Finalmente come ogni anno arriva la festa preferita dai palermitani: U Fistinu Ed è anche l'occasione per chiedere alla Santuzza una serie di miracoli tipo il Palermo in Serie A una casa popolare un posto di lavoro e magari un figlio Pensate che anch'io in una canzone che si chiama "U tagghiamu stu pallune mi ero rivolto alla Santuzza perché liberasse questa città dalla nuova pestilenza: l'ignoranza 'a mafia 'a prepotenza Ma con il festino il problema vero dei palermitani è: ma stasera la macchina dove la metto E lì scatta il famoso posteggio creativo nel senso che il palermitano trova sempre un posto dove sdivacare la macchina E se qualcuno si lamenta la frase è sempre la stessa: tanto ci passa un camion Dalla Cala alla Vucciria è pronto il pane con la milza che serve a dare energia per affrontare la lunga serata Panelle e crocchè "a Tignitè" Lo sfincione scarso d'uogghio e chino i prvulazzo Le pollanche con il suo re che quando abbania dice: Signora Maria la pollanca cchiù bella la truvann' e mia Con il caldo irrinunciabile il pezzo di gelato in via Messina Marine O in alternativa il gelo di mellone rigorosamente con due elle: mellone Ma non c'è festino che non accende le sue luci: sun ci sunni babbaluci E qui sorge sempre il solito dilemma: faccio il finuliddo e li mangio con lo stecchino o faccio il tascio con la risucata e m'arricrio tutta a serata? Ognuno faccia quello che vuole ma la tradizione impone che dopo i babbaluci ci vonno i stigghiole! Eh Ma la domanda che assilla i palermitani da 401 anni è sempre la stessa: ma a che ora iniziano i giochi d'artificio E soprattutto: ma quando finiscino Eh sì perché le riconferme dei sindaci passano proprio dalla durata e dalla bellezza dei giochi d'artificio del festino di Santa Rosalia E allora pronti per gridare tutti insieme: forza Palermo e Santa Rosalia Nella speranza che la Santuzza possa illuminare cittadini e politici affinché questa città possa diventare un posto dove vivere senza el pericolo di guardarsi le spalle senza quei cumuli di immondizia che spuntano come i funghi senza la paura di rimanere senza acqua e soprattutto con la speranza che ritorni ad essere quella città piena di bellezza e di cultura che ha reso Palermo una delle città più belle del mondo E allora pi ogni strada e pi ogni via: viva Santa Rosalia