Milano, 13 dic. (askanews) - «Siamo pieni di speranza e crediamo che i nostri concittadini coesisteranno in pace», ha affermato qualche giorno fa padre Bahjat, sacerdote della cattedrale di San Francesco d'Assisi nella città siriana nord-occidentale di Aleppo, dopo che un ribelle della coalizione guidata dal gruppo islamista sunnita radicale Hayat Tahrir al-Sham (HTS) è entrato nella capitale Damasco.
[idgallery id="474415" title="Aleppo: la voce social delle donne e dei bambini siriani"]
[idarticle id="1292795,1291535" title="Manifesto per le donne in Siria,Guerra in Siria: cosa sta succedendo e perché"]
Dopo la loro fulminea conquista del potere a Damasco, l'8 dicembre, i nuovi padroni del paese si impegnano a rassicurare i cristiani organizzando degli incontri durante i quali frate Georges Sabe, rappresentante dei Fratelli Maristi, ha riferito di aver «avuto una sensazione rassicurante, ci ha detto di continuare a vivere normalmente, siete vicini al Natale, ha detto, quindi festeggerete le vostre feste normalmente».