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  • 7 settimane fa
Trascrizione
00:00Un punto di contatto forse trova un po' sull'ironia, che lui esorcizza in qualche modo un po' quello che è in questo contesto, che sta con gli amici, con il fratello, anche se in realtà è un grande dramma, io penso che il punto di contatto trova un po' più sull'ironia, perché tante volte io per drammatizzare, diciamo così, cerco di prendermi in giro oppure emergere la situazione, diciamo.
00:30Più che un punto di contatto ho cercato, io sono originario da parte di mia madre, della provincia di Crotone, diciamo, e quindi mi sono fatto raccontare da lei un po' suo padre, suo nonno, quell'epoca lì, diciamo, che più o meno coincide con l'età di Giacomo Zagari.
00:51Ed è stato interessantissimo perché raccontare un uomo calabrese, nato negli anni 30 fondamentalmente, e poi trapiantato nel Varesotto negli anni 50, è stato complessissimo,
01:12perché chiaramente questo rapporto padre-figlio che raccontiamo non ha niente a che vedere con le dinamiche o fortunatamente tutto quello che è successo negli anni,
01:24quindi il dialogo, le preoccupazioni, occuparsi di prendersi cura di… era una figura paterna completamente diversa rispetto a quello che possiamo immaginare noi oggi,
01:35rispetto a un padre, ed è un uomo fermo, immobile, una pietra, diciamo.
01:42Ma questa, diciamo, è una domanda forse da regista, forse da Daniele, di carezza, però rispondere molto meglio, almeno di me,
01:54nel senso però penso che c'è sicuramente una questione che è legata alla libertà, no?
02:00Cioè, nel senso, queste storie che ritroviamo nel passato, nell'oggi, è proprio perché si riparca una speranza,
02:08troviamo in qualche modo un dialogo, un equilibrio tra noi e chi ci rivolgiamo fondamentalmente, no?
02:15Se non anche a specchio, per trovare un dialogo tra noi, cioè nel senso, la libertà in realtà, no?
02:21Dove c'è? Se c'è? Perché? E come? Nel senso, creare delle domande sicuramente possano in qualche modo andarci,
02:28non dico delle risposte, però farci rendere conto di cosa sta succedendo nell'oggi.
02:33Io penso che sia sempre fondamentale andare a ritrovare quello che è successo nel passato di questo paese,
02:42perché non è che l'andrangheta non c'è più.
02:45E penso anche che le dinamiche padre-figlio o padre-figlia siano sempre le stesse nel corso degli anni,
02:54non cambino mai. E l'idea di libertà, di emancipazione, di identità, quanto il posto in cui nasciamo influisce su chi siamo,
03:07quanto l'educazione che abbiamo ricevuto, i profili che ci hanno educato influenzano su di noi
03:15e che cosa possiamo fare per trovare veramente chi siamo noi, a prescindere da chi ci educa e da chi ci cresce.
03:22Penso che siano domande universali.
03:26Il concetto di libertà oggi comunque pensiamo di essere liberi,
03:32ma se pensiamo che accettando qualsiasi tipo di cookie ogni sito che apriamo
03:37siamo noi che diamo tutta la nostra vita in mano a Bo, è un concetto interessante.
03:49Beh, è molto divertente perché ti ritrovi a pugnare delle pistole finte,
03:57allo stesso tempo creano un'arco di fotografia come Statman,
04:01devi sapere prendere i colpi, ti truccano dopo aver preso un colpo in maniera finta.
04:08Diciamo, tante cose che effettivamente, anche organizzare le rapine,
04:13molto divertenti, salire sulla moto di corso o in macchina, scappare,
04:18devo dire che è un po' no.
04:22È il sogno di tutti i bambini, ragazzi.
04:24È il divertimento reale, vivo, perché noi abbiamo la fortuna di lavorare,
04:30delle volte, diciamo così, dai pizzicoli, diciamo,
04:33noi stiamo lavorando, in realtà giochiamo, ci divertiamo tantissimo
04:37e lì le giornate passano con molta più facilità.
04:43Sì, ma perché poi è un gangster movie sicuramente che però ha una grande ironia dentro,
04:49che esisteva già nel memoriale da cui è tratto questo film
04:53e che Daniele insieme allo sceneggiatore Andrea Cedrola è riuscito a trasportare il film
05:01e trovare la misura di questa ironia in un ruolo, per esempio, come il mio,
05:11che non ha niente di ironico, è stato complicato.
05:15E per arrivare a questo divertimento qui, comunque, Daniele ci ha chiamato a fare due settimane
05:23di prove prima dell'inizio del set, c'è stato un lavoro di squadra sui temi di questo film
05:29e sul trovare un linguaggio comune per tutto questo cast del film, non solo per noi.
05:34E devo dire che secondo me uno dei punti di forza di questo film è un'onda che arriva
05:41da tutto il cast del film, non solo dai protagonisti, ma anche dagli attori e dalle attrici
05:47che hanno dei ruoli un po' più piccoli, però penso che Daniele sia un grandissimo direttore
05:54anche in questo, nell'amalgamare, nel motivare tutto il cast in un'unica direzione
06:01e questo ci ha permesso anche nelle scene più complicate, obiettivamente, di trovare
06:07una fiducia reciproca, quel grado di leggerezza anche per far sì che le cose succedessero
06:14realmente all'interno di quel ciac che è finito nel film.
06:24Il cinema è sempre lo specchio della realtà, il cinema è anche un grande veicolo di informazioni,
06:31non solo per i fatti contingenti che succedono nella contemporaneità dell'uscita dei film
06:38o mentre si girano dei film. Il cinema è innanzitutto, come dire, essendo la settima arte
06:46che le contempla tutte quante, anche il contenitore migliore per amalgamare le differenze
06:54e per far sì che le differenze convergano in un'unica direzione per creare un sogno, un'emozione,
07:02un punto di incontro fra queste diversità qui. E il festival, la possibilità di presentare
07:11un film in un festival internazionale, in una mostra d'arte internazionale del cinema come questo
07:17dà la possibilità di avere dei megafoni attraverso i quali dire anche delle cose scontate
07:27secondo me, perché io penso che non ci sia nessuno che sopporta emotivamente più vedere
07:33le immagini che conosciamo purtroppo tutti e penso che i temi principali siano l'empatia,
07:44riscoprirla un po' di più e mettere da parte dei dibattiti, delle grelle che creano hype
07:55secondo me e se mettessimo da parte quelle energie e le usassimo davvero per domandarci
08:02che libertà di informazione abbiamo noi oggi, forse le discussioni potrebbero essere più
08:09profigue e penso che il cinema dia la possibilità di farsi questo tipo di domande e di porre
08:16questo tipo di riflessioni qui insomma.
08:17Sì diciamo che poi io penso la bellezza di questo rapporto che c'è tra l'arte e la vita
08:25lo scopri venendo proprio in luoghi come questi, c'è uno spazio dove si cerca il dialogo
08:33il cinema riesce a sollevarsi dal tribunale dell'inquisizione dei social, capito che voglio dire
08:44perché poi essendo dei personaggi pubblici se ti esponi vieni criticato perché ti esponi
08:50e perché la tua esposizione viene scambiata come un contenuto in più da mettere sulla tua pagina
08:56se non ti esponi vieni criticato perché non ti esponi e io ho sempre pensato che un attore
09:04si esprime attraverso le scelte che fa e attraverso la comunicazione che fa di sé quotidianamente
09:11attraverso il suo lavoro perché non facciamo un mestiere uguale a tutti gli altri, non voglio dire
09:17che sia migliore o peggiore, questo non lo so.
09:19è una questione molto delicata e molto spesso ridurre tutto ad una definizione, ad un video
09:31di 30 secondi si riduce tutto e si riduce anche il dibattito e si riduce anche l'approfondimento
09:39dei temi e si riduce alla fine che è tutto bianco oppure nero, penso che le questioni siano
09:44molto più complesse di così.
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