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  • 6 settimane fa
VENEZIA (ITALPRESS) – Gianfranco Rosi ha ricevuto il Premio speciale della giuria alla 82ª Mostra del Cinema di Venezia per il documentario Sotto le nuvole. Sul palco, il regista ha ricordato il suo trionfo al Lido: «Dodici anni fa avevo vinto il Leone d’Oro con Sacro GRA senza aver scritto assolutamente nulla, avevo improvvisato. Adesso sono un po’ più attento a quello che devo dire e a quello che cerco di dire». Rosi ha voluto ringraziare il direttore Alberto Barbera: "Questa è la terza volta che un mio documentario è in concorso, per me è straordinario essere qui con il mondo del cinema. Io considero il documentario cinema, però è una sfida che porto avanti da tanti anni ed è un’enorme emozione ogni volta essere presente". Un pensiero anche al valore del genere: "In questa Mostra erano presenti quindici documentari, a testimonianza di come il cinema documentario possa e debba essere avamposto e forma di resistenza. Il nostro compito, come documentaristi, è quello di guardare, filmare, raccontare e testimoniare, spesso anche le atrocità di questo mondo". Infine, un ringraziamento speciale: "Ho passato tre anni a Napoli, tra i Campi Flegrei e il Vesuvio, e questi tre anni sono possibili solo quando qualcuno ti dà fiducia. Io ringrazio Paolo Del Brocco di Rai Cinema e la mia produttrice Donatella Palermo".
xr7/col3/mca3

(Video di Federica Polidoro)

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Trascrizione
00:00Grande emozione, grande emozione adesso. 12 anni fa non avevo scritto assolutamente nulla,
00:08avevo improvvisato e adesso invece sono così un po' più attento a quello che devo dire e a quello
00:15che cerco di dire. Intanto ringrazio Barbera, questa è la terza volta che è un documentario,
00:25i miei documentari sono in concorso, quindi per me è straordinario essere qui con il mondo del cinema,
00:35il cinema, io considero il documentario cinema, però è una sfida che faccio da tanti anni ed è
00:43un'enorme emozione ogni volta essere qui presente. In questa mostra erano presenti 15 documentari a
00:54testimonianza di come il cinema documentario possa e debba essere avamposto e forma di resistenza.
01:03Il nostro compito, il compito dei documentaristi, credo che sia quello di guardare, filmare, raccontare
01:11e testimoniare spesso anche le atrocità di questo mondo. Quindi condivido con tutti loro questo
01:18in Rega, con i 15 documentari carissimi che ho avuto a rega. Io riesco a lavorare perché ho delle
01:33funzioni meravigliose che mi hanno il tempo per farlo. Ho passato tre anni a Napoli, tre anni tra i campi
01:42Fregrei e il Vesuvio e questi tre anni sono possibili quando qualcuno ti ha la fiducia e io ringrazio
01:51Paolo Del Brocco di Regina. Grazie Paolo e soprattutto davanti alla Palermo.
02:01Grazie a tutti.
02:02Grazie a tutti.
02:04Grazie a tutti.
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