alla creatività piemontese anche per quel celebre cappello Borsalino acquistato ad Alessandria negli anni ’60, dove l’attore si era presentato personalmente. A raccontarlo è lo stesso Redford davanti alle telecamere in una sequenza di Borsalino City della torinese Enrica Viola, regista che ha ricostruito la leggendaria storia del cappello Borsalino in un appassionato documentario presentato nel 2015 al Torino Film Festival, dove l'attore americano compare anche nel trailer. Eccolo qui

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Trascrizione
00:00Il cappello era gran moda, era necessità assoluta, non si poteva pensare di uscire senza il cappello.
00:30Ma è lontano dalle luci di Hollywood che questa storia ha inizio.
00:34Ho sempre fatto il cappellaio, si prende il cappello, si dà su, si informa, con roletto, la piesa, le manipole, la fisella da informare.
00:43Per me dire Borsalino voleva dire Alessandria, dire Alessandria voleva dire Borsalino. Adatto da mangiare si può dire tutta Alessandria.
00:51Nel 1888 questo stabilimento non teneva più di 500 persone, era la fabbrica più importante di Alessandria.
01:00La persona prendeva il cappello da questa parte e nasceva naturale creare proprio queste bozze, fu un intuito straordinario.
01:10Borsalino non è un cappello qualsiasi, è il cappello.
01:14Il cappello di Borsalino sono partiti da una piccola città di provincia e si sono rivisti in tutti gli specchi del mondo.
01:43Hanno attraversato guerre, trasformato sorrisi in baci e volti anonimi in personaggi affascinanti.
01:50Hanno nascosto lacrime e si sono inchinati davanti alle più belle donne del mondo.
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