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  • 4 mesi fa
Trascrizione
00:00Il ruolo pragmatico e propositivo dell'Italia sullo scacchiere internazionale e in seno all'Unione
00:16Europea. Un'Unione Europea che sembra sempre più condannata all'irrilevanza geopolitica,
00:22incapace di rispondere efficacemente alle sfide di competitività poste dalla Cina e dagli Stati
00:28Uniti, come ha giustamente rilevato Mario Draghi qualche giorno fa da questo palco.
00:33Ora, io che sono passata dall'essere un'impresentabile per aver collocato il mio partito all'opposizione
00:41del governo Draghi, all'essere definita una draghiana di ferro, adesso domani mi divertirò
00:46a leggere i giornali per capire in quale delle due caselle verrò inserita stavolta. Però
00:51in realtà non mi interessa questo. Mi interessano invece i temi che sono stati posti. Mi interessa
00:57rilevare che molte delle critiche che ho sentito rispetto all'attuale condizione dell'Unione
01:02Europea le condivido così tanto da averle formulate molto spesso nel corso degli anni,
01:09venendo per questo aspramente criticata anche da molti di coloro che oggi si spellano le
01:14mani. Ma sapevo che prima o poi tutti avrebbero dovuto fare i conti con la realtà. Perché questa
01:21fase di enormi mutamenti, una fase nella quale sono saltati i paradigmi su cui abbiamo visto
01:28costruire l'Unione Europea e democrazie decidenti, autocrazie ciniche che ci sfidano
01:34ogni giorno, ci offre per paradosso una grande opportunità. Un'opportunità che noi possiamo
01:40cogliere solo se l'Unione Europea sarà capace di riscoprire la propria anima e le proprie
01:46radici, sì, anche quelle culturali, anche quelle religiose colpevolmente negate anni
01:52fa. Banalmente. Perché se non sai chi sei, non puoi neanche definire il tuo ruolo nel
02:06mondo, la tua missione nella storia. La burocrazia non ci tirerà fuori dalla tempesta, la politica
02:13può farlo.
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