[Strofa 1] Su un pianeta muto e distante dove il tempo si piega nel vento, sorgono torri di sabbia e segreto scavate nella memoria del Cosmo. I geroglifici brillano d’energia codici di stelle e di preghiere incise da mani non umane, eco di un sapere dimenticato.
[Ritornello] Le piramidi di luce parlano al cielo d’ombre antiche, mentre una sfinge naviga nel vuoto con occhi che squarciano il buio. Chi siamo noi, viaggiatori del tempo, sotto queste lune dagli occhi blu? Ascolta il silenzio che canta la verità oltre la galassia.
[Strofa 2] Nebulose come cattedrali illuminano il deserto profondo, e ogni granello è una stella caduta dai veli del creato. L’astronave sfiora la sabbia, un cuore di metallo e mistero, tracciando rotte nel destino di chi cerca casa tra i mondi.
[Ritornello] Le piramidi di luce parlano al cielo d’ombre antiche, mentre una sfinge naviga nel vuoto con occhi che squarciano il buio. Chi siamo noi, viaggiatori del tempo, sotto queste lune dagli occhi blu? Ascolta il silenzio che canta la verità oltre la galassia.
[Bridge] Nel tempio del vuoto la sabbia danza in spirali dorate. Ogni passo, un’eco sacra. Ogni respiro, un codice divino. Siamo figli dell’infinito, riflessi di un’era che ritorna.
[Finale / Outro] Le piramidi restano, sentinelle del tempo e dell’anima. E la sfinge svanisce tra le stelle, portando con sé il segreto… di ciò che fummo… e che saremo.